Chapter Eightieth

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·Tae·

«"Persistere" va bene» mi sorride Jungkook.
Ammetto di essere un po' impanicato, so che voglio continuare, in teoria so anche come, ma solo in teoria. Non ho mai fatto una cosa del genere con qualcuno, non sono tipo da farsi complessi per una cosa così naturale, la mia non è nemmeno ansia da prestazione, solo...ho solo voglia di godermelo il più possibile, in ogni senso, se avessi più esperienza sarei più tranquillo a riguardo.
Ma, in fondo, non potrei desiderare persona migliore con cui condividere la mia prima volta. Già, la "prima volta" e le leggende che si porta dietro, con le sue aspettative e la sua avidità, che spesso spogliano della poesia l'atto in sé e i sentimenti che dovrebbero accompagnarlo.
Non me ne frego completamente della poesia, ma neanche dell'avidità: fanno parte entrambe di noi, entità consumatrici e depravate secondo altri, che ricercano calore e amore in loro stessi, che si sentono compresi e abbracciati dall'anima dell'altro. Non si completano, solo perché hanno la costante voglia di ricercare il bello della vita, affrontando onde di negatività. Ed è sempre bello avere qualcuno che condivide con te questo viaggio.
Bacio lentamente il viso di Jungkook, che si rilassa e chiude gli occhi al mio tocco. Gli accarezzo il busto scoperto, le mani discendono all'intimo e lo sfilano, senza che i miei occhi impuri si approprino di tale visione. Lo metterei a disagio. Sento il suo membro sfiorarmi il ventre, provocandomi dei brividi lungo tutta la schiena. Accarezzo le cosce del ragazzo e con l'altra mano privo me stesso degli indumenti rimasti.
Ora siamo entrambi vulnerabili, più di prima, non siamo neanche sicuri di essere pronti, ma la nostra volontà supera ogni dubbio.
Per non rischiare di far male ad entrambi, il mio subconscio mi rimanda alle disposizioni di Jooheon.
Incito Jungkook a prendere il mio dito in bocca, premendoglielo sulle labbra. Così fa, lo avvolge tra i due lembi e inizio a muovere il dito avanti e indietro, lentamente, sentendo un certo male all'inguine; aggiungo il secondo dito, per poi ritirarli entrambi lasciando un rivolto di saliva. Mi fissa con occhi lucidi mentre porto la sua mano su di me, incitandolo nei movimenti.
Gemo in silenzio e attendo il liquido preseminale per poter lubrificare il mio membro.

Appoggio l'avambraccio vicino al capo del corvino, lo guardo intensamente negli occhi e copro i nostri corpi, prima di insinuare il braccio tra le sue cosce

«Posso?»
Kook annuisce a labbra serrate
«Apri un po' di più le gambe»
Fa come richiesto e poggio un dito sul suo orifizio, spargendo della saliva attorno ad esso. L'espressione di Jungkook muta, le sue labbra ora sono socchiuse. Piano piano, infilo il dito al suo interno per metà, mi fermo al vedere l'espressione contorta del minore. Lo bacio
«Dimmelo nel caso in cui sbagliassi»
Annuisce ancora con quell'espressione contratta.
Spingo del tutto il dito e lascio che il suo corpo divenga meno rigido prima di muoverlo
«T-tae»
Il primo richiamo è di dolore, quelli a seguire assumono un tono più simile al piacere, così aggiungo il secondo dito.
Il corvino si aggrappa alla mia spalla con una mano, mentre con l'altra mi tira un po' i capelli.
Seguo la stessa procedura effettuata col primo dito e noto che si abitua più velocemente
«Tae, c-continua» piagnucola gettando la testa all'indietro in un'espressione in preda alla goduria, mentre sento il suo ano divenire meno stretto e più rilassato. Vederlo e sentirlo in questo modo, non fanno altro che peggiorare la mia impazienza. Aumento la velocità delle dita fino a farlo gemere quasi sonoramente.
Le sfilo entrambe, cogliendolo di sorpresa, e mi posiziono meglio su di lui.
Ci guardiamo negli occhi, come a dar conferma della nostra volontà e, con una mano tra i suoi capelli e l'altra sotto la coscia a stringergli la pelle, poggio la punta del membro ed inizio a spingere con più lentezza e delicatezza possibile al suo interno, gemendo per il contatto intimo e nuovo, caldo. Mi fermo immediatamente appena vedo delle lacrime scendergli lungo le guance e tapparsi la bocca con una mano.
Panico
«J-jungkook, tutto bene?»
Annuisce stringendo gli occhi
«Continua» pronuncia con voce ovattata dal palmo.
Lo bacio sulla fronte e cerco di spingermi di più in lui, sentendo la morsa sul mio membro più larga e calda, avvolgente. Mi fa impazzire.
Però vedo sgorgare ancora lacrime dai suoi occhi e, una volta dentro, mi fermo per qualche secondo, in cui Jungkook libera la bocca e inizia a fare grandi respiri, mentre percepisco la nostra unione più bagnata e meno strana, come se ci stessimo adattando l'uno all'altro.
Il minore mi accarezza un fianco, dandomi il consenso ad ogni azione che seguirà.
Spingo in avanti il bacino, rialzando entrambi, prendo il viso con una mano e comincio a baciarlo appassionatamente, mentre indietreggio e spingo nuovamente in lui. Gemiamo entrambi nel bacio. È una sensazione stupenda, non solo fisica, mi sento connesso a lui. Nel mentre le nostre bocche si cercano con fervore.
Continuo a spingere in lui, aumentando il ritmo ad una certa e provocando delle scosse ad entrambi. Jungkook mi tira i capelli con la stessa forza con cui io gli sto premendo la pelle della coscia e del viso, mentre il mio bacino, voglioso, si spinge in lui senza alcun ritegno, provocando un suono particolare. Man mano che spingo sento il calore accumularsi, per questo porto le spinte ad una velocità insostenibile, facendo quasi urlare Jungkook e provocandomi brividi e fremiti lungo tutto il corpo, partenti dal ventre e divunganti in ogni altro punto.
Conscio dell'imprecisione delle spinte, esco quasi completamente da lui e rientro con una forte spinta che fa gemere entrambi, strizziamo le palpebre e uniamo le nostre mani, sudate a causa del momento, mentre ricomincio a spingere e a baciarlo con foga. Anche il letto ne risente, produce dei piccoli cigolii.
Percepisco molta tensione corporea, sto per giungere al limite, le ginocchia incastonate sul materasso e il membro intento a colpire un particolare punto che sta facendo impazzire Jungkook
«T-tae, t-toccami»
Accompagno le spinte forti e decise con un massaggio al pene del corvino.
Boccheggiando, veniamo dopo pochi secondi e mi lascio ricadere su di lui.
Ansimante, gli bacio il petto, la mandibola e il viso, godendomi il battito incontrollato su cui ho la testa e il respiro ribelle del minore.
Dopo qualche minuto di carezze e affanni, ci sdraiamo uno accanto all'altro tenendoci per mano.
Ci sorridiamo e ci baciamo, di fronte alla luna, unica testimone della nostra unione.
E ricambiamo posizione dopo esserci rinfilati le camicie, abbraccio Jungkook da dietro, con le mani giunte in vita.
Il sonno prende possesso di me, ora che i nostri respiri si sono placati, resta spazio solo per la stanchezza derivante dal desiderio consumato.
E la serenità.
Fra una carezza e uno sbadiglio, un bacio e tanto calore, sboccia un "ti amo", figlio della fantasia e frutto della realtà.

***
comunque spero davvero che stiate bene in questo periodo un po' così

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now