Chapter 25

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Rilessi per l'ennesima volta il primo problema. Le parole che leggevo non avevano alcun significato, nessun collegamento logico tra di loro.

La mia testa era bloccata, come se il mio cervello fosse rimasto in stand by alla sera prima.

Le immagini si ripetevano davanti ai miei occhi e il dolore era ancora vivo sul mio corpo.

Mancavano ancora venticinque minuti alla consegna, ma altri due seduta e sarei impazzita.

Ero costretta su quella sedia, dietro quel banco di scuola, da oltre mezz'ora e la cosa mi stava facendo diventare claustrofobica.

Stavo sudando e avevo un disperato bisogno di prendere una boccata d'aria.

Continuavo a fissare l'orologio a muro esasperata.

Ormai mi ero arresa all'idea di lasciare il compito di matematica in bianco.

Afferrai la mia borsa appoggiata sul pavimento affianco alla mia sedia, ci infilai dentro il libro, presi il compito e mi alzai.

Mi avvicinai alla cattedra e consegnai il compito alla professoressa.

"Signorina Stacey?" mi chiamò stupita "lascia il compito in bianco?" la professoressa Moore mi guardò come se fossi un'aliena.

"Sì" affermai secca non vedendo l'ora di uscire da quella dannata aula.

"E' il compito di metà semestre" mi disse scioccata: non era da tutti i giorni vedere Lily Stacey consegnare un compito in bianco.

Sapevo che era un compito importante, ma non avrei resistito a restare a spiegare il motivo della mia mancanza.

"Mi scusi" dissi congedandomi e uscendo dall'aula.

Fortunatamente era l'ultima ora di lezione, volevo andarmene via da quel posto il prima possibile.

Decisi di andare al lago, ma non riuscii neanche a dipingere, non avevo la forza di fare nulla.

Presi le coperte pesanti che avevo messo da parte in un baule e mi misi a dormire sul pavimento di legno in quello che un tempo era stato il salotto.

***

Passò circa una settimana. Una settimana in cui non uscii di casa, se non per andare a scuola, seguire le lezioni e tornare a casa senza neanche pranzare.

Restavo rinchiusa tutto il giorno nella mia stanza, la maggior parte del tempo dormivo, oppure provavo a studiare quel poco che riuscivo a fare senza perdere la concentrazione e tornare a pensare a quella notte.

Josh mi disse che Billy era venuto a trovarmi insieme ad Andrew, ma io stavo dormendo.

Comunque non avrei avuto molto da dirgli.

Sarah invece mi aveva chiamata un paio di volte per sapere come stavo e se era successo qualcosa di grave. Le spiegai che era tutto a posto e che ero solo un po' giù di morale per le liti dei miei genitori e che non uscivo spesso perché avevo dello studio arretrato, il che era vero.

Si scusò anche per non essere stata presente fisicamente e essersi limitata a farmi un semplice telefonata perché anche lei aveva i suoi problemi a cui pensare. Per me fu solo fortuna perché odiavo ricevere visite in quelle condizioni.

Per quanto riguarda Jace invece, a lezione evitavo di sedermi accanto a lui e lo evitavo in generale il più possibile. Sapevo che se mi fossi fermata a parlare con lui mi avrebbe riempito di domande e io non volevo spiegargli nulla.

Lui, d'altro canto, non provava ne a contattarmi, ne mi cercava. Mi lasciava in pace e basta.

 Sapeva che volevo stare da sola, forse era l'unica persona che lo avesse realmente capito.

LilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora