39. Noi brilliamo

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Rimasi un attimo turbata dalla sua affermazione. Perché ogni volta Taehyung era così complicato da comprendere?

<Taehyung, non ho capito cosa stai dicendo> borbottai sentendomi stupida perché probabilmente la ragazza ideale avrebbe colto al volo ciò che il proprio fidanzato stava cercando di dirle.

Il corvino dall'altra parte della cornetta rise <È comprensibile> mi confessò facendomi sentire meno in imbarazzo <Comunque la mia idea sarebbe quella di passare una serata insieme, io e te mentre guardiamo le stelle>

<Taehyung, questo l'hai detto anche prima, ma io non sto capendo ciò che tu voglia fare... siamo lontanissimi->

<La lontananza non c'entra, adesso tu farai tutto ciò che io ti dirò, d'accordo?> mi domandò con voce soave, era così ammaliante... come avrei potuto dargli una risposta negativa?

<Certo, dimmi>

<Dato che probabilmente stai ancora mangiando, ti consiglio di portare con te il panino che ti sei preparata> mi consigliò.

Fissai il telefono stizzita <Dove  diavolo dovrei andare scusa?>

Taehyung rideva come un matto e mi ritenevo fortuna, quella risata potevo sentirla tutti i giorni da quando eravamo tornati insieme, anche se per via telefonica mi rallegrava sempre l'umore.

<Prendi una sedia e corri sul balcone di casa tua, vedrai le stelle da lì, io sono seduto su una sdraio nella mia veranda e sto soltanto aspettando il tuo arrivo>

Ero sorpresa, finalmente avevo colto quali erano le sue intenzioni. L'idea che aveva avuto era la proposta più originale che qualcuno mi avesse mai fatto e poi aveva detto che mi stava aspettando, come se lui fosse stato con me in quel momento.

<D'accordo> dissi prendendo con me il panino che mi ero preparata, ma Taehyung tornò a parlare fermandomi.

<Porta con te anche un paio di cuffiette, sarà più suggestivo sentire le nostre voci in modo più limpido... vado a prendere le mie, ti porto con me> mi avvisò e subito sentii degli strani rumori provenire del mio telefono, ma sicuramente stava salendo le scale di casa sua per andare a prendere un paio di cuffie <y/n, non stringere la mia mano così forte> mi intimò teatralmente e i miei occhi si intenerirono vedendo che la sua voce proveniva proprio dalla mia mano, dove tenevo il telefono in vivavoce.

Ci stavamo tenendo per mano.

<Vedi di muoverti, io sono già qui che ti aspetto> decisi di stare al suo gioco sedendomi su una sedia nella piccola terrazza del nostro appartamento e terminando di mangiare sorrisi al mio cellulare nonostante ci stavamo sentendo soltanto attraverso una semplice chiamata, nessuno poteva vedere cosa stava facendo l'altro eppure lo sentivo così vinco a me...

Per un momento desiderai aver avuto Taehyung davvero al mio fianco, seduto sulla sedia accanto alla mia.

Sospirai inserendo una cuffietta in un orecchio <Ci sei Taehyung?>

<Sì, ho fatto, ho quasi svegliato tutti in casa mia cadendo dalle scale. Mi sa che ho preso una storta>

<Stai bene?> mi allarmai.

<Sì, era uno scherzo> rise facendomi innervosire, ma non dissi nulla, non volevo rovinare l'atmosfera creatasi e lui non aveva avuto cattive intenzioni, stava solo scherzando <Però rimangono ancora le tre di notte qui> canzonò facendomi scoppiare a ridere.

<Per fortuna sono sola a casa, altrimenti mi avrebbero guardata male tutti> sospirai benedicendomi della sua voce nelle orecchie, quella di prendere le cuffiette era stata un'idea pericolosa, mi avrebbero ritrovata morta sul balcone il giorno dopo se Taehyung continuava ad abbassare il suo tono di voce ogni volta che apriva bocca.

<Hai terminato di mangiare? Possiamo goderci le stelle?> mi domandò impaziente.

<Sì... tu davvero stai sentendo la mia voce nelle cuffiette?> domandai sorpresa.

<Assolutamente si, è rilassante>

Non riuscivo a smettere di sorridere come un'ebete, era sera e nessuno avrebbe potuto vedermi o dirmi nulla.

<Il sole è tramontato da poco, qualche stella riesco ad intravederla> confessai <Ma ci sono anche alcune nuvole...> mi lamentai perché il tempo meteorologico stava compromettendo la nostra uscita sotto le stelle.

<Mi dispiace, ho provato a controllare il meteo in Italia ma anche internet diceva che ci sarebbero state alcune nuvole questa sera> si disperò Taehyung, mentre io trovai davvero dolce il fatto che si fosse preoccupato così tanto per me.

<Non dire così, riuscirò a godermi lo stesso la serata> risi stiracchiandomi sulla sedia, poi la mia fronte si corrugò <E tu? Vedi le stelle?>

<Non proprio, Seul è sempre coperta da nuvole> scoppiò a ridere e finì per contagiare anche me, ormai avevo male alla pancia per quanto avevo riso <Ma riesco lo stesso a vedere qualche stella. Siamo messi nella stessa situazione, non trovi sia un segno da parte del destino?> mi domandò.

Avvicinai il microfono delle cuffiette alla bocca e soffiai sulla sua superficie facendo spaventare Taehyung <Ci hai provato, ma questa idea sta naufragando> dissi scoraggiata.

Taehyung non aveva però intenzione di darsi per vinto.

<Sei tu che non sei abbastanza concentrata> mi rimproverò e io mi sistemai meglio sulla sedia pronta ad ascoltare cos'altro aveva da dire <Adesso cerca con gli occhi la stella più luminosa che vedi in cielo, non dev'essere per forza quella più grande ma la più luminosa, concentrati> mi disse guidando ogni mio movimento.

Così feci. Alzai lo sguardo di nuovo verso il cielo e quando finalmente adocchiai la stella che rispecchiava maggiormente la descrizione del corvino sorrisi intenerita <L'ho trovata>

<Bene, quella è sicuramente la stessa stella che sto guardando anche io in questo momento> mi confessò facendo battere più veloce il mio cuore.

Pensandoci bene, guardare le stelle era qualcosa che non mi capitava di fare spesso. La vita di tutti i giorni porta spesso le persone a dimenticare panorami simili ed era assurdo poter definire panorama un cielo completamente scuro con meno di una decina di luci a decorarlo, eppure era così.

<Vedi y/n, il cielo brilla> continuò Taehyung felice di essere lì in quel momento, nonostante la lontananza e l'orario a dir poco assurdo che segnava il suo orologio <Forse la ragione per la quale l'espressione di questa notte è così bella, non è per via delle stelle o per quelle luci, ma è grazie a noi>

<Taehyung...> sussurrai voltandomi e vidi davvero la figura del corvino al mio fianco, lui era lì con me, era seduto accanto a me e con un dito indicava la stessa stella che avevo avvistato io.

Sembrava tutto così reale.

La sua voce era sempre più limpida alle mie orecchie e alcune lacrime avevano consumato ogni centimetro della mia faccia, ma ero felice, erano lacrime di felicità quelle.

Una sua mano stringeva forte la mia e insieme sorridevamo guardando il cielo.

<Più la notte è scura, più le stelle  brillano e noi sta notte brilliamo, amore mio>

<Più la notte è scura, più le stelle  brillano e noi sta notte brilliamo, amore mio>

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È PRESTO, MA VI AUGURO LO STESSO UNA BUONA NOTTE ♥️

𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now