Chapter Fifty-Eighth

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·Kook·

Cosa potrei fare ora? Piangere? Crogiolarmi? Arrendermi? Chiudermi e negare l'esistenza del mondo?
No, perché un re non lo farebbe ed io, come erede, devo saper domare le mie emozioni. Solo che in questo momento mi sento così avvilito, voglio solamente dormire, ma "dormire" di per sé è complicato, ormai anche quello risulta un'impresa. Svegliarsi con la consapevolezza che ogni giorno sarà uguale al precedente, vivere la vita di tutti i giorni come se essa non si fosse rivelata essere una prigionia, in confronto a ciò che chiunque altro vive, attendere l'arrivo della sera che si tramuta in notte, nell'attesa di prendere sonno e staccare il cervello, per poi scoprire che la luce è più vicina di quanto lo sia stata la notte al momento del desiderio di essa, e mi ritrovo in un nuovo giorno, che tanto nuovo non si rivelerà essere. Mi sento in gabbia, soffocato dai doveri, senza un equilibrio, senza sanità mentale e fisica. Mi sento debole, non trovo più conforto nella musica o nella lettura e tutto questo a causa dell'assenza di Taehyung, un raggio piombato a caso nella mia vita, che mi ha donato un soffio di libertà. E che ora non mi sopporta.
Perché non posso semplicemente staccare tutto? Vorrei avere una leva che consenta di annullare ogni pensiero. Sono stanco e triste, mi fa male la testa e la mia vista è appannata dalle continue lacrime, non autorizzate a sfociare dagli angoli degli occhi.
Voglio dormire, prego per farlo e prego in non so cosa.
Mi ritrovo davanti alla porta dietro cui c'è il cosiddetto "droghiere", dal quale desidero un aiuto.
Busso e mi apre poco dopo, indirizzandomi alla stanza misteriosa, caratterizzata da una luce soffusa di candele, piante ovunque e cofanetti sparsi sulle mensole
«Vostra Maestà, in cosa il mio umile impiego può esservi utile?» chiede porgendo un inchino
«Io desidererei un sonnifero molto forte per poter smettere di sprecare ore ed ore della notte, che potrei benissimo impiegare in un lieto sonno» dico mentre osservo una particolare pianta
«Ovviamente sarò felice di soddisfare la vostra richiesta»
Attendo qualche minuto la ricerca dell'uomo dalle sottili sembianze, che ritorna con una boccetta contenente liquido scuro.
Me la porge
«Non è bella a vedersi, non è squisita al tatto, ma efficace al corpo e alla mente»
Colgo la boccetta e lascio una moneta d'oro sul bancone; il droghiere mi fa un inchino di ringraziamento
«Non fatene parola con nessuno» raccomando con sguardo serio
«Come desiderate. Il sonnifero va preso dopo cena, poco prima di andare a dormire»
Annuisco, pensando già al dolce riposo che mi attende. Esco dal piccolo studio e mi dirigo verso la mia camera. Entro e mi svesto delle cose scomode che ogni giorno mi tocca indossare, metto solo una lunga camicia da notte e mi sdraio sul letto, osservando la boccetta trasparente tra le mie due dita.
Il droghiere non ha detto di prenderla con acqua o tè, credo di doverla semplicemente bere e provare a chiudere gli occhi. Sono scettico, lo ammetto, ma tentar non nuoce.
Dicevasi.

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·Tae·

Wow oggi ho imparato come si beve un tè e come si cammina perfettamente dritti, che emozione. "Guai se te lo scordi" mi ha fatto intendere Madame, credo che con l'età stia diventando sempre più severa. Dopo che Jungkook se n'è andato, è improvvisamente divenuta più fredda e mi ha comunque costretto a continuare la lezione.
So per certo che patteggia per Jungkook, non so che legame abbiano, non so se è abbastanza confidenziale da svelare il nostro segreto, forse Madame è per Gguk ciò che per me è Jooheon, il che sarebbe veramente disagiante dal mio punto di vista. C'è anche da dire che il corvino non sembra per nulla una persona che si confida, direi che è chiuso; è quel tipo di persona che non ti parla di come si sente, ma riesci a leggere le emozioni dal suo volto. Mi divertivo a osservarlo, soprattutto l'altra sera, quando si è addormentato prematuramente con quell'espressione distrutta in viso. Chissà come si sente, sembra che le mie parole lo abbiano toccato parecchio...ed io mi domando perché ancora lui ci pensi, quando il primo a pensarci sono io. Ma se lui smettesse, probabilmente smetterei anch'io.
Sbuffo.
Che dovrei fare? Andarci?
No, non mi pare il caso, anche perché non saprei che dirgli.
Ma poi perché dovrei parlargli?
Basta, non ne posso più di pensare.
Sarà meglio che vada a "dormire".

Termino di allacciarmi le scarpe e mi sciacquo il viso, pronto ad iniziare un'altra splendida giornata...si, già.
Mi sa che stamattina tocca a me andare a svegliare il principe e al pensiero provo cose contrastanti, ma tanto ho così sonno da non riuscire a ragionarci su e alla fine il dovere è dovere.
Mi strascino fuori dalla camera e mi dirigo alla sua. Entro senza bussare, conscio del fatto che sta ancora dormendo.
E infatti, una volta entrato, oltre agli scarsi raggi del sole, lo ritrovo disteso sul suo letto ancora vestito, in una posizione dilatata lungo tutta la superficie.
Strano che non si sia cambiato o non l'abbia cambiato nessuno.
Boh.
Mi avvicino semplicemente e lo scuoto
«Altezza? Dovete svegliarvi» dico praticamente sbadigliando.
Beato lui che almeno dorme.
Lo scuoto e lo chiamo di nuovo, non ottenendo risultati.
Mi cruccio: di solito si sveglia al primo richiamo, al massimo al secondo.
Continuo a scuoterlo con più forza e a chiamarlo con tono più alto, ma nulla.
Che strano...che stia di nuovo sognando?
E come faccio? A parte il respiro non dà segni di vita, magari ha troppo sonno addietro
«Uffa, ma perché diamine sempre a me queste situazioni» commento mettendomi le mani nei capelli.
Lo osservo e faccio un altro paio di tentativi, senza risultati, così mi sdraio semplicemente e chiudo gli occhi.
Tra un po' riprovo.

***
vorrei fare notare come Jungkook sia un costante dormire o non dormire a causa degli incubi

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