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Si ferma davanti un suv nero, e prima di aprire lo sportello, si accorge immediatamente del mio puntare i piedi sull'asfalto. Sono ancora spaventata, e se c'è una cosa che ho capito dal breve imprevisto, è che ho sottovalutato questa specie di combriccola che tutti chiamano nipoti di Delgado.

«Dove stiamo andando?»

Fa il giro dell'auto, e mi raggiunge mentre resto ferma.

«Ti riaccompagno a casa. E' un modo gentile per darti più tempo di elaborare nella tua testa un valido motivo che mi faccia capire perché mi stavi seguendo.»

«Non c'è nessun motivo.»

La mia voce esce quasi esasperata. I suoi occhi vagano curiosi sul mio viso, come avevano già fatto in precedenza, poi mi da le spalle e si appresta ad entrare nel suv.

«Sali.»

Non gli do ascolto. Non mi fido di lui. Perché dovrei davvero credere che voglia solo darmi un passaggio? Penso furbamente di scappare. La mia mente si prepara a saltellare di gioia, a correre a perdi fiato.

Ma l'attimo dopo, capisco di star continuando a sottovalutare lui e tutto. Perchè nell'esatto istante in cui mi volto per iniziare a correre, Zayn riesce a raggiungermi e a bloccarmi, con una velocità decisamente superiore alla mia.

Come prima, le mie braccia vengono bloccate dietro la mia schiena. Fa aderire il mio corpo contro la carrozzeria della sua auto e sento il suo petto sfiorarmi le spalle ed il suo respiro direttamente nel mio orecchio.

«Smettila, Hailey. Non voglio farti del male, cazzo e voglio credere che davvero mi stessi seguendo per pura curiosità. Ma tu non me lo stai rendendo facile!»

Mi lascia ponendo fine al mio dolore e mi volto con espressione ancora dolorante. Trovo il suo viso vicino al mio e parla ancora tenendo la mascella serrata.

«Se anche solo ti torcessi un capello, non me lo perdonerei mai. Quindi sali sull'auto e lascia che ti riaccompagni a casa.»

Cerco di non pensare al dolore, di regolarizzare i nervi. Lo spingo dal petto e apro lo sportello, fiondami dentro l'abitacolo. Vaffanculo!

Accende l'aria calda immettendosi in strada ed io vorrei solo tornare indietro e non seguirlo. Ero stata così stupida da non prendere in considerazione il fatto che se Delgado aveva delle protezioni, questi a loro volta, potevano averne altre. E quelle altre, probabilmente altre ancora.

«Quindi?»

«Cosa?»

«Perché mi stavi seguendo?»

«Te l'ho già detto, Zayn. Non c'è un motivo.»

«Facciamo così. Se fossi stato io a seguirti... cosa avresti fatto?»

Davvero crede che gli risponderò?

«Te lo dico io. Mi avresti aggredito con il coltello da taschino; quello che tieni nel giubbotto.»

«Vedo che le notizie volano», dico riferendomi al breve incontro con Styles quando un barbone aveva tentato di derubarmi o chissà cosa, «dovrò cambiargli posto.»

Ferma l'auto sotto il mio palazzo ed io non mi ero nemmeno accorta che fossimo già arrivati.

Spegne le luci e il quadro e si libera della cintura. Io cerco di aprire la portiera, per sparire dalla sua vista, ma lo scatto gira a vuoto.

«Fammi uscire subito.»

«Voglio solo che tu mi dica perché mi stavi seguendo.»

Sospiro socchiudendo gli occhi e sento ancora dolore ovunque.

𝘿𝙚𝙫𝙞𝙡'𝙨 𝙂𝙡𝙤𝙬 || hsWhere stories live. Discover now