Chapter 39

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Arrivammo in chiesa. Seguii Josh e mia madre nel piccolo edificio.

Aspettavamo la gente all'entrata che veniva per darci le condoglianze.

Mia mamma non aveva voluto fare la veglia in casa perché non voleva avere troppa gente intorno. La capivo... anch'io non volevo vedere nessuno.

Erano venuti anche alcuni parenti da Nashville e il nonno e la nonna da New Orleans.

"Lily, tesoro, sei cresciuta così tanto" mi nonna mi abbracciò; aveva gli occhi lucidi.

Non la vedevo da moltissimi anni. Non era in ottimi rapporti con la mamma.

"Ciao nonna" la abbracciò Josh.

"Ciao tesoro" mia nonna abbracciò anche mio fratello.

"Theresa, condoglianze" mio nonno strinse la mano a mia mamma e le diede due baci sulle guance.

Dopo poco arrivarono anche i miei compagni di scuola, accompagnati dai genitori.

"Lily, mi dispiace moltissimo per la tua perdita" mi abbracciò Emily e fece le condoglianze a mia madre e mio fratello.

Arrivarono anche Sarah, Billy ed Andrew e ci fecero le condoglianze insieme.

Billy mi strinse a se in un abbraccio che mi riscaldò il cuore... Ne avevo bisogno...

"Ti voglio bene Lily, sei forte" mi disse Sarah stringendomi a lei.

"Passerai anche questa, vedrai, noi ci siamo" disse Andrew.

Non ebbi il coraggio di parlare e compresero il mio disagio limitandosi a salutare anche mia madre e mio fratello.

Sean mi fece le condoglianze a testa bassa, sembrava realmente dispiaciuto per l'accaduto, lo stesso valette per Megan, Sam e Mike.

Jace arrivò per ultimo insieme ad Olga.

"Tesoro" Olga mi abbracciò stringendomi forte.

Jace strinse la mano a mia madre baciandola sulle guance, abbracciò Josh e per ultima strinse me in un abbraccio.

Il suo profumo, il suo corpo a contatto con il mio, mi fece realizzare dopo due lunghissimi giorni, che ero ancora viva.

Il suo fu l'unico abbraccio che ricambiai.

Sentii il cuore battermi nel petto e ricordai l'ultima notte che avevo visto Jace.

Fu anche l'ultima notte che vidi mio padre.

Ripercorsi con la mente ogni istante che avevo passato con Jace quella sera.

Ricordai i lunghi baci, le carezze, il piacere, il suo tocco leggero, le sue mani ruvide sul mio corpo, le mie mani trai suoi capelli, gli sguardi innamorati...

"Ti amo, qualsiasi cosa accada" mi sussurrò affinché nessun altro potesse sentirci.

Mi lasciò un bacio sulla guancia e si andò a sedere lanciandomi un ultimo sguardo.

Ci andammo a sedere anche noi prima che iniziasse la funzione.

La bara era ancora aperta, ma non lo volli vedere.

Mi era bastato vedere il suo corpo inerme sul lettino dell'ambulanza ed era stato anche troppo.

Mia mamma, quel giorno, dopo aver avvertito Josh, dovette andare in caserma a dichiarare il riconoscimento del corpo. Ha avuto molto coraggio.

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