Chapter Sixty-Ninth

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·Kook·

Il moro entra in camera, anche lui in tenuta da notte, con i capelli ancora perfettamente sistemati, e si siede sul letto, mentre io rimango al davanzale della finestra
«Volevi dirmi qualcosa?» chiede apparentemente disinteressato, sotto il mio sguardo
«Vuoi sapere qualcosa?» chiedo di rimando
«Altro»
«Non so, vuoi del brodo di pollo?» chiedo ancora nel dubbio.
Annuisce sorridendo ed io gli passo il piatto
«Penso sia opportuno parlare del tuo comportamento contraddittorio» introduce l'argomento prima di sorseggiare la pietanza, facendo attenzione a non farla cadere sulle gambe ora incrociate sul letto
«Mh» mi limito a fare, spostando lo sguardo al nulla ritratto sul soffitto
«La pietra è davvero interessante da studiare. Qualche volta, ai campi, mi annoiavo, così mi mettevo o ad osservarle a tempo perso o ci incidevo sopra qualcosa. Hanno molte sfumature, ma smettila di fissare il tetto»
Lo guardo intontito dal discorso che ha appena fatto per della pietra
«Menomale che era del mio carattere che dovevamo discutere e non del tuo» ironizzo ghignando, inizio a far girare i pollici tra loro
«Perché mai?»
«Perché sei tu quello dal carattere complicato, ammettilo» esonero scontato.
Tae intetrompe la sua bevuta
«Guarfa chw neaque tu ci sghersi» dice con la bocca ancora piena.
Ridacchio leggermente
«Sei scortese» lo prendo in giro
«È l'ultimo dei miei pensieri»

«Il primo qual è?» chiedo distrattamente.
Me lo ritrovo a due centimetri dal viso
«Sei tu, Jungkook»
Il mio cuore non ha appena perso un battito, lo giuro.
Mi giro verso di lui, intimorito dall'effetto che potrebbe farmi la sua presenza
«Mi stai incasinando il cervello, vorrei capire - mi poggia due dita sotto il mento - cosa pensi di tutto questo»
Mi guarda con sguardo serio, in attesa di una risposta.
Abbasso lo sguardo e sospiro
«Ero imbarazzato, stamattina» confesso, lasciando Taehyung sorpreso
«È per questo che sei risultato scontroso?»
«Sì...il fatto è che non mi è mai capitato di condividere certe esperienze con qualcuno e ieri è accaduto tutto così in fretta da farmi rimanere in shock stamattina, non avevo metabolizzato interamente»
«Mi stai facendo intuire che è stato tutto troppo presto e frettoloso o che semplicemente il tuo divenire spontaneo ti ha sorpreso?» specifica
«La seconda con un leggero tocco della prima...»
Incrociamo gli sguardi, mi accorgo della concentrazione tenuta dal moro, che ora si sta avvicinando. Le nostre labbra si toccano ed io inizio un bacio labbra contro labbra.
In procinto di staccarci mordo il labbro a Taehyung, scaturendo un piccolo gemito
«Tu, Tae? Per te è stata la prima volta ieri?»
Probabilmente è normale che glielo chieda, ma so che non lo faccio a titolo informativo, bensì per capire se c'è stato qualcun altro, per questo sento le guance calde, non è imbarazzo, ma sospensione
«In verità cose di questo genere le ho già fatte, una volta. Non le ho fatte con la persona giusta, perché ciò che provavo fisicamente non coincideva con ciò che provavo mentalmente. Posso considerarla la prima volta vera e propria, dato che tu mi piaci»

·Tae·

Jungkook rimane esterrefatto dalle mie parole, ed io, rendendomi conto qualche attimo dopo, mi sono coperto la bocca per la sorpresa
«Devo considerarla una dichiarazione?» chiede sorridendo il minore.
Annuisco, stupendomi, non ci avevo seriamente riflettuto facendomi la classica domanda del sì e del no, non mi sono mai soffermato sul nostro rapporto, l'ho sempre guardato con occhi diversi e speciali. Nei momenti di crisi, questo concetto perlopiù positivo è venuto meno, ma il legame è ciò che è
«Tae?» mi richiama
«Scusami, stavo riflettendo» ricambio il sorriso precedente
«Pensavo al nostro rapporto e al fatto che mi piace. Non tanto per il gusto del proibito e del mistero, proprio per come siamo fatti noi»
«Hai ragione. È strano vedere come io e te andiamo d'accordo nonostante la provenienza, i nostri precedenti e i caratteri che di base non coincidono»
«Da quando Jungkook è così chiacchierone?» domando ironico.
Appare sempre così timido e spaesato in mia presenza, ho capito solo in seguito che in realtà è un ragazzo che sa esattamente cosa vuole e ha le idee e i principi saldi.
È un po' un casino dal punto di vista sentimentale, un po' come me
«Ti sei perso nuovamente nei tuoi pensieri» esonera arricciando il naso
«Sei tu che non hai risposto» gli faccio la linguaccia
«Non ho nulla da risponderti, io sono un logorroico occasionale, non è colpa mia se non sai come prendermi» ghigna incrociando le braccia.
Alzo le sopracciglia e mi avvicino con fare sicuro, gli appoggio una mano sul braccio, lo accarezzo
«In realtà ce l'avrei la maniera di prenderti» gli rispondo a bassa voce.
Strizza gli occhi prima darmi una manata poco gentile sul petto
«Vuoi che ti picchi? Suoni così depravato» fa coprendosi il viso.
Scoppio a ridere
«Addirittura del depravato! Mi giudichi un po' troppo male, dal momento che ti fa un certo effetto»
«Vorrei vedere te al mio posto»
Mi spintona leggermente
«Uh, tra un po' arriverai alle minacce, sarà meglio che ti impieghi in altro»
Mi guarda, complice
«Sei tu quello dalle mille idee, illustrami»
Sorrido apprezzando il modo giocoso in cui stiamo chiacchierando, per poi scoccargli un bacio che viene approfondito.
Mi faccio avanti facendo sì che le nostre spalle si sfiorino, solco il confine tra le nostre bocche, le nostre lingue si cercano, con passione, bramosia, al contempo percepisco il corpo riscaldarsi e la grandissima voglia di saltargli addosso.
Questa mi è nuova. Ma come posso resistere ai dolci morsi di Jungkook o al suo fisico?
«Tae, aspetta» si allontana, mantenendo la presa sulla mia camicia.
Vuole che smettiamo? Forse sarebbe di nuovo tutto troppo di fretta?
Ma io ho voglia di lui.
Mi riattacco alle sue labbra, di prepotenza gli rubo qualche bacio
«Tae!» esclama ridendo.
Prendo qualche centimetro di distanza, abbasso lo sguardo un po'...a disagio; lui mi poggia una mano sulla spalla
«Spostiamoci sul letto»

***
eheh

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now