Chapter 8

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"Allora..." Sean salì in auto "dove andiamo?" mi sorrise.

"Dove vuoi" ricambiai il sorriso tamburellando le mani sulle mie cosce.

"E va bene...dove voglio..." sorrise maliziosamente e mise in moto l'auto.

Uscì dal parcheggio della scuola e si diresse verso i monti, fuori da Dayton.

Josh mi starà aspettando a casa.

Decisi di chiamare mio fratello per avvisarlo che non sarei tornata.

Tirai fuori dallo zaino l'iPhone e composi il numero.

"Pronto?" La sua voce era annoiata.

"Josh, sono con Sean, non torno fino a stasera, salutami Ryan" dissi velocemente.

"Okay, a stasera" mi rispose secco.

Riattaccai il telefono e lo riposi nello zaino.

"Starai con me fino a stasera?" Sean mi lanciò uno sguardo tenero.

"Sì, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere" arrossii.

"Sei bellissima" mi lanciò un sorriso.

"Non dire così" mi rannicchiai nel sedile come una bambina.

"Perché? È la verità" mi mise una mano sulla coscia, ma la ritirò subito "scusami".

Fu dolce.

"Tranquillo" gli presi la mano e la rimisi sulla mia gamba "mi fido di te" gli strinsi la mano nella mia.

Fece un respiro profondo e sorrise.

Accesi lo stereo e ascoltammo un po' di musica finché non arrivammo a destinazione.

Sean prese una strada sterrata fuori dal confine di Dayton, sarebbe potuto essere un pazzo maniaco che voleva stuprarmi, ma mi fidavo sul serio di lui, volevo dargli un'altra possibilità, e stavolta volevo provare sul serio a conoscerlo.

Avevo bisogno di evadere dalla mia vita e magari lui era la soluzione, quindi colsi l'attimo.

"Portami via Sean" gli dissi tra un brano e l'altro.

Lui sorrise e continuò a guardare concentrato sulla strada.

Ricambiai anch'io il sorriso e gli accarezzai la mano con un pollice.

Cinque minuti più tardi accostammo sul ciglio della strada, eravamo in una vallata piena di campi di grano e qualche fattoria sperduta qua e là.

"Dove siamo?" Gli chiesi scendendo dall'auto.

"Mi hai chiesto di portarti via, no?" Mi raggiunse e iniziammo a camminare lungo la strada "qui sembra di stare fuori dal mondo, vero?" Mi afferrò un mano facendo dondolare le nostre braccia.

"Già..." sorrisi lasciando che il vento mi sfiorasse le guance e mi entrasse nelle vene.

"Siamo in periferia, a qualche miglio di distanza si trova la fattoria dei miei nonni" mi indicò con un dito la fine di un campo di grano.

"È bello qui" commentai.

"Già, vengo qui quando ho bisogno di fuggire" mentre camminava guardava in basso e colpiva qualche ciottolo sparso sul viale sterrato.

"Ah, quindi è questo il tuo posto speciale?" Mi staccai dalla sua mano e mi voltai per guardarlo negli occhi iniziando a camminare di spalle.

"Il mio cosa?" Sorrise incrociando il mio sguardo.

"Sì, il tuo posto speciale, tutti hanno un posto speciale, un posto dove poter evadere!" Enfatizzai l'ultima parola.

Rise.

Lilyحيث تعيش القصص. اكتشف الآن