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Hailey

«Una festa di compleanno?»

Guardo perplessa Candice, ora seduta accanto a me sulle scale del nostro pianerottolo.

«La mia. Cioè non è proprio una festa, passiamo solo un pò di tempo insieme e beviamo qualcosa.»

«Uhm. Io, te e...?»

Lei alza gli occhi al cielo e sorride, «lo so che ti ho detto di non avere amiche. Ma in compenso ho degli amici maschi. Pochi, ma buoni.»

«Quand'è?»

«Giovedì sera. Al Vanilla.»

Storco il labbro.

«Le discoteche non sono proprio il genere di luoghi ai quali mi piace andare, in realtà.»

«Oh lo so benissimo. Anzi credo pure che non ce ne sia nemmeno uno, di posto dove ti piaccia andare, in generale», e la contraddico mentalmente. Lei si alza, «lo so che sei più una tipa da isolamento in bunker. Ma c'è un mondo là fuori, e migliaia di stalloni pronti a far breccia tra le tue gambe!»

«Se i tipi sono come il tuo, preferisco mille volte il bunker», mi alzo anch'io, «senza offesa.»

Candice sospira e si sposta qualche ciocca di capelli dal viso.

«Già, a proposito. L'ho mollato.»

Alzo teatralmente le sopracciglia, assumendo un'aria stupita.

«Quando?»

«Ieri sera, ma lui non ne voleva sapere e abbiamo finito per litigare. Quando poi mi stava riaccompagnando a casa, si è fermato e mi ha costretta a scendere dall'auto.»

La mia espressione diventa confusa.

«E voleva costringermi a baciarlo e a non lasciarlo... non lo so era ubriaco e drogato.»

«Non è una giustificazione.»

Scuote la testa abbassando il capo. Quel tipo è proprio un stronzo.

«Non mi ha fatto niente. Solo perché qualcuno lo ha allontanato da me, giusto in tempo.»

Respiro sollevata.

«Però non so, sento che tornerà, Hailey.»

E' spaventata. Ed io viaggio con la mente e tento di restare calma per frenare l'impulso di scender giù ora, e andare a cercarlo.

«Vuol dire che ti insegnerò alcune mosse per stenderlo qualche attimo o più, e correre via.»

Prendiamo l'ascensore per arrivare giù, e uscire dal palazzo. Il lavoro chiama entrambe, e se perdo un altro minuto in più, sarò in ritardo.

«Non mi chiedi chi era quel tipo che lo ha allontanato da me?»

«Dovrei?»

Alza le spalle e ride compiendo qualche passo poi fuori dall'ascensore e aprendo il portone.

«Lui dice di conoscerti. E penso anche che tu gli piaccia.»

Non riesco a ragionare lucidamente e cerco delle risposte rapide nelle sue parole. Quando ancora non parla, inclino il capo e la invito a farlo.

«Era Harry Styles.»

Istantaneamente e incontrollabilmente, il mio cuore non riesce a restare calmo e comincia una danza di capriole. Sapere che quel ragazzo ha fatto un gesto così gentile e premuroso verso qualcuno, mi fa quasi sorridere, ma nello stesso tempo, la mia testa comincia a navigare nei dubbi.

𝘿𝙚𝙫𝙞𝙡'𝙨 𝙂𝙡𝙤𝙬 || hsWhere stories live. Discover now