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"So I don't wanna say what's scripted."

- Zayn ; Scripted



Quella parola mi sembra l'ultimo respiro prima della morte.

Quella parola alla quale ti affidi ogni qual volta ti senti di crollare, quella parola che a prescindere da un rapporto che può essere o non essere costante o forte, sai l'importanza che ha, che ne deriva. Quella parola per la quale le tue labbra si baciano, si amano. Ora, è tanto lontana dal venire amata, ora appare come una parola da non ripetere, da non richiamare.

Perché adesso davvero il mio incubo è davanti a me, e io mi sento di morire.

Non sento più nemmeno il mio cuore mentre lui abbandona le scale e mi passa accanto senza guardarmi o senza guardarsi intorno. Stretto in uno smoking interamente bianco e costoso, i tatuaggi sulla mano in vista, un profumo simile a quello di Delgado; un misto tra ebbrezza marina e legno striato, i capelli lunghi che nascondono la parte del volto sfigurata. Si siede allo stesso tavolo, sulla sedia di fianco a Thomas.

L'attimo in cui mi getta gli occhi addosso, mi sembra di starmi pietrificando da sola. Un'immobilità che nasce dalla punta dei piedi, e mi avvelena fino all'ultimo mio capello lasciando libere solo le pupille di provare orrore. O quanto meno, ci avrei sperato. Ma in realtà, sento tutto. Ed è tremendamente mortale.

«Ora sì, che la famiglia è al completo. Toglierei il disturbo, se restare a guardare non fosse così appagante.» Esordisce adesso Thomas.

Io ho gli occhi solo in quelli di mio padre. Quest'ultimo fulmina con lo sguardo il suo compagno accanto e questo in tutta risposta pesca un sigaro dentro a una scatola, l'accende e glielo porge.

Io sono completamente imbalsamata. Non riesco neanche ad immaginare il viso attuale di Vincent dietro di me che assiste alla scena. Ma percepisco il suo dolore giungermi come una bolla che mi risucchia, che mi protegge, nonostante tutto.

E' Thomas a strisciare nella superficie di un vuoto stridulo di orrore.

«Alison Anita Mendez, è sempre stata il gioiellino della famiglia del grande John Mendez. Intelligente, perspicace, veloce, assurdamente piena di poco autocontrollo che la faceva scattare come una molla e rischiare la sua stessa vita, per chi amava. All'oscuro degli affari del padre, Alison, ha sempre creduto che il papà fosse quello buono, il migliore, il padre dolce, pieno d'amore per la famiglia, quello che tutti vorrebbero. E invece lui l'amore per la famiglia ce l'aveva, ma quando vivi due vite parallele, completamente opposte, alla fine si sa, che rimani risucchiato da una di queste. E se questa poi è la parte nera, cosa ve lo ripeto a fare signorina, Hailey.»

La seguirà ovunque. Aggiunge il mio povero cervello in fiamme.

«John Mendez è stato la mente pensante e creativa del Cuervo Valente. Un Clan basato sulla fratellanza, e quindi rispetto, e protezione reciproca. Ogni cosa stilata in contratti, in leggi, è stata partorita dalla sua brillante mente.»

Lo guarda con ammirazione.

«Tutti quegli addestramenti che ha visto nei video, servono a iniziare il percorso per entrare a far parte dei Nipoti. E lei l'aveva iniziato e piuttosto bene. Quando poi il grande John, si rifiutò di vedere i figli coinvolti in cose che lui stesso aveva creato e che avevano portato via la moglie-»

«Cosa?!»

Non riesco a respirare.

«Oh», si blocca lui fingendosi dispiaciuto, «non sapeva che sua madre fosse stata uccisa?»

𝘿𝙚𝙫𝙞𝙡'𝙨 𝙂𝙡𝙤𝙬 || hsWhere stories live. Discover now