II. Lui

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Non ricordavo più come si respirava. Il mio organismo si era completamente paralizzato, congelato. I denti mi si strinsero e la mascella serrata iniziò a farmi male, ma non ci diedi peso. Le mie mani assunsero una forma quasi sferica stringendosi in due pugni e la schiena assunse invece una posizione che più eretta non esisteva.

"Io-" riuscii a fiatare ma venni subito fermata da una voce.

"Oddio! Sei arrivata?!" esclamò Seokjin superando la figura che mi si era parata davanti e mi saltò letteralmente addosso. Ad un primo contatto rimasi pietrificata ma poi ricambiai l'abbraccio che il mio amico mi stava regalando. Mi sciolsi fra quelle braccia che tanto mi erano mancate e che fra le quali non mi accoccolavo da quasi un anno.

Rimanemmo così per un bel po', senza fiatare e la mia mente si liberò da ogni pensiero. Ero in paradiso.

"y/n!" strillò il moro appena ruppe il contatto lasciandomi modo di respirare.

"Sì sono io" commentai divertita dalla sua espressione.

"Io... sei di nuovo qui!" mi riabbracciò come avrebbe fatto un bambino piccolo.

"Sì" ripetei prima di scoppiare a ridere seguita a ruota da lui.

"Vieni, entra!" mi fece segno di seguirlo all'interno delle mura di casa sua.

"Veramente sono in compagnia" indicai Marco dietro di me rimasto in silenzio tutto il tempo.

"Oh si! Che stupido!" si sbatté una mano sulla fronte «Ciao!» sorrise poi al mio amico che sembrava essere rimasto confuso da tutta quella scenata così confusionaria, ma Seokjin era fatto così.

«C-ciao» balbettò stupito Marco.

"Portalo dentro" mi indicò il moro felice di aver salutato in italiano e così presi Marco per un braccio trascinandolo in casa Kim. Giungemmo in salotto, dove pareva esserci stata una rissa per tutto il disordine che c'era "Ragazzi! Guardate chi è arrivata!" Seokjin indicò la porta nel momento in cui feci il mio ingresso nella stanza.

Erano tutti lì: Jimin, Namjoon, Hoseok, Yoongi, Jungkook e... non mi ero accorta fosse rientrato in casa seguendoci. Dopo aver abbracciato Seokjin mi ero dimenticata di lui.

"Oddio!" esclamò stupito Jimin.

"y/n!" urlò Hoseok e in un attimo fui costretta a staccare la presa dal braccio di Marco per evitare che venisse anche lui travolto dall'abbraccio più che affettuoso dei due.

"Okay okay" risi per l'imbarazzo dovuto alla così forte stretta, i due si staccarono e mi sorrisero.

"Che ci fai qui?" Jungkook mi abbracciò sconvolto.

"Ma che bella sorpresa" commentò anche Namjoon seguendo i movimenti del minore.

Infine mi si avvicinò persino Yoongi "Wow" commentò semplicemente.

"Wow" ribattei scagliandomi contro di lui. Era sempre stato un po' chiuso e non mi aveva mai mostrato tanto affetto, ma io mi ero lo stesso legata a lui dopo tutto quel tempo, era impossibile non abbracciarlo con amore in quel momento. Dopo poco, anche lui ricambiò l'abbraccio sorridendo.

Ma terminato il momento dei saluti, tutti i presenti spostarono lo sguardo verso l'unica persona rimasta seduta sul divano di pelle nero.

Kim Taehyung.

Il Kim Taehyung che non sopportavo.
Il Kim Taehyung di cui mi ero innamorata.
Il Kim Taehyung che era diventato il mio primo ragazzo.
Il Kim Taehyung che mi aveva rubato il mio primo bacio, a cui avevo donato tutta me stessa.
Il Kim Taehyung che mi aveva resa desiderata, felice.
Il Kim Taehyung che mi aveva lasciata, dimenticata e cancellata dalla sua vita.
Il Kim Taehyung che era venuto ad aprirmi la porta di casa.
Il Kim Taehyung che era rimasto dannatamente perfetto.
Il Kim Taehyung di cui ora avevo paura.

L'imbarazzo invase la stanza. Nessuno parlava o fiatava.

Io abbassai lo sguardo e Seokjin sembrò notarlo tanto da rompere il ghiaccio "Bene ragazzi! È tornata, non è fantastico?" commentò e tutti sorrisero "Presentaci il tuo amico y/n" mi invitò poi indicando il ragazzo alle mie spalle.

"Erm... sì... ragazzi lui è Marco" indicai il mio amico.

"Come ci si presenta in italiano?" mi chiese Hoseok tutt'un tratto.

"Devi dire 'Io sono' e poi aggiungi il tuo nome" gli spiegai cercando di riprendermi.

"Okay, perfetto!" esultò voltandosi «Io sono Hoseok» guardò Marco con occhi sognanti, probabilmente si aspettava una reazione da parte sua ma il mio amico lo guardò confuso.

«Io sono Jimin» lo seguì l'arancione.

«Io sono-» tentò di presentarsi anche Jungkook ma Marco lo fermò voltandosi verso di me.

«Ma lo sanno che possono anche dirmi il nome, senza formare la frase completa?» mi guardò sul punto di ridere il mio amico.

«Lasciali fare» lo rimproverai facendo segno agli altri di continuare, erano così dolci e innocenti da fare tenerezza.

«Io sono Jungkook» terminò alla fine il maknae.

«Io sono Jin»

«Io sono Namjoon» mostrò le sue fossette.

"Yoongi" disse diretto il ragazzo dai capelli bianchi... Min Yoongi.

Lui invece non aprì bocca nemmeno in quel momento, rimase semplicemente ad osservare ogni mio movimento e questo non face altro che farmi sudare freddo. Mi metteva in soggezione quel suo sguardo così vuoto e ipnotizzante.

"Noi stavamo giocando... dovete andate in bagno voi?" mi chiese Seokjin.

«Devi andare in bagno?» chiesi a mia volta a Marco ma lui mi rispose di no con la testa "Ha detto di no, io però ne avrei bisogno" dissi al padrone di casa.

"Piano di sopra, lo sai" mi sorrise.

«Arrivo subito, vado in bagno. Tu mettiti a giocare alla play con loro... sono simpatici» spiegai a Marco ma lui mi guardò storto lo stesso.

«Fai in fretta» mi fulminò e io trattenni una risata per non dare nell'occhio.

"Non trattatemelo male e ti prego Nam, parla con lui, qui sei l'unico che parla inglese decentemente" risi.

"Ai suoi ordini" mi rispose Namjoon e io scoppiai a ridere prima di salire le scale e andare in bagno.

Mi sistemai i capelli e il trucco come meglio potevo, ero tutta disfatta dopo aver passato una giornata intensa come quella in giro con i miei amici. Ma quando mi decisi ad uscire per tornare a soccorrere quel poveretto di Marco, una mano grande e possente mi afferrò per un polso impedendomi di scendere la scale per raggiungere gli altri. Mi girai per vedere di chi si trattasse e sbiancai nel vedere a chi apparteneva quella mano, avrei dovuto riconoscere subito la presa ma era da tanto tempo che non ci vedevamo ormai.

"Ciao" disse e i miei occhi divennero lucidi.

"Ciao" disse e i miei occhi divennero lucidi

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𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now