22. Io e te

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"Raccontarti cosa?" chiesi confusa dalla domanda che mi aveva appena posto. Ero rimasta incantata a guardarlo e alla fine non avevo capito perfettamente a cosa stava udendo.

"Tutto, cosa hai fatto in questi mesi?" mi sorrise curioso e mi sciolsi vedendo i suoi dentini comparire e tutti quei sorrisi erano rivolti a me, Taehyung li stava regalando tutti a me.

"Be'... ho studiato" iniziai ovvia.

"Ma davvero?" disse sarcastico ridendo appena costringendomi a seguirlo a ruota.

"Sai, sono una studentessa..." roteai gli occhi incrociando le braccia ma non riuscivo proprio a rimanere seria in quel momento.

"Okay... aspetta!" disse poi all'improvviso e lo guardai ancora più confusa di prima. Vidi Taehyung alzarsi e spegnere la luce del lampadario della stanza per poi accende quella del lume sul comodino vicino al letto "Rendiamo l'atmosfera più confortevole" annunciò fiero dell'idea che aveva appena avuto, sembrava un bambino ma la sua parte infantile mi era sempre piaciuta. Saltò sul letto e si stese come se nulla fosse al mio fianco, seguii i suoi movimenti accigliata "Coraggio" mi invitò dandosi delle pacche sul petto.

Non vorrà mica-

"Non vorrai che-"

"Esatto, vieni a stenderti vicino a me" disse serio. Esitai qualche istante ma poi il mio corpo iniziò a muoversi da solo contro la mia volontà, e goffamente lo raggiunsi poggiando la mia faccia sul suo caldo petto coperto dalla t-shirt nera che indossava "Vieni più vicina" ghignò facendomi poggiare completamente la testa sul suo petto in modo da potermi accarezzare i capelli.

In imbarazzo mi paralizzai appena ma riuscivo a sentire i battiti del suo cuore all'interno della sua cassa toracica e la mia faccia faceva su e giù sincronizzata con i suoi respiri lenti che iniziarono a cullarmi, ero in paradiso.

"Ti ascolto" pronunciò poi.

Mi feci forza e aprii bocca "Ho passato l'estate recuperando il programma scolastico e svolgendo una cosa chiamata PCTO, noioso insomma" iniziai a raccontargli un po' di cose accadute durante l'anno, del mio modo di riadattarmi facilmente al sistema scolastico italiano e altri episodi riguardanti la scuola. Lui rimase ad ascoltarmi per tutto il tempo molto attentamente o almeno speravo mi stesse ascoltando e non si fosse addormentato. Volevo alzare il capo per controllare, ma se così non fosse stato e l'avessi trovato sveglio, cosa avrei detto? Era meglio rimanere stesa a parlare come un macchinetta "Infine i miei compagni di classe hanno optato per il viaggio d'istruzione qui a Seul ed eccomi qui" sospirai pensando al fatto che il giorno dopo sarei già dovuta ripartire per l'Italia.

Improvvisamente sentii Taehyung spostarsi per sistemarsi meglio sul letto e alzai leggermente il capo per lasciarlo fare. Una volta terminati i suoi spostamenti percepii una mano poggiarsi sulla mia fronte per rimetterla dov'era, allora era sveglio e mi stava ascoltando veramente? Non si stava solo spostando per dormire meglio?

"Interessante la scuola e sono felice che tu ora sia qui grazie a questa gita, ma volevo sapere qualcos'altro..." disse di punto in bianco spiazzandomi.

"E cosa?" chiesi confusa dalla sua richiesta.

"Non so... riguardo alle relazioni?"

"Relazioni?" ripetei.

"Si... ecco... sei stata con qualcuno in questi mesi?" chiese in imbarazzo ed era stato fortunato dato che non potevo vederlo in faccia, perché conoscendolo la sua faccia era già diventata bordeaux.

Ah Taehyung...

"Ragazzi?" lo stuzzicai.

"S-si" balbettò.

Nascosi il sorriso che si formò sulle mie labbra, lo avevo completamente in pugno in quel momento e la cosa mi rassicurò sotto molti punti di vita perché voleva dire che a me ci teneva davvero "No" risposi secca e sentii il suo battito cardiaco rilassarsi improvvisamente, dopo che era accelerato drasticamente alla sua domanda.

"Ah" disse sollevato.

"E tu?" mi girai a guardarlo negli occhi, ora avevo bisogno di una risposta anche io.

Taehyung rimase stupito, ma poi mi dedicò un sorriso spontaneo "Nemmeno io, sembra assurdo ma è così e di pretendenti ne avevo a volontà" mi prese in giro.

Un peso che mi stava schiacciando il cuore si frantumò facendomi sorridere. Arrossii avendo ancora il suo sguardo puntato su di me e abbassai subito la testa per la domanda appena fatta, gli ero sembrata una disperata cronica sicuramente "Sei carina" sussurrò divertito.

"Non dirlo" lo zittii. I complimenti continuavo a reggerli con diffidenza, non riuscivo proprio a mandarli giù, era più forte di me, erano troppo imbarazzanti.

"Invece continuo. Sei carina sta sera, davvero"

"Tae lo sai che non sopporto i complimenti!" dissi irritata.

"Sì lo so, ma non mi interessa. È assurdo odiare gli apprezzamenti che qualcuno che tiene a te ti concede, sei proprio strana" rise appena.

"E tu sei uno stupido a cui piace prendere in giro o mettere in difficoltà le altre persone" gli picchiai leggermente una spalla.

"Hai fatto anche pesi in questi mesi? Sei più forzuta ora?" mi chiese sarcastico massaggiandosi il punto colpito.

"Proprio così, potrei ridurti a brandelli se solo volessi" annunciai ironica.

"Si?" rispose a tono lui mettendosi seduto come me ormai.

"Sì" insistetti sicura e lui scoppiò a ridere ma poi mi prese alla sprovvista cambiando le carte in tavola.

"Vediamo subito" mi prese per i polsi e mi spinse a stendermi ancora sul letto sormontandomi con il suo corpo.
Era stupendo mentre sorrideva, sarei rimasta a fissarlo per sempre e se questo fosse stato un lavoro, sarei diventata ricca per quanti straordinari mi sarei messa a fare di mia spontanea volontà "Mi sei mancata tantissimo" mi confessò a pochi centimetri dalla mia faccia e poi appoggiò la sua dolce bocca sul mio collo iniziando a regalarmi teneri baci delicati.

Queste labbra sono la cosa che più desidero al mondo... in qualsiasi momento.

Un gemito di piacere uscì dalla mia bocca per la sensazione inebriante che il corvino mi stava facendo provare con quei semplici tocchi, avevo la pelle d'oca ovunque ormai ma il sollievo di averlo di nuovo vicino a me era più forte e mai lo avrei allontanato dal mio corpo, non dopo tutta quella fatica per far tornare le cose a posto.

Mi era mancata ogni singola particolarità di questo ragazzo e finalmente potevo tornare tranquilla con me stessa, Taehyung era tornato ad essere il mio ragazzo... forse la lontananza avrebbe fatto meno male sentendoci tutti i giorni. Era quello che speravo ma sotto sotto sapevo che anche lui sarebbe stato d'accordo nel sentirsi più spesso.

"Hai un profumo buonissimo" commentò poi prima di fiondarsi sulle mie labbra ancora una volta.

"Hai un profumo buonissimo" commentò poi prima di fiondarsi sulle mie labbra ancora una volta

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𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now