20. Contatto

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Rimasi paralizzata.

Le sue mani poggiavano indisturbate sul mio viso e io non stavo agendo come invece avrei dovuto. Avrei dovuto prenderlo per il collo e sputargli in faccia ma il mio corpo necessitava di mantenere quel così piccolo contatto fisico.

Ma comunque non potevo di certo rimanere in quella posizione a vita, purtroppo il tempo non si era bloccato come speravo e quindi dovevo fare qualcosa.

"Io-"

Venni inaspettatamente fermata da un dito di una delle due mani che si spostò davanti alla mia bocca delicatamente, impedendomi di parlare ulteriormente. Così ripristinai la vista dall'occhio destro, ma decisi lo stesso di richiudere entrambi gli occhi e di non muovermi percependo una forte scarica lungo tutto il corpo, avevo la pelle d'oca sulle braccia e non era dovuta al leggero venticello che somigliava i miei capelli. Volevo davvero rimanere in quello stato eternamente, ero tranquilla stranamente e ormai le mie articolazioni sembravano essersi rilassate dopo aver buttato via tutto lo stress accumulato.

E poi fece a una cosa che mai mi sarei aspettata, era completamente impazzito perché senza un valido motivo avvicinò la sua faccia alla mia lasciandomi un debole bacio sulla guancia.

Al contatto il mio intero organismo si paralizzò completamente, la testa aveva smesso di ragionare. Le sue labbra poggiavano leggere sulla mia pelle stampando delicatamente il loro stampo e le mie gambe stavano seriamente per cedere a quella tortura così ammaliante.

D'un tratto sentii le sue mani abbandonare la mia faccia e riaprii istintivamente gli occhi, non poteva finire tutto in quel modo.

Mi voltai di scatto preoccupata potesse avermi lasciata sola un'altra volta ma con mia grande sorpresa lui era ancora davanti a me, mentre mi guardava con un debole sorriso sulle labbra.

"Taehyung" pronunciai ancora incredula per ciò che era appena successo. Sentivo il forte istinto di abbracciarlo a me, ma riuscii a trattenermi stringendo i pugni.

"Sì, sono io" mi sorrise leggermente abbassando lo sguardo imbarazzato, probabilmente nemmeno lui sapeva con esattezza cosa era appena successo, eppure aveva fatto tutto da solo.

"Taehyung... tu..." farneticai scioccata.

"y/n, senti... voglio solo sistemare le cose con te" prese a parlare freddo alzando di nuovo lo sguardo verso il mio e fu come se qualcuno avesse preso il mio cuore fra le mani strizzandolo aggressivamente fino a prosciugarlo.

"Ma-"

Mi interruppe "Fammi parlare" disse serio "Voglio davvero scusarmi con te" guardò in basso torturandosi le mani "Non volevo trattarti male, volevo solo non farci soffrire entrambi e pensavo che dimenticarci a vicenda avrebbe attenuato la distanza. Non so se per te ha funzionato, perché a me sembrava di sì ma ogni volta che gli altri ragazzi ti nominavano o mi mostravano tue foto mi sentivo strano" abbassò il tono della voce fino al silenzio più assoluto.

Mi aveva quasi commossa. Lui alla fine non voleva farmi del male, anche se accidentalmente era finito per distruggermi senza pietà.

"Io non mi aspetto il tuo perdono ma vorrei che tornassi serena e non vorrei davvero più trasmetterti brutte emozioni o sensazioni" gesticolò frettolosamente per farsi capire.

"Taehyung" lo fermai facendo un passo in avanti, lui si stupì.

"Si?" chiese insicuro.

Dovevo fare quell'enorme passo e perdonarlo. La nostra era stata una relazione da scuola superiore ed è normale che non vadano a buon fine nella maggior parte dei casi, quindi era inutile tenere il muso e rimuginarci sopra a lungo. Non serviva soffrire così tanto come aveva detto lui...

"Io ti perdono" dissi tutto ad un fiato e
Taehyung spalancò gli occhi, evidentemente non si aspettava una mia risposta così positiva "È tutto a posto" lo rassicurai sorridendo debolmente.

Ero sul punto di piangere anche se non ne avrei dovuto avere bisogno, perché stavo per piangere allora?

Una lacrima traditrice solcò il mio viso e velocemente la asciugai nella speranza di non farmi notare da Taehyung, ma lui invece riuscì lo stesso a vederla e non esitò a-

"Cosa stai facendo?" chiesi incredula.

"Ti sto abbracciando" disse serio dopo aver circondato il mio corpo con le sue possenti braccia, il mio viso poggiava contro il suo petto e potei sentire chiaramente il suo cuore battere veloce. L'odore ammaliante della sua pelle mi intaccava le narici e il mio naso continuava ad inspirarne quasi ne fosse dipendente.

"Io non voglio piangere" tossii.

"Ma lo stai facendo..." puntualizzò lui non staccandosi da me.

"Ma non dovrei" continuai io con il naso che minacciava di colare.

"Non dire così, ti meriti il meglio... ora non piangere, d'accordo?" si staccò dal mio petto e mi prese la faccia fra le sue mani guardandomi con rancore.

"Taehyung-" riuscii a pronunciare prima che la mia voce si spezzasse nell'aria.

Rimanemmo a guardarci negli occhi per interminabili secondi senza spiaccicare parola, ma andava bene così, poter ammirare la sua splendida faccia era qualcosa che mi era mancato fortemente.

"Mi sei mancata tanto" mi confessò abbozzando un sorriso e ripensai a come l'avevo presa male la sera in cui era venuto in hotel apposta per me, adesso, invece, il mio cuore aveva accolto quell'affermazione con tutto l'affetto possibile.

"Anche tu" ricambiai il sorriso e vidi le sue morbide labbra schiudersi leggermente, come se stessero per far uscire qualche altra parola che però sembrò rimanergli in gola.

"È meglio che io vada" farneticò confuso scuotendo il capo e la magia durata fino a quel momento si interruppe facendomi tornare triste "Io... scusa!" esclamò lui all'improvviso passandosi una mano fra i capelli e la sua pelle risplendeva quella notte sotto la luce della luna.

"Cosa?" mi spaventai vedendolo così agitato.

"Tu sei fidanzata, no? Con quel Marco..." bisbigliò in modo incomprensibile.

"Marco? No, è solo un mio carissimo amico! Per giunta è anche fidanzato" dissi scioccata dalla sua ipotesi.

"Davvero? Io pensavo che..." sospirò sollevato.

"Tu pensi troppo Taehyung" lo sgridai riprendendomi dallo spavento inutile che mi aveva fatto prendere.

E le cose subito cambiarono.

Senza che me lo aspettassi, la mia faccia venne stretta ancora di più dalle sue mani e poi percepii un contatto diverso da quelli avvenuti fino a quel momento, un bacio.

Le sue labbra erano sulle mie dopo quasi un anno di astinenza che sembrava aver toccato entrambi. Non ricordavo ne fossi così dipendente, quella era di sicuro la sensazione migliore del mondo.

Ci lasciammo trasportare dalla situazione e Taehyung fece scontare i nostri busti allacciando un braccio attorno alla mia vita fino ad avvicinarmi completamente a sé e sentimmo finalmente l'uno il calore dell'altro senza alcuna distanza o barriera in mezzo a separarci.

Probabilmente ero catturata in un sogno che mai avrei voluto finisse.

Probabilmente ero catturata in un sogno che mai avrei voluto finisse

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𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now