Chapter Seventh

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Appena i due si allontanano, mi dirigo alla lavanderia.
Conosco Sunmi perché, solitamente, questo giorno fa gli straordinari e quindi la vedo spesso indaffarata, essendo da sola.
E lei, ovviamente, mi ha conosciuto alla mia festa di compleanno, quando c'erano tutti fuorché Taehyung e il suo amico.
Mi chiedo ancora come sia possibile che in una vita di onestà, io stia riuscendo a mentire così bene e per così tanto tempo, senza neanche troppi sensi di colpa.
Come dice lo stesso Taehyung, trasgredire ti dona emozioni fantastiche, un misto di adrenalina, eccitazione e paura.
Si...non è male, ma mi sta causando un sacco di complicazioni sia con lui che col resto del palazzo.
Mi fermo davanti alla porta della lavanderia e prendo un gran respiro.
Sto realmente combinando una cosa del genere?
Deglutisco e busso.
Dopo qualche secondo, mi ritrovo davanti Sunmi, la quale prima fa uno sguardo confuso, probabilmente non capendo chi io sia, per poi inchinarsi
«Buonasera sua Altezza»
Sospiro
«Mi faresti entrare?»
Lei alza il capo e annuisce, per poi lasciarmi entrare e chiudere la porta.
Mi guarda un po' intimorita
«C'è qualcosa che ho fatto di sbagliato?»
«No, nulla, solo-»
Mi blocco vedendo che si sta sbottonando il vestito.
Mi imbarazzo immediatamente
«No! Ma che state facendo!?» quasi urlo.
Mi copro gli occhi
«Rivestitevi subito, vi prego»
«Come, non siete qui per questo?»
«Ma assolutamente no!»
La sento riprendere fiato, come se l'avesse trattenuto per molto tempo
«Potete guardare»
Sposto le mani dagli occhi e la guardo a disagio, vedendo che anche lei è super imbarazzata
«Cosa credevate che volessi fare!?»
«I-io - disoglie lo sguardo - ecco...vostro padre lo faceva con mia madre, obbligandola»
Resto abbastanza dispiaciuto dall'affermazione, abbasso lo sguardo, sentendo l'umore mutare.
Mio padre, in quanto figura esemplare, appare così lontano dalla realtà mortale e immorale a cui il suo corpo appartiene
«Mi dispiace molto»
Lei sospira
«Mia madre mi ha messa in guardia su di voi e su vostro padre...per non rischiare di finire come lei. Scusatemi tanto se ho dato l'impressione di una poco di buono, spero non mi punirete»
La situazione è a dir poco assurda e scioccante
«Per una cosa del genere?» chiedo realmente tanto stranito.
Lei ride
«Voi siete un nobile davvero insolito» commenta tra le risate.
Io resto sempre più confuso
«Perché...fanno tutti cosi?» chiedo a dir poco disgustato.
Lei cessa la sua risata
«Sfortunatamente si, ma noto con piacere che voi siete parecchio diverso»
«Io non riesco neanche a concepire una roba del genere» le dico con assoluta sincerità.
Lei mi guarda un po' sorpresa
«Strano, ma...carino. Scusatemi ancora, ma non trovavo motivo valido per il quale voi dovreste venire qui, da me. In cosa posso esservi utile?»

·Tae·

«Ma quanto ci mettono?» si lamenta Jooheon
«Certo che sei proprio impaziente, serve del tempo, metti che Sunmi debba cambiarsi»
«Oppure...lei e Gguk stanno facendo delle cose»
Mi rivolge uno sguardo languido
«Sei proprio disgustoso quando vuoi, sappilo» faccio acido.
Lui continua a guardarmi con quel sorrisetto insopportabile
«Ti brucia molto l'idea, vero piccolo Tae?»
Distolgo lo sguardo
«Finiscila, sono sicuro che non farebbero nulla»
«Ti ricordo che già si conoscono, chi ti dice che non c'è stato alcun precedente?»
«Perché sei così ostile nel credere nell'amicizia tra maschi e femmine?»
«Perché tu, invece, credi alle leggende?»
«Idiota...»

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now