I8. Rivedersi

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"y/n!" Jimin mi saltò letteralmente addosso appena ci aprì la porta di casa sua.

"Jiminie!" ricambiai l'abbraccio con tutto l'affetto possibile.

"Appena Jin mi ha detto che saresti venuta anche tu mi sono disperato nel sapere che già domani tornerai in Italia..." disse amareggiato.

"Non fare così Jiminie, non smetterò di sentirti a vita! Abbiamo entrambi il numero l'uno dell'altro e non mi dimenticherò di scriverti anche tutti i giorni se dovesse servire" gli feci l'occhiolino.

"Allora mi aspetto ciò, l'hai detto eh!" mi indicò ridendo.

"Senti, loro sono i miei amici e Jin mi aveva detto che ti aveva chi-"

"So tutto, entrate" mi interruppe il ragazzo lasciandoci via libera per passare.

Facemmo tutti e cinque come ci venne indicato ed entrammo subito nel pieno della festa «Ragazzi, lui è Jimin» indicai il ragazzo dagli indimenticabili capelli arancioni ai miei amici, che sconvolti non fecero altro che fissare la sua capigliatura alquanto singolare "Loro sono Anna, Sofia, Giacomo e Marco, ma lui lo conosci già" gli sorrisi.

"Divertitevi" mi disse lui inaspettatamente sparendo fra la folla. Perfetto, ecco come era fatto Park Jimin... sicuramente non voleva ammettere di non ricordarsi neanche un nome di quelli che avevo detto e per l'imbarazzo si era dileguato, se c'era una cosa che avevo imparato su Jimin era che aveva indubbiamente una pessima memoria.

Mi sbattei una mano sulla fronte e tornai a guardare i miei amici «Ma è andato via?» chiese scioccata Anna.

«Lasciatelo stare... piuttosto, io devo andare a cercare le altre persone che ho da salutare sta sera» ricordai a tutti.

«Tranquilla, puoi lasciarci qui» ghignò Sofia guardandosi introno con occhi sognanti.

«Sempre così comprensiva Sofi» la abbracciai ruffiana e mi allontanai immediatamente per non perdere tempo con le ricerche.

Mentre camminavamo verso la casa di Jimin, Hyunjin mi aveva inviato un messaggio dicendomi di essere già arrivato... ma allora dov'era?

"y/n?"

Mi voltai e mi si illuminarono gli occhi appena riconobbi il volto del padrone di quella voce.

"Jisung!" esclamai euforica lanciandomici contro per abbracciarlo ma lo sentii irrigidirsi ad un primo contatto "Aspetta! Ma sei tu?" chiese ancora perplesso fra le mie braccia.

"Sì scemo!"

"Oddio!" urlò ricambiando la stretta "Che ci fai qui?" chiese a mille.

"Sono in gita con la scuola" spiegai brevemente.

"Ma Hyunjin, lo hai salutato?" mi chiese preoccupato.

"Ovvio... solo, sai dov'è adesso?" domandai spaesata.

"Certo! Vieni" mi prese per mano e mi trascinò dall'altra parte della sala.

"Ciao" sibilai con un sorrisone stampato in faccia appena raggiungemmo Hyunjin che si trovava in compagnia di Felix, Seungmin e Jisoo in quel momento.

"Ma che-" Jisoo per poco non si strozzò nel vedermi.

"Ma tu... cioè..." riuscì a dire Seungmin con la bocca aperta.

"Sì ragazzi, è proprio y/n" spiegò loro Hyunjin ovvio.

"No!" urlò Jisoo sconvolta e sia lei che Seungmin mi corsero addosso stritolando il mio povero busto.

"Erm erm" sentii poi Felix fingere un colpo di tosse.

"Ma guarda un po' tu!" lo abbracciai e lui ricambiò appena riuscii a scampare dalla presa di quei due.

𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now