I4. Mi sei mancata

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Sentii il cuore farsi pesante e le gambe minacciavano di piegarsi da un momento all'altro. Affranta riuscii a raggiungere una poltrona della hall e mi ci sedetti sopra prima di svenire completamente.

<Perché mi hai chiamata?> domandai dopo istanti di silenzio, stranamente non avevo ancora avuto il coraggio di chiudergli il telefono in faccia ma Taehyung ovviamente aveva un potere immane su di me e finivo sempre per fare quello che non andava fatto.

Perché cazzo non avevo chiuso la chiamata? Amavo forse farmi del male da sola? Io non-

<Ho bisogno di parlarti> rispose lui e le mille idee che vagavano per la mia mente vennero fermate da questa affermazione.

<E di cosa esattamente?> dissi acida e finito di pronunciare la mia risposta la voce si spezzò. Stavo cercando di impedire ai miei occhi di inumidirsi ancora e per fare ciò gli avevo risposto in modo arrogante. Ma una parte di me non voleva trattarlo in quel modo, eppure dovevo.

<Dove sei adesso?>

Che gli importa di dove sono adesso?

<Non ti interessa e perché mai mi hai chiamato da un telefono fisso?> la voce mi tremolava.

<Ho sbloccato il tuo contatto ma non riuscivo a mandarti messaggi o a chiamarti, hai bloccato il mio numero no?>

Brutto stronzo, eri stato tu in qualunque caso a farlo per primo.

<Che dovevo fare? Tu l'hai fatto per primo!> mi difesi scioccata.

<Va bene> sospirò <Ma ora dove sei?> insistette.

<Non va bene niente Taehyung! Non ti dirò dove mi trovo!> dissi esasperata dal mal di testa che mi stava procurando quella chiamata.

<Ti prego, ho bisogno di vederti>

Colpo al cuore.

Anche io volevo rivederlo, stringerlo a me, sentire ancora una volta il profumo di Gucci che lo circondava, accarezzare quei morbidi capelli corvini, bac- No! Dovevo riprendermi!

<Io no. Ciao>

<Aspetta! Non chiudere la chiamata! Fammi almeno sentire la tua voce per un po'...> mi supplicò dall'altra parte della cornetta. Lui voleva sentire la mia voce? E io cosa dovevo dire della sua? <Parlami, ti prego> continuò facendomi sentire in pena quando non doveva essere così assolutamente.

<Pacific Hotel> risposi e poi chiusi la chiamata in modo brusco.

Non potevo credere che lui avesse veramente avuto il coraggio di chiamarmi dopo tutto quello che mi aveva fatto passare. E poi... ero una testa di cavolfiore proprio! Perché gli avevo detto dove mi trovavo? Anche se per una ragione mistica avesse deciso di venire veramente lì, io non sarei potuta uscire per incontrarlo perché a quell'ora avrei già dovuto essere in camera mia e se i professori fossero venuti a sapere che ero ancora nella hall...

Meglio andare a dormire, il giorno dopo avremmo dovuto camminare.

Mi asciugai una lacrima di dispiacere da sopra la guancia e me ne tornai spedita in camera. Sofia e Anna erano già nel mondo dei sogni. Presi poi un asciugamano pulito e mi chiusi in bagno, avevo bisogno di lavarmi la faccia, sembravo uno zombie!

°•°•°•°

Per dormire mi ero persino cambiata il pigiama, non ero dell'umore giusto per indossare il mio completo di Frozen. Alla fine mi ero semplicemente infilata una tuta e una maglietta larga che mi arrivava fino alle ginocchia.

Finalmente mi stesi sul letto nonostante fosse ormai tardi, era comodissimo. Mi sistemai nella mia posizione ideale di sempre e cercai quindi di addormentarmi.

Finché qualcuno non busso alla porta della nostra stanza.

Chi era ora? Era tardi e il giorno dopo sarei dovuto stare in piedi tutto il giorno! Era sicuramente Giacomo che non aveva voglia di dormire e quindi era venuto a rompere le scatole a noi, Marco e Michele lo avevano sicuramente cacciato perché troppo stanchi per sopportarlo.

Mi rialzai dal letto e mi trascinai verso la porta, adesso mi avrebbe sentita!

«Che cos-»

Mi bloccai però, non poteva essere venuto veramente! Forse erano le luci soffuse del corridoio dell'hotel che mi stavano giocando un brutto scherzo e io ero tanto stanca per-

"Ciao" mi sorrise Taehyung.

Okay, no. È lui!

"C-che ci fai qui?" balbettai con le palpebre che dal non riuscire a stare separate si erano subito spalancate, parlai a bassa voce per non svegliare le altre due ragazze che ancora dormivano beate. Non si erano accorte di nulla fortunatamente.

"Te l'ho detto, ho bisogno di vederti"

"Vai via" dissi fredda e feci davvero per chiudergli la porta in faccia, ma Taehyung mi fermò.

"Se non mi segui, caccio un urlo e sveglio i tuoi professori" mi sfidò e dopo tanto tempo tornai ad ammirare uno di quei sorrisetti strafottenti che solo lui era capace di fare.

"Sei serio? Tu ora te ne vai! Ma poi come diavolo hai fatto a sapere la mia camera?" bisbigliai scioccata.

"Ho chiesto in reception per una scolaresca e loro mi hanno indicato questo piano, poi non è stato difficile trovare la tua stanza dato che è l'unica con un paio di Nike rosa pastello fuori dalla porta"

Dannate scarpe, ormai avevo preso l'abitudine a sfilarmele appena entravo in una qualsiasi camera, e se il giorno dopo non le avessi più trovate? Ero proprio fuori di zucca.

"Si, giusto... le mie Nike, ora vai" lo spintonai leggermente verso il corridoio ma lui afferrò la mia mano tirandomi a sé e chiudendo la porta alle mie spalle mi sorrise furbo, feci di tutto per non pensare a quanto vicini eravamo ormai e la stretta della sua mano mi stava facendo diventare matta "Che cavolo fai?"

"Vieni?" mi tirò verso le scale obbligandomi a seguirlo.

"Assolutamente no, Kim Taehyung" dissi secca.

Adesso basta farsi manipolare.

Lui si girò a guardami "Non ti rapirò, seguimi nella hall perché devo dirti una cosa" mi spiegò serio. Deglutii a fatica guardandolo dritto negli occhi.

Maledetta voce profonda.
Maledette labbra da cui parlava.
Maledetta mano attorno al mio polso!

Ormai eravamo solo io e lui, seduti uno di fronte all'altro in attesa che qualcuno rompesse il ghiaccio.

Mi aveva convinta alla fine quel pazzo... oh, si! Eravamo io, lui e il tizio della reception con precisione, che non faceva altro che mandarci occhiatine in attesa di farsi i fatti nostri.

"y/n" smisi di guardare il tipo alla reception appena Taehyung pronunciò il mio nome facendomi sciogliere e incontrai i suoi occhi.

"Vedi di muoverti" lo minacciai accavallando una gamba, le braccia erano già incrociate al petto da un po'.

"Mi sei mancata"

"Mi sei mancata"

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𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now