Chapter Thirty-Fifth

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·Tae·

Insinuo le dita tra i capelli di Gguk, approfondendo il bacio, picchietto con la lingua sul suo labbro inferiore, per poi farla incontrare con quella del corvino.
Gguk sospira e mi poggia le mani sul petto, mentre le nostre lingue continuano a trovarsi e incontrarsi dolcemente.
Appoggio le mani sui suoi fianchi e lui mi avvolge le braccia attorno al collo, soffiandovi con respiro caldo.
Sospiriamo al contatto tanto piacevole e piano i nostri corpi si rilassano e abituano alla nuova sensazione, divenendo meno timidi, cercandosi.
È tutto così diverso da quando ho baciato Sunmi...le labbra di Gguk mi piacciono di più e lui è così dannatamente attraente che gli rimarrei avvinghiato per ore. Ogni brivido o battito soppiantano lo sforzo provato di quando ho baciato la giovane, con la quale ho provato emozioni che, in confronto a  queste, sembrano quasi finte, costruite, non volute.
È perché sono ubriaco? Forse il mio corpo è più sfacciato sotto l'effetto dell'alcol?
Non lo so, l'unica cosa di cui mi importa in questo momento è il corvino, che ora si è fatto ancora più vicino al mio corpo, mi è quasi a cavalcioni.  Il suo respiro è sempre più corto e affannoso.
Le mie dita sono ancora immerse nei suoi capelli nel momento in cui la porta si apre.
Indietreggiamo di scatto sia io che il minore, come ladri colti a rubare.
Jooheon ha un'espressione un po' interdetta e si limita a stare sulla soglia della porta, io lo guardo con imbarazzo e Gguk tiene lo sguardo basso
«Wow, e con questa siamo a due. Record della serata» sdrammatizza.
Sbatto ripetutamente le palpebre, serrando le labbra
«Ero venuto per avvisarvi del fatto che ci fosse una stanza libera, ma a quanto pare per voi non è affatto un problema condividire questa, quindi...buonanotte ragazzi!»
E com'è entrato, esce.
Neanche il tempo di rivolgere lo sguardo a Gguk che il rosso rientra
«Ehm, scusate di nuovo - risata nervosa - nel caso, la stanza è in fondo a sinistra. Notte»
Ed esce definitivamente, lasciando il disagio disperdersi nell'aria.
Io e il corvino ci scambiamo uno sguardo breve a causa di lui che riabbassa immediatamente gli occhi
«Buonanotte Taehyung» dice rapidamente per poi sdraiarsi con la stessa velocità.
Chiude gli occhi
«N-notte Gguk»

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Mi sveglio.
Ad un primo momento di smarrimento, segue una gran confusione ed un forte male che mi colpisce alla testa in concomitanza con quello del mio stomaco.
Credo di dover vomitare.
Guardo l'ambiente intorno a me e riconosco la locanda in cui ieri notte Jooheon ha portato sia me che...Gguk.
Mi giro e vedo che la sua figura è ancora ferma lì, dormiente.
Il mal di testa si fa più forte, piano piano riaffiorano tutti i ricordi legati alla serata di ieri ed uno in particolare mi fa venire voglia di sotterrarmi.
Io e Gguk ieri ci siamo baciati.
E non posso negarlo a me stesso, non vi sono scuse futili, come "è stato un errore" o "ero ubriaco". Io volevo farlo. E non so da quanto tempo, a questo punto. Possibile che io abbia represso il mio desiderio tanto a lungo? Normalmente avrei lasciato libero il mio istinto, ma stavolta il fattore psicologico è stato più forte.
Certo, perché non è normale che a me piaccia lui, non è normale che a me piaccia un lui. È un reato...è un peccato.
A dir la verità, mi sono sempre chiesto perché sia un reato amare qualcuno dello stesso sesso, infondo non si tratta sempre di amore? E da quando l'amore è un reato? La Chiesa che tanto ci preme non insinua forse che l'amore e l'umiltà sono i sentimenti più puri? Io l'ho sempre trovato un sentimento affascinante in tutte le sue forme.

