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Harry

«Commovente» dico uscendo dall'ombra, quando lei si allontana con l'auto.

Paul sobbalza, ma riconosce immediatamente la mia voce e quando si volta a guardarmi so che ha già precedentemente alzato gli occhi al cielo.

«Sei diventato la sua ombra?»

«Il tuo incubo.»

Scuote la testa e ride andando verso la sua auto. «Potresti diventare il suo, lo sai.»

«Quanto sei noioso.»

«La verità ti fa tremare il culo, fratellino.»

Apro lo sportello e prendo posto nel lato passeggero.

«Dovresti bere un pò, Paul. Saresti più simpatico con dell'alcol in circolo.»

«Tu dovresti bere meno, invece. Come sta il tuo fegato, H?»

«Smettila, questa predica da fratello maggiore non ti s'addice.»

Ingrana la prima marcia dopo essersi allacciato la cintura, e lasciamo il parcheggio. Nel frattempo che vedo scorrere la strada buia e poco trafficata, oltre il finestrino al mio fianco, penso a lei.

«O potremmo diventarlo entrambi... nemmeno tu sei un santo», esordisco nel silenzio, dal nulla.

«Cosa?» ride, «di che parli? Io non faccio colazione a base di pancakes e amaro.»

«Non sto parlando di questo.»

«Di cosa, allora?»

«Del diventare il suo "incubo".»

Emette uno sbuffo e si passa una mano tra i capelli.

«Non ricorda, quindi va bene così.»

«Già», cerco di controllare il mio tono, «però io sì.»

«Non torneremo di nuovo su questo discorso, Harry.»

Mi volto a guardarlo mentre il suo sguardo è posato esclusivamente alla strada. E non perché ripone così tanta attenzione al tragitto che percorre per raggiungere casa mia, ma perché so che non riesce a guardarmi negli occhi quando si tratta di Alicante.


* * *


Flashback

Spagna, Alicante || 2 0 1 5

Entro al night club ed è come se già percepissi il profumo della sua pelle che mi guida come il canto di una sirena in mezzo all'oceano, nero pesto, pieno di punti sconosciuti.

E' così che mi sento nella folla di questa gente che è intenta a riconoscersi nei desideri più profondi e che qui dentro, fluttuano liberi nell'aria. Mentre io mi sistemo al solito tavolo ed impaziente, aspetto che lei spunti sul palco, la musica cambia. Ne parte una che come al solito, passa in secondo piano quando la vedo ballare.

Stasera è diversa, è sempre più bella, ma sempre meno lei.

Penso sia a causa di quelle dannate pasticche che prende ormai prima e dopo ogni spettacolo. Ho provato più volte a dirle di smettere, ma sorride e abbatte ogni mio tentativo di predicarle ciò che è giusto e ciò che invece è sbagliato.

Indossa un reggiseno bianco pieno di brillanti che mi piacerebbe spaccare tra i denti, e una gonna poco coprente. Passo i miei occhi su tutto il suo corpo mentre mi da le spalle. Noto come i suoi movimenti siano più lenti del solito e penso quasi di alzarmi, prenderla per mano e portarla via da qui con la forza per sapere e per liberarla da ciò che sembra la stia cambiando... o forse consumando.

𝘿𝙚𝙫𝙞𝙡'𝙨 𝙂𝙡𝙤𝙬 || hsNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