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La notte e il giorno successivo, decisamente, non passano molto in fretta poiché penso e ripenso solo al racconto di Candice.

Sin dal primo giorno che ho incontrato Delgado e i due nipoti, ho sempre avuto delle sensazioni che mi confondevano e mi allarmavano. Tuttavia, gli agganci mafiosi di Delgado non sono per niente un punto a favore per me, e mi ripeto sempre che dovrei davvero andar via da questo posto.

Ma io devo scoprire di più.

Inoltre, Harry Styles si è preso la libertà di imprigionarsi da solo nella mia testa e non riesce ad andar via; e con lui, nemmeno la sensazione di conoscerlo già.

Non so ancora se potermi fidare di Candice o meno, ma comunque – al momento – il nostro rapporto, mi va bene così.

«Buon compleanno, Candice.»

«Wow, i-io ehm, non me l'aspettavo. Grazie, Hailey.»

Candice è seduta al mio fianco sul taxi che ci porterà fino alla discoteca. Le ho comprato un piccolo regalo in onore del suo compleanno e ovviamente ne è rimasta sorpresa... quanto me.

«Spero ti piaccia.»

Sta guardando ancora estasiata la collana d'argento che le scivola tra le dita elegante, mentre il ciondolo a forma di quadrifoglio fine e perfetto, per la sua bianca carnagione, luccica insieme alle luci riflesse della città; che si accomodano attraverso il finestrino, e riempiono il buio dell'abitacolo.

Sorride prima di conservare il pacchetto dentro la sua pochette, e in un gesto veloce, indossa la collana.

«Mi sono sempre piaciuti i quadrifogli. Mi danno speranza.»

Scendo dal taxi sistemando il vestito nero, lungo fino a metà coscia, che mi fascia il corpo e lascia le mie braccia scoperte. Lo scollo sul seno è incrociato e mette in risalto le mie forme.

Attraversiamo la strada e il rumore dei nostri tacchi, che battono sull'asfalto ad ogni passo, si mischia con la musica alta proveniente dal locale. Lasciamo le giacche, una volta dentro, e camminiamo fino al banco bar.

Candice ordina immediatamente qualche cocktail per lei.

«Tu che prendi?»

«Martini, con quattro olive per favore.» Osservo il divertimento sul viso di Candice e scrollo le spalle.

«Ve li faccio portare al tavolo?»

Il barman sorride ad entrambe e quando la bionda annuisce, veniamo accompagnate da un cameriere.

Ci fa strada tra la folla di gente che balla e infine arriviamo al tavolo di quello che sembra un piccolo privé. Le luci a intermittenza e la musica alta, non sono esattamente nella lista di cose che mi vanno a genio, ma per una sera, potrò anche sopportarli.

«Per essere un giovedì sera, è affollato questo posto.» Mi guardo intorno, sistemandomi sul divanetto in pelle nera.

«Siamo a New York, Hailey,» ride Candice, «mica in campagna.»

Sorrido scuotendo il capo e prendo un sorso di Martini.

«Dove sono i tuoi amici?»

Quando le pongo quella domanda, afferra il bicchiere e manda giù tutto d'un sorso ciò che ne rimane del suo cocktail. Poi alza la mano per richiamare l'attenzione di una cameriera e ordina un altro giro per entrambe.

«Candice...»

«Okay», si arrende esasperata, battendo le mani sulle sue gambe scoperte dal vestito blu notte.

𝘿𝙚𝙫𝙞𝙡'𝙨 𝙂𝙡𝙤𝙬 || hsحيث تعيش القصص. اكتشف الآن