Chapter Seventy

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·Kook·

Io nella mia testa: dovrei decisamente rallentare, con Taehyung sto correndo troppo e non ho mai vissuto esperienze del genere prima d'ora.
Io nella vita reale: Taehyung, scopami.
Non è esattamente questo che sta succedendo, so solo che un attimo fa ero accanto a lui sulla finestra e adesso sono sotto di lui sul mio letto, ansimante sotto il tocco delle sue mani sul ventre e delle sue labbra sul collo, incapace di formulare anche solo mezzo pensiero in merito al "non fare le cose di fretta".
Ho voglia di Taehyung, il mio corpo e la mia mente sono rivolte alle sensazioni che mi sta donando, vorrei poter spegnere completamente il cervello per godermi ogni singolo bacio o carezza.
O morso.
O succhiotto.
Succhiotto?!
«T-tae ah...non l-lì» ansimo spingendo la testa sul cuscino.
Riapre quei suoi occhi scuri e taglienti, osservandomi con quello sguardo irresistibile, tenendo un lembo di pelle stretto tra gli incisivi.
Sorride beffardo, poi si riabbassa e prende una superficie maggiore rispetto all'insulso frammento di prima, mordendo quasi a farmi male. Scosse di piacere mi attraversano il corpo mentre le mie mani si ancorano alle spalle e al collo di Taehyung, gli sfiorano i capelli. Il corpo mi si muove da solo, non penso a come i nostri bacini si sono già scontrati e alle mie gambe attorcigliate al suo busto.
Taehyung ansima, le labbra strascicanti sul collo, le mani una sul ventre e l'altra sotto la mia schiena, che pian piano scende verso il mio sedere, fino a possederne un palmo
«T-tae»
Non capisco come io riesca a gemere con così poca vergogna, forse perché amo l'idea di compiacerlo e...farlo impazzire.
Mi si accendono gli occhi, lucidi a causa del momento, riprendo con avida fretta proprietà delle sue labbra, infilo la mano tra i nostri petti, essa strofina tra le nostre pelli ardenti che, stanche dei vestiti, li hanno sguaiati ai lati, fino a giungere al pube in fremito del ragazzo.
Scaltro e sicuro, varco l'intimo e restituisco il favore dell'ultima volta.
Con meno sicurezza avvolgo il membro di Tae e muovo piano la mano, rimanendo pressoché fermo, facendo gemere il moro, ora dal corpo contratto e la fronte crucciata.
Strizza gli occhi sotto il mio tocco, io sono più concentrato a non andare nel panico, ora che ho la situazione in pugno...più o meno
«Gguk...» richiama con voce tremolante.
Mi blocco improvvisamente, punta lo sguardo nel mio
«V-voglio che tu faccia una cosa...puoi?»
Mi sembra così timido, non è una caratteristica che assocerei proprio a Taehyung, resto sorpreso ed annuisco.
Il giovane si leva di fronte a me, si spoglia della camicia, esponendosi.
Siamo in penombra, ma ho la peculiarità di vedere bene al buio e cazzo, non so se sto odiando o amando questa mia capacità, sta di fatto che sto arrossendo
«Sei un guardone, Jungkook» ride e commenta.
Distolgo istintivamente lo sguardo, ma con un sorriso imbarazzato sulle labbra
«E tu una bocca larga» commento a mia volta.
In realtà vorrei sprofondare in questo momento o tornare indietro ed evitare la figura pessima.

Ma ormai ho visto quasi tutto e i miei occhi non rimpiangono nulla, mentre rimangono puntati in un punto indefinito della camera
«Spero che tu abbia la bocca larga, Jungkook»
«Ti piace il mio nome per ripeterlo così tante volte?» tento di stuzzicarlo.
Tae si abbassa leggermente e tenta di alzarmi la camicia da notte, ma lo blocco istintivamente, riportando inevitabilmente gli occhi su di lui e sul suo fisico
«Non farlo, i-io mi-»
«Mi hai trascinato a farti il bagno, sono io che ti ho vestito» parla sollevandomi lentamente l'indumento.
Mentre mi spoglia, si abbassa e mi accarezza il viso con le labbra, chiudo gli occhi per sentire il suo respiro e cerco di rilassarmi.

