35. Lettera

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"E adesso cosa faccio?" mi disperai girando in tondo nella camera di Michelle, mentre lei mi guardava confusa seduta sul suo letto.

"Vai dai tuoi e chiedi loro di chiamarla. Tuo padre avrà questa possibilità, no? Viaggia tanto all'estero" mi disse guardandosi le unghie.

Scossi la testa "Non posso, ho appena rotto il mio stupidissimo cellulare e i miei genitori mi detestano per questo... ne rompo almeno uno al mese" mi spiegai e lei scoppiò a ridere irritandomi leggermente.

"Sapevo che eri sbadato, ma non fino a questo punto Tae!" si portò una mano sulla pancia e dopo essersi ripresa, tornò concentrata sulla nostra conversazione "Dovresti aspettare finché non tornerai a casa... poi ti comprerai un telefono nuovo senza farti beccare con i soliti soldi che regalano i parenti e la potrai chiamare, oppure potresti usare i telefono fisso di casa tua" cercò di alleggerire la situazione, ma io andai ancora più nel panico.

"Credo sia più fattibile chiamare dal telefono fisso, non mentirò ai miei genitori!" le dissi scioccato.

"Io ho mentito tante di quelle volte ai miei... pensano che sia ancora vergine" mi sussurrò in un orecchio scoppiando di nuovo a ridere e io arricciai il naso per la sorpresa, non avevo intenzione di sapere questo genere di dettagli "Troverai il modo di sistemare le cose!"

"Io sono convinto che il tizio che mi ha risposto al posto di y/n era proprio di quel biondino da strapazzo!" urlai mettendomi le mani fra i capelli e guardando fuori dalla finestra, il sole stava tramontando, ma io sarei comunque dovuto rimanere lì a Busan fino al giorno dopo.

"Di chi stai parlando?" mi domandò la mia amica confusa "Sei diventato più lunatico di quello che già eri?"

Mi voltai a guardarla irritato, aveva sempre avuto questi comportamenti insopportabili sin da piccola e in un certo senso mi rassicurava sapere che era rimasta la stessa di sempre, ma in quel momento avrei voluto attaccarla al muro.

"y/n sta ospitando un ragazzo a casa sua da tanto ormai... secondo me quei due mi stanno nascondendo qualcosa" mi massaggiai la fronte "È sempre in mezzo, Vernon di qua Vernon di là... non lo sopporto" mi lamentai.

"Fino a prova contraria eri tu quello ritratto in una foto con delle tipe addosso qualche giorno fa" mi fece notare lei e io sbarrai gli occhi "E non mi sembrava che una di quelle assomigliasse alla tua ragazza italiana" ghignò.

"Come fai a sapere di quella foto?"

"Le notizie girano e tu, mio caro amichetto d'infanzia, sei molto conosciuto anche qui a Busan. Sei davvero un dongiovanni!" mi prese in giro.

"Quella foto è stato un malinteso e avevo giusto risolto con y/n da poco..." mi disperai "Adesso si sarà sicuramente ingelosita vedendoti al mio fianco, come faccio? Sono talmente sfigato che sicuramente non riuscirò più a tornare a casa per poterla contattare domani"

"Oh Tae, la tua fidanzata ha tutto il diritto di trattarti male e non risponderti"

Immediatamente alzai la testa verso la ragazza "Ma tu da che parte stai?"

"Dalla tua ovviamente, ma forse avresti dovuto pensarci due volte prima di lanciare per terra il tuo cellulare. Se questa è tutta una scusa per mollare la tua ragazza non è stata una buona mossa, lei ci soffrirà molto"

Mi sbattei una mano sulla fronte "Smettila con queste tue considerazioni assurde. y/n sarà già arrabbiata con me e no, non voglio mollarla, non sono talmente psicopatico da rompere il mio cellulare per farlo!" alzai gli occhi al cielo.

Michelle mi si avvicinò e mi poggiò una mano sulla spalla "Non pensarci, domani risolverai tutto una volta tornato a Seul, ne sono convinta" mi sorrise e io ricambiai sciogliendomi di fronte al suo bel viso, mi era mancata tanto alla fine...

𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora