Chapter Sixty

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·Kook·

Nelle vesti da notte sento di poter respirare dopo ore di prigionia, peccato che questo non tramuti la mia insonnia in un sonno perenne.
Mentre mangiavo, ho iniziato a leggere il testo di una poesia ed è da quando ho smesso di cenare che la canticchio su una melodia che già domani avrò dimenticato.
Mi sono anche divertito a storpiarne il testo, tanto per passare tempo. Sono tuttora qui, che canticchio con le ginocchia ai lati del letto e la schiena poggiante sul pavimento
«Mi avete-»
Adesso credo che la voce di Taehyung si sia fermata e per aver sentito la parte storpiata de "quando vorresti, non parlare, stai sicuro che non scasserai a nessuno a forza di ciarlare"
«Scommetto che sei rimasto lì fermo a fissarmi»
«Un po'...»
«Entra, per favore»
Mi metto in una posizione un po' più normale, a terra, con le gambe incrociate.
Lo guardo e basta, in tutto il suo splendore, constatando che il colletto di quella camicia gli risalti il collo in una maniera impressionante. Non è il momento per i viaggi mentali, posso farcela a scusarmi.
Lo guardo dal basso con un leggero broncio
«Per favore, siediti, mi sembra di parlare con un gigante»
Il moro fa un piccolo sbuffo, non so s'è divertito o scocciato, per poi sedersi di fronte a me
«Siete contento?» fa con solito tono piatto.
A differenza delle altre volte, noto che però c'è uno sforzo maggiore da parte sua, per quanto riguarda il mantenersi invariato e impassibile
«Forse lo sarò quando avrò terminato di parlare»
Sospiro
«Devi scusare i miei comportamenti dell'altro giorno. So di averti messo profondamente a disagio, che non è rispettoso, sia che io sia un conoscente o un principe, non avevo intenzione di prendermi una tale libertà. Inoltre, quel sonnifero era davvero potente, forse mi ha spento la testa per un po'? So solo che vorrei evitare un'altra situazione del genere, non voglio che pensi che io l'abbia fatto di proposito»
Finita la mia spiegazione quasi formale e dopo aver torturato le mie povere ginocchia con le mani, cala un breve e disagiante silenzio
«Perché prendete i sonniferi?» chiede con una serietà stucchevole.
Ha le braccia incrociate e lo sguardo contratto
«I-in realtà quello di ieri è stato il primo, ma era particolarmente forte...»
«Ti ho chiesto perché li prendi»
Rilascio un suono gutturale.
Se non sono tenuto a dargli spiegazioni, perché non mi accingo alla facoltà di non rispondere?
«Non dormo. Non dormo bene da troppo e ultimamente non dormivo affatto, così ho deciso di obbligare il mio corpo a farlo, perché ero e sono a pezzi»
«Troppi pensieri» riflette ad alta voce con il pollice tra le labbra.
Sembra tutto così naturale da renderlo strano
«Tu riesci a dormire in un ambiente differente?»
«Veramente non sopporto di-»
Si blocca
«Di...?»
«Lasciamo perdere»
Mi acciglio
«Okay...»
Silenzio, di nuovo
«Accetto le vostre scuse»
Gli sorrido
«Ne sono felice»
Mi alzo dal pavimento e gli porgo la mano, ma lui si alza senza prenderla.
Orgoglioso del cavolo.
Dondolo un po' sui talloni
«Quindi...mi aiuterete col bagno, giusto?»


***
hihihihi

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏحيث تعيش القصص. اكتشف الآن