·Tae·

Vedo il ragazzo sotto di me con un'espressione rilassata e esitante in merito alle mie azioni. Alzo la camicia fino a scoprire le gambe e a questo gesto interrotto, Jungkook riapre gli occhi e mi guarda probabilmente confuso, con la fronte aggrottata
«Hai detto che non vuoi»
Ancora stupito, il corvino annuisce e attende.
Poggio una mano sulla sua coscia e ne stringo la pelle calda e appiccicosa
«Hai delle cosce che mi fanno impazzire» confesso portando le labbra su di esse, causando un minimo spasmo a Jungkook, che si limita ad un mugolio, mentre cerco di non lasciarmi sopraffare dalla voglia e di limitarmi a bacetti innocui.
Il corvino porta le braccia sopra il capo, inarca la schiema e porta il bacino verso di me, ma io lo afferro per i glutei, che stringo con possessione, e lo ancoro nuovamente al letto.
Rialzo il viso
«Stavolta voglio che sia tu a toccarmi» impongo.
Con fiato corto sussurra una flebile accondiscendenza, così lo invito ad alzarsi e a cambiar posto con me, ritrovandomi appoggiato alla testiera del letto. In imbarazzo e con poca convinzione, apro di poco le gambe, poggio una mano dietro al capo di Kook e lo invito ad abbassarsi esercitando una leggera pressione.
Senza obiezioni, arriva a pochi millimentri dal mio punto sensibile ed io continuo fino a che le sue labbra non sono poggiate sulla punta.
Non ce la faccio più, sento che da un momento all'altro potrei impazzire con tutta questa attesa
«Schiudi, Jungkook»
Assurdo che io lo stia davvero comandando in qualcosa. Più che comandare, è dirigere; e non avrei saputo nulla se Jooheon non mi avesse aiutato.
Kook apre la bocca, accogliendovi la mia lunghezza; la sensazione del caldo bagnato delle sue pareti mi manda fuori di testa, migliaia di brividi invadono il mio corpo, sento il sangue fluire verso quel punto e la necessità di affrettare l'atto.
Senza strafare, do una piccola spinta col bacino, da fargli comprendere esattamente cosa deve fare e Jungkook afferra immediatamente il concetto. Inala dalle narici e cerca il più possibile di inglobarmi, allungando la mandibola e spingendosi più avanti col capo. Lo osservo, dentro di me si crea uno stato di eccitamento ed euforia diverso rispetto al solito, ma mi limito e lascio che il minore faccia di suo, senza costrizioni.
Anche perché non credevo potesse essere così fottutamente bello
«Jungkook-ah»
Butto la testa all'indietro appena inizia a strofinare la lingua sul membro, andando prima indietro e poi avanti su di esso con le labbra avide.
Sono in paradiso, non riesco a non ansimare e chiamo a tratti il suo nome, sussurrandolo. Do altre piccole spinte col bacino e il corvino segue i miei ritmi
«Jungkook-ah-» gemo aumentando leggermente l'intensità di esse e tirandogli qualche ciocca di capelli.
Scosto la schiena dal materasso per centrare al meglio la sua cavità orale e cerco di prendere grandi respiri, proprio come Jungkook, impegnato ancora a darmi piacere. Muove il capo sempre più insistentemente, provocando degli sfregamenti anche con i denti. Sto impazzendo, fottutamente impazzendo.
Il ragazzo sopra di me inizia ad ingoiare il nulla e il contatto stretto con le sue due guance concave mi portano all'orgasmo.
Cerco di riprendermi un attimo, ma mi coglie alla sprovvista la scena di Jungkook che sputa il mio seme
«Cazzo, che schifo»
Scoppio a ridere.

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now