Chapter 23

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Mi stesi un po' sul letto per riposarmi prima che arrivasse Sarah a prenderci per andare al concerto.

Ero davvero stanca.

Verso le sette e mezzo cominciai a prepararmi.

Misi un paio di jeans scuri abbinati ad una maglietta nera con le maniche a tre quarti e uno scollo drappeggiato.

Dopo essermi truccata e dopo avere sistemato la treccia, presi il mio cappotto nero, la borsa e uscii dalla mia camera richiudendo la porta.

Scesi le scale e raggiunsi la cucina per prendere da bere nel frattempo che aspettavo che Josh finisse di prepararsi e che arrivasse Sarah.

Era buffo quanto tempo mio fratello impiegasse nel prepararsi in confronto a me, nonostante lui fosse maschio.

Mio padre era tranquillamente seduto al tavolo della cucina mentre leggeva il quotidiano.

"Papà?" chiesi stupita vedendolo lì.

"Sì?" mi chiese mentre stava leggendo un'articolo.

Come se fosse normale vederlo mentre era tranquillamente seduto al tavolo della cucina mentre leggeva il quotidiano.

"Che ci fai qui?" chiesi avvicinandomi al frigorifero camminando cauta.

"Ci vivo Lily" rispose scocciato.

Roteai gli occhi sbuffando.

E' arrivato Mister Obvius!

"La mamma?" chiesi.

"E' nel suo studio, dove vai con la giacca?" mi chiese alzando gli occhi a guardarmi mentre bevevo del latte direttamente dal cartone.

"Esco. Non si nota?" chiesi acida abbassando lo sguardo sui miei vestiti.

"Di domenica sera? Domani hai scuola signorina" cercò di usare un tono severo, come se a lui potesse importare il mio orario scolastico.

"Da quando ti interessa se mi sveglierò in tempo per andare a scuola?" chiesi riponendo il cartone del latte nel frigorifero.

"Sei mia figlia e devi capire che in questa casa ci sono delle regole che tu devi..." iniziò a parlare con tono autoritario chiudendo il giornale.

Sta facendo progressi, chiudendo il giornale sembrava realmente che a lui importasse qualcosa di quello che facevo.

Ne rimasi ironicamente affascinata.

"Ho diciotto anni e faccio quello che voglio" risposi scocciata, mi rimisi la borsa in spalla e mi avvicinai alla porta per uscire e lasciare solo con i suoi discorsi da finto padre autoritario e i suoi stupidi articoli di quotidiano.

"Oh" mi voltai di nuovo "Josh viene con me" dissi infine.

Per un attimo rimase in silenzio, senza dire nulla, da solo a fissare il vuoto lasciato dai miei passi.

"Salvalo" mi disse voltandosi a guardarmi.

Sembrava disperato.

Si alzò in piedi e si avvicinò a me.

"Cosa?" avevo perso il filo del discorso e mi sentii a disagio nell'avvertire la sua presenza imponente su di me.

"Salvalo, Lily. Salva Josh. Qualsiasi cosa accada, tu sei mia figlia, okay? Salvalo" guardai mio padre stranita.

Ma che diamine?

Mi guardava pregandomi con lo sguardo, mi faceva quasi paura quella sua disperata richiesta.

Sentii il suono del clacson nel parcheggio.

"Lily! Andiamo?" mio fratello mi chiamò dall'ingresso mentre scendeva le scale.

LilyWhere stories live. Discover now