Chapter Thirty-Second

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·Kook·

Io e Taehyung entriamo nella locanda da Jooheon scelta. È una locanda un po' diversa dalle solite: c'è più tranquillità e meno puzza di fumo, ma più aroma di alcol e spezie, oltre che di zuppa; sembra più un locale per giovani, d'altronde è sperduto ai margini del villaggio, più verso i campi che le abitazioni. È più tranquillo e "sobrio" anche per questo e credo che ogni persona si riunisca qui perché è stanca dopo il lavoro e non ha voglia di fare baldoria, ma solamente di bersi una calda tazza di vino in compagnia dei suoi amici.
Un po' malinconico

«A che pensi?»
Mi guardo intorno, percependo del timore alla vista di soggetti insoliti ai miei occhi, ma la mia ansia si quieta notando che non mi guarda nessuno, nonostante la maschera, e tutti hanno sguardi gentili e dolci, forse per l'ebrezza, forse non solo per quest'ultima.
Noto ragazze dai capelli corti, addirittura alcune vestite con abiti prettamente maschili o con indosso cappelli, ragazzi con leggero filo di trucco e capelli di colori insoliti - mi chiedo con quali bacche abbiano fatto ciò.
Noto ancora una coppia, forse caratterizzata da due ragazzi, scambiarsi tenere coccole.
Carini
«Gguk?»
Disorientato in questo clima surreale, porto lo sguardo sul moro
«Tae...perché queste persone sembrano tutte così...strane?» chiedo curioso.
Il maggiore sorride divertito, le sue iridi si colorano di un castano più acceso
«Benvenuto nella locanda degli artisti, Gguki»
Lo guardo stupito
«Tutte queste persone sono artisti?»
«Sì, di ogni genere: pittori, scultori, giullari, scrittori, narratori, danzatori, cantanti, attori e chi più ne ha, più ne metta»
Ci sediamo su un divanetto bordeaux. Il luogo in cui ci troviamo appare come un ambiente accogliente, avvolto dal legno delle pareti, vi sono molti tavoli, alcuni con sedie, altri con divanetti o sgabelli, altri addirittura con cuscini; varie finestre percorrono l'interno, caratterizzato da due piani o forse tre, contando la mansarda. Ci sono molti oggetti sparsi, come taccuini, piume di uccelli imperlate di inchiostro nero e borselli di ogni tipo
«Molti di loro sono in grado di coltivare più di un'arte; ci ritroviamo qui per stare in mezzo a coloro che ci comprendono, senza essere giudicati o disturbati...è anche la locanda di coloro attratti dal medesimo sesso o di quelli che non riescono a trovare loro stessi e stanno ancora cercando»
Siamo in un posto che i miei genitori descriverebbero come l'inferno
«È così...bello» commento stupefatto, guardando ancora a bocca socchiusa tutto il piano
«Sentivo che ti sarebbe piaciuto. È davvero stupendo - sorride - anche se non ci conosciamo, ci accettiamo e supportiamo tramite la nostra presenza. Le vedi le candele sopra ogni tavolo?» mi chiede Taehyung indicando le vive fiammette.
Annuisco
«Sono poste lì per esprimere i propri desideri. Una volta espressi, si spegne la candela, è di buon auspicio»
«Sbalorditivo» commento con stupore.
Che posto meraviglioso, per quanto strano e contro le regole religiose sia
«Ci vieni spesso qui?»
«Non tanto come vorrei, però ci vengo volentieri; in un periodo in cui il lavoro mi dava pace o anche nell'età della mia pubertà, venivo qui a dipingere o disegnare gli interni di questo luogo»

Osservo le pareti e noto dei disegni sul legno un po' sbiaditi, ritraenti degli alberi dai fiori rosei, vicino a quello che sembra un tempio molto particolare, su un lago
«Li hai fatti tu?» chiedo sorpreso.
Tae distoglie lo sguardo e si gratta il retro del capo, stringe gli occhi sorridendo imbarazzato
«Solo alcuni; quello che stavi guardando l'ho fatto grazie ai racconti di Jooheon...lui è stato in estremo oriente per i suoi commerci e mi ha descritto le particolarità dei luoghi. Dice di essersene innamorato e se veramente sono così, credo siano affascinanti»
«Lo sono sul serio»
Mi alzo e guardo meglio le pareti, notando anche un altro disegno in alto, di una donna con gli occhi sottili, di forma simile ai miei, ed una veste lunga e decorata, i capelli neri, lunghi, cadenti sulle spalle e poco più in giù, labbra rosee.
Non capisco, mi è familiare
«Quella è mia madre» fa Tae ora affiancatosi alla mia figura.
Lo guardo scioccato
«T-tua madre?»
Il ragazzo nasconde le mani nelle tasche e continua ad osservare il dipinto
«Molti di qui più grandi di me la conoscevano, me la descrivevano in continuazione, soprattutto caratterialmente...era una donna davvero preziosa. Frequentava anche lei questi ambienti e dei suoi amici la ritraevano ogni tanto, sia per allenamento che per omaggio; mi è rimasta una miniatura del suo viso e l'ho voluta riproporre, così, inisieme alle descrizioni altrui, sono riuscito a realizzare questo dipinto»
«Sono senza parole, è pazzesco»
Continuo a guardare la figura, soffermandomi poi sulle mani
«Disegni le mani in maniera davvero realistica» osservo ammaliato, facendolo ridacchiare
«Molti mi hanno elogiato per questo dipinto, molti si sono accorti dello sguardo perforante, delle labbra rosee, dei lunghi capelli setosi, ma mai nessuno si è complimentato per le mani»
«Tagliente» dico ancora perso nell'osservare le mani
«Cosa?»
«Lo sguardo non è perforante, è tagliente, proprio come il tuo» preciso
«Sarà» fa spallucce
«E comunque mi sono soffermato sulle mani perché io non riesco a farle...sono mesi che provo e non riesco in alcun modo...ho provato almeno tre tecniche differenti, ma nulla»
«Sono complicate, ma non impossibili. Se vuoi, ti insegno qualche giorno»
Mi rivolgo finalmente a lui e gli sorrido
«Sarebbe a dir poco fantastico»
Ricambia il sorriso
«Non pensavo fossi un artista»
«Definirmi "artista" è troppo, ma mi piace dedicarmi alla pittura e alla musica»
«Anche a me!» esclama il moro entusiasta
«Cosa ti piace fare?» mi domanda
«Suonare l'arpa e cantare»
Taehyung sembra rimanere sorpreso da questa mia affermazione
«Che strumento stupendo»
«Ragazzi!»
Ci giriamo alla voce di Jooheon
«Venite a bere qualcosa?»
Io e Tae ci guardiamo
«Perché no» parla lui.
Mi prende per mano ed io gliela stringo, poi ci dirigiamo al tavolo di Jooheon, traboccante di vino caldo e piacevole compagnia.

***
eccomi tornata con un capitolo soft.
spero stiate bene, questo è un periodo un po' complicato. spero, per chi va a scuola, che la dad non vi pesi troppo e non vi esaurisca. se qualcuno tra i lettori lavora, spero per lui/lei che il suo lavoro non sia reso troppo difficile.
spero inoltre che il capitolo vi piaccia e che possa avervi messo un po' di buonumore   ( ̄^ ̄)ゞ

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now