38. Stelle

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Y/N

Eravamo arrivati a giugno ormai e mancavano pochi giorni al tanto temuto esame di maturità. Mi ero affaticata più del solito con gli studi in quell'ultimo periodo perché ero davvero intenzionata a superare tutte le prove con ottimi risultati.

Avevo parlato con i miei genitori riguardo varie mie idee sulla carriera che avrei voluto intraprendere una volta terminate le superiori, ma nessuno dei miei progetti riuscivo ad immaginarlo in Italia.
Ormai ero più che intenzionata a tornare in Corea, volevo davvero vivere la mia vita lì. Lo stile era molto differente fra i due paesi, ma quello coreano mi affascinava sotto molti punti di visti e poi non riuscivo davvero a vivere lontana dai miei migliori amici, da Taehyung.

Così ero riuscita a convincerli, erano d'accordo sulla mia idea di andare a studiare e fare tirocinio in Corea prima di trovare un vero e proprio lavoro, almeno avrei avuto il tempo di sperimentare sulla mia pelle quel caotico mondo prima di compiere scelte affrettate. Era una saggia ipotesi. Ma tutto aveva un requisito fondamentale prima di essere acconsentito: passare l'esame in modo rigoroso, e ci sarei riuscita sicuramente pur di raggiungere il mio obiettivo.

«Cosa ne pensi? Sono capace di spiegare quest'argomento in modo decente?» mi domandò Sofia. Era completamente stesa sul mio letto e guardava il soffitto con occhi sbarrati perché ormai erano circa trenta minuti che ripeteva ad alta voce gli stessi quattro fogli di appunti, le uscivano dalle orecchie.

«Credo di sì, questa volta sembravi più sicura di te» le sorrisi incoraggiandola «Ma ricorda, devi sembrare cosciente di quello che stai dicendo il giorno dell'esame, altrimenti ti toglieranno punti»

Lei sbuffò battendo i pugni sul libro «Non ce la faccio più, questo è così stressante!» esclamò ad alta voce.

«Fra poco saremo libere e potremo goderci l'estate, forse» le mie parole di incoraggiamento non convincevano nemmeno me.

«Hai detto bene, forse! Mia madre mi sta assimilando con l'università e io nemmeno sono sicura di poter superare l'esame, ho un'ansia assurda addosso che non mi fa chiudere occhio la notte» piagnucolò appoggiandosi alla mia spalla in un abbraccio, mi faceva molta pena.

«Sofi, andrà tutto bene, anche gli altri sono preoccupati, siamo tutti sulla stessa barca e ne usciremo incolumi tutti e cinque» le accarezzai la testa «Oggi pomeriggio andiamo a ripassare con Marco, lui ci darà una mano»

«Già, solo Marco ci calcola, Anna e Giacomo stanno sempre insieme e io mi sento così sola, vorrei avere anche io un ragazzo!» sbottò, ma poi abbassò il capo vedendo l'espressione che avevo in faccia «Ovviamente non intendevo ferirti in un qualche modo, sono sicura rivedrai Taehyung molto presto» mi incoraggiò poiché la mia mente aveva ormai smesso di funzionare. Ogni volta che qualcuno pronunciava la parola fidanzato, io stavo male.

Continuavo a sentire il corvino quotidianamente ma nulla era facile, ogni giorno mi sentivo sempre più lontana da lui... eppure mancava così poco alla nostra riunione, dovevo solo superare l'esame e poi sarei partita. Mi bastava stringere i denti.

«Non preoccuparti, sto bene» alzai il capo sicura sorridendole, lei ricambiò intenerita dalla mia forza di volontà.

«Che forza di volontà amica mia, non è che vuoi prestarmene un po'?»

«Basta scherzare e perdere tempo, ripetiamo un'ultima volta l'argomento!» la sgridai e alzai troppo la voce perché Vernon entrò in camera nostra preoccupato sbattendo la porta.

"Tutto bene?" domandò "State litigando?"

Scossi la testa. Era diventato una specie di fratello maggiore dopo tutto quel tempo, la figura di riferimento che Seokjin era per me durante la mia permanenza in Corea "Stiamo bene, non preoccuparti" misi mani aventi e lui ci lasciò sole un'altra volta grattandosi la testa confuso.

𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now