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«Yaaaaaaaaaa»
«Taehyung, torni qui immediatamente!»
Sempre la solita badante...il re e la regina non capivano che non ero interessato ad apprendere? A me piaceva correre e saltare ovunque, non veder scritta quell'enorme quantità di segni su quell'enorme quantità di libri.
Avevo gusti e passioni decisamente diversi quand'ero piccolo
«Taehyung!»
Non la sopportavo, poi la sua voce era così fastidiosa. Come poteva un tale rumore uscire da un corpo umano?
Non la ascoltai e continuai a correre per tutto il cortile anteriore, cambiai traiettoria per sviare la badante, dirigendomi al bosco.
Vi entrai senza guardare, preso dall'euforia. Non feci attenzione e caddi, rotolando lungo una piccola zona scoscesa, arrivando ai piedi di due giovani, entrambe ragazze, che apparentemente si stavano scambiando effusioni.
Non lo capii, forse ero troppo piccolo.
Così rimasi semplicemente a guardarle imbambolato e dispiaciuto al contempo, di fronte ai loro sguardi impauriti.

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Ma ora non ha importanza, la legge, purtroppo, predilige ciò che per me è sbagliato ed io rischio solo di morire per una mia opinione riaffiorata dopo un bacio.
Bacio maledetto.
Cosa dovrei fare ora? A me è sembrato che il bacio fosse voluto da entrambi, ma se così non fosse, Gguk potrebbe davvero disprezzarmi e condannarmi. Se davvero mi reputasse ripugnante, allora non mi resterebbe altro da fare che dare la colpa al vino e al sonno. Sarò bugiardo per la prima volta in vita mia.
Già, perché quando parlo di sentimenti sono sempre sincero e non posso contenere né loro né la mia personalità a volte indiscreta.
Guardo ancora la figura distesa del corvino, osservo ogni particolare del suo volto così rilassato e il suo fisico a pancia in su con un braccio poggiato sullo stomaco.
Lo trovo davvero bellissimo.
Il mio sguardo viene catturato da una sorta di piastrina dorata che brilla al sole, posta sul tessuto intimo sotto l'ombelico.
Mi avvicino incuriosito.
Possibile sia oro vero?
Vi sono delle iniziali segnate.
Ma queste...
"P. J. - K. A."
"Principe Jungkook, Re Atelstano"
Resto fisso sulle iniziali; starò sognando?
Lui fa parte della famiglia reale e forse è addirittura il principe*.
Ma certo...sedici anni, alto, dalle spalle larghe, di bell'aspetto, dai capelli corvini, frutto dell'amore tra il re e la ex principessa di una famiglia del mondo sconosciuto, dalle maniere dolci e gli occhi da cerbiatto: così viene descritto nei libri di testo che gli amanuensi stavano trascrivendo dopo il suo compleanno.
Questo spiegherebbe anche perché era la sua festa e perché dicono che fosse arrivato in ritardo...
«Ovvio, era con me» sussurro tra me e me.
Mi ha preso per il culo tutto questo tempo ed io non mi sono accorto di nulla, nonostante Jooheon mi avesse messo in guardia.
Cos'è stato a rendermi così cieco?
Alla luce dei fatti, ora tutto quadra.
Forse questa passione repressa mi ha sempre influenzato e bendato al punto da non farmi neanche sorgere dei dubbi.
Così...mi ha nascosto tutto per tutto questo tempo.

*il re metteva le iniziali sue e di suo figlio ovunque, quindi non per forza doveva indicare che i vestiti fossero di uno o dell'altro

***
sono a little bit pessima in questo periodo con gli aggiornamenti, ma ci tengo a rileggere per bene ogni capitolo.
spero stiate bene, la nostra non è una bella fase, mi auguro abbiate il tempo di fare ciò che vi piace e di sentirvi bene con le persone a voi care.
detto ciò, evaporo, spero che il capitolo vi piaccia :'3

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now