34. Disgrazia

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"Tae! Guarda qui cosa ti ho portato!" Michelle rientrò in camera sua con in mano un grosso libro tutto colorato e io fui costretto a spostare lo sguardo dalla fotografia così particolare che aveva attirato la mia attenzione.

"Cos'è?"

"È il mio album di foto preferito" mi sorrise lei e io ripensai subito a tutte le passeggiate che facevo con lei da piccolo in compagnia delle nostre macchinette fotografiche istantanee, fin dall'infanzia avevo potuto coltivare la mia passione per la fotografia ed ero sempre andato d'accordo con Michelle anche per questa nostra passione in comune.

"Ma queste sono foto di quando eravamo piccoli?" spalancai gli occhi ammirando uno per uno gli scatti che ritraevano due bambini in diverse circostanze, dalle più divertenti e piacevoli alle più tristi.

"Le ho conservate tutte..." sospirò lei appoggiandosi alla mia spalla e una lacrima traditrice sfuggì al mio controllo.

"Mi dispiace così tanto"

Lasciai perdere l'album e abbracciai la mia amica benedicendo le mie narici del suo solito odore piacevole che aveva in dosso fin da piccola.

"Ora basta piangere però" si liberò dalla mia presa, era sempre stata lei quella più forte alla fine "Raccontami un po' di te, ci sono così tante cose che non so di te adesso" mi sorrise "Come va a scuola?"

"Bene sì, quest'anno mi diplomo e poi sarò libero di frequentare la strada che più mi piace anche se sono ancora indeciso se puntare sulla recitazione o sulla mia passione per l'arte in generale" riflettei ad alta voce e lei non mi tolse gli occhi di dosso nemmeno per un secondo.

"Qualunque cosa tu decida di fare andrai alla grande" disse sicura e io non potei fare a meno di scoppiare a ridere nel vedere la sua espressione così seria "Soffri ancora il solletico sulla pancia giusto?"

"Cosa?" domandai confuso e lei per dispetto mi pizzicò un fianco "Ahio!" la spinsi via e lei rise di gusto stendendosi sul letto "E hai trovato una ragazza?"

A queste parole persi un battito, soprattutto perché non mi ero ancora sentito con y/n quel giorno...

"Certo che ho la ragazza" dissi sicuro di me "Secondo te uno come me potrebbe non avere la ragazza?"

"Giusto, giusto" soffocò un ghigno ma poi puntò lo guardo verso il suo comodino, aveva un'aria rammaricata "Sai da piccoli tu... mi piacevi un po', ecco"

Il mio cuore perse l'ennesimo battito e i miei occhi si spostano subito sulla fotografia di prima risposta sul comodino, Michelle non stava bac-

"Ma ora non mi piaci più" terminò lei tornando seduta e beccandomi in flagrante mentre osservavo anche io ad occhi spalancati la fotografia "Ti ha incuriosito vero?" alzò il mento.

Io scossi la testa colpevole "Non volevo metterti in una brutta posizione-"

"Tu non mi metti mai in una brutta posizione Taehyung, mi sono sempre fidata di te e so che non mi giudicherai... giusto?" mi domandò perplessa attorcigliando una ciocca di capelli attorno ad un dito.

Annuii comprensivo "Certo"

"Lei è Eunmin, è la mia fidanzata" mi confessò abbassando la testa "Ho scoperto che mi piacciono le ragazze più o meno quando mi sono trasferita qui, fino a quel momento ero convinta mi interessassero solo i ragazzi... ma in realtà lo pensavo solo perché eri solo tu a piacermi" rise sarcastica.

Corrugai la fronte "Mi dispiace allora"

"E di che? Di aver attratto la tua amica... lesbica?" si avvicinò alla mia faccia sbattendo le ciglia "Sei arrossito!" mi puntò poi un dito contro alzandosi dal letto e facendo un giro su se stessa, le balze del vestito che indossava fluttuarono nell'aria leggere.

𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now