2I. Raccontami

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Rimanemmo incollati per un periodo che sembrò durare ore, ma poi fummo costretti ad interrompere quella magia stupenda che le nostre lingue erano riuscite a creare.

Taehyung intrecciò i suo sguardo con il mio ed io gli sorrisi debolmente sentendo mille emozioni diverse farsi strada all'interno del mio corpo.

"Forse non dovevamo" sospirò dopo un po' abbassando lo sguardo e il mio cuore si frantumò di nuovo, perché doveva sempre rovinare tutto? Perché io ero così succube?

Si allontanò appena dalla mia figura lasciando la presa attorno alla mia faccia ma una mia mano glielo impedì senza la mia completa volontà "Aspetta Tae" sussurrai imbarazzata.

"Mi chiami ancora così?" rise leggermente.

In quel momento alzai lo sguardo verso la sua faccia: era certo, non avevo mai visto un sorriso più bello del suo, Taehyung era troppo per questo mondo.

"Tae?" ripetei.

"Sì, quello..." si gratta il collo.

Forza, posso farcela.

Riempii i polmoni stringendo forte i pugni e poi lo guardai dritto negli occhi con decisione "Ti odio Taehyung. Ti odio perché mi hai lasciata e dimenticata senza alcuna spiegazione, io ho sofferto davvero tanto... ma ti amo così tanto..." sibilai scoraggiata, il labbro inferiore mi tremava, e il suo volto da prima accigliato assunse un'espressione sorpresa.

"Tu mi ami?" chiese evidentemente con il battito cardiaco a mille da come si era portato una mano sul petto.

"Sì" risposi lasciando che un singhiozzo sfuggisse al mio controllo, stavo per piangere, ancora.

"Cosa intendi?"

"Cosa posso intendere secondo te? Mi sei mancato come l'aria e mi è impossibile dimenticare ciò che siamo stati. Sei troppo importante per me" dissi sul punto di collassare e lui rimase in silenzio mentre la musica proveniente dalla casa rimbombava nelle nostre orecchie.

"Anche tu sei importante" disse dopo secoli di silenzio e io cercai di ricacciare indietro le lacrime e sostenere il suo sguardo pesante "Mi manchi y/n" abbozzò un sorriso e il mio cuore stava per scoppiare da un momento all'altro. Taehyung a quel punto tornò a guardarmi, una luce diversa illuminava i suoi occhi "È un'idea assurda ma... e se ci riprovassimo?" chiese ad un tratto speranzoso.

Rimasi di stucco nel sentire le sue parole, ma ammetto di non aver aspettato altro che quella richiesta da parte sua... stavo di nuovo per cadere in un pozzo senza fondo senza rendermene conto, se poi mi sarei ritrovata a soffrire ancora sarebbe stata soltanto colpa mia.

"In quel senso?" dissi dubbiosa.

"Vuoi essere la mia fidanzata y/n?" mi chiese inginocchiandosi davanti alla mia figura.

Una lacrima riuscì a sfuggire al mio controllo e iniziai a tremare per l'euforia che stava consumando il mio organismo dall'interno "Si" risposi alla fine in un sussurro.

Taehyung tornò in posizione eretta, la sua giacca era tutta disfatta ma si avvicinò lo stesso al mio corpo e prendendomi per mano mi lasciò un altro bacio sulla guancia "Bene" sorrise genuino.

"Bene" risposi prima di staccarmi dalla sua presa e agganciare le mie braccia attorno al suo collo, avevo preso in mano la situazione dopo tanto tempo e mai ero stata più bisognosa di qualcuno al mio fianco.

Feci scontare le nostre labbra per la seconda volta quella serata e lui ricambiò approfondendo subito il bacio, lasciandomi così senz'aria.

"Ti amo" sussurrai sulle sue labbra.

"Anche io" rispose fra un bacio e l'altro scaldandomi il cuore, quelle parole mi avevano inondata di un tepore mai provato prima.

Sembrava un sogno, la luna era persino quasi del tutto piena quella sera e l'atmosfera era davvero perfetta.

"Le tue carezze sono la cosa che più mi è mancata" risi mentre lui mi accarezzava gentilmente una guancia.

"Conosco un modo per farmi perdonare..." ghignò lui poi.

"Cosa intendi?" chiesi confusa vedendolo lasciare la presa da intorno al mio fianco.

"Sali le scale e aspettami al piano di sopra. Ti raggiungo lì" mi sussurrò sensualmente in un orecchio e venni folgorata da una scarica mai provata prima.

"Ma io-"

Non riuscii a finire la frase che lui era già sparito, avevo paura ma decisi lo stesso incamminarmi come Taehyung mi aveva invitato a fare e salii quelle maledette scale per arrivare al piano superiore della villa.

C'erano alcune coppiette che si sbaciucchiavano agli angoli del corridoio e due ragazzi che parlavano animatamente ma non ci diedi peso appoggiandomi ad un muro per aspettare il ritorno di Taehyung, lui sarebbe tornato sicuramente, me lo aveva promesso.

Ma dopo più di un quarto d'ora di attesa, non c'era neanche una traccia del corvino. Mi aveva illusa? Non sarebbe stata la prima volta data la sua fama da playboy quando l'avevo conosciuto... ma Taehyung, lui mi aveva promesso di-

"Eccoti"

Sobbalzai sentendo la sua voce alle mie spalle mentre ero completamente immersa nei pensieri, tornai tranquilla vedendo il suo splendido viso che dopo tanto tempo sembrava ancora più perfetto.

"Wow, che colpo" mi portai una mano al cuore affannata ma ero felice non mi avesse abbandonata come invece stavo iniziando a pensare

"Vieni?" non diede peso alle mie condizioni e mi prese per mano conducendomi alla fine del corridoio per poi fermarsi davanti ad una delle tante porte chiuse.

"Che ci facciamo qui?" chiesi confusa.

"Ta Da!" esclamò facendo scivolare fra le sue mani una chiave argentata ma notando ancora la mia perplessità decise di aprire la porta e condurmi dentro la stanza spingendomi leggermente dietro la schiena "È la camera degli ospiti, Jimin mi ha dato la chiave per poter passare un po' di tempo da soli" mi sorrise e io divenni subito rossa per la vergogna, Taehyung notò questo mio cambiamento e divenne rosso a sua volta "Voglio solo che mi racconti tutto ciò che mi sono perso fino ad ora, voglio sentire la tua voce ancora e ancora" si spiegò e subito annuii convinta.

"Tu... tu sei la mia debolezza più grande" esclamai abbracciandolo, mi avevano consolata quelle parole perché talmente inaspettate mi sorpresero.

"E tu la mia" rise ricambiando l'abbraccio. Sarei rimasta fra le sue braccia per sempre solo per ubriacarmi del suo profumo così intenso "Siediti su letto" mi ordinò chiudendo la porta a chiave e poi mi raggiunse sedendosi affianco a me "Così nessuno ci disturberà ma adesso tocca a te, raccontami tutto... amore mio"

Ed fu con le ultime due parole che capii di nuovo di essere appena caduta sotto l'incantesimo chiamato Kim Taehyung, ma era così piacevole che avrei ripetuto lo stesso errore in eterno.

Magari non era nemmeno un errore quello che avevo commesso, potevano andare bene le cose quella volta, mi ero sempre fidata di lui.

Magari non era nemmeno un errore quello che avevo commesso, potevano andare bene le cose quella volta, mi ero sempre fidata di lui

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𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora