Chapter 16

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Ero alla lezione di chimica e Jace continuava a farmi il solletico e punzecchiarmi con la sua matita.

"Dai, finiscila!" lo rimproverai trattenendo le risate sottovoce.

"Che paura..." sghignazzò lui continuando a darmi fastidio.

"Signor Montgomery? Signorina Stacey? Scusatemi..." il professor Lee ci riprese davanti a tutta la classe.

"Oh, non si preoccupi professor Lee, la scusiamo" rispose Jace sporgendosi con la sedia.

"Come mai fa così lo spiritoso, signor Montgomery?" gli chiese il professore offeso dalla risposta di Jace.

"Come mai lei fa così lo spiritoso, professor Lee?" Jace si divertiva spesso a provocare con le sue battutine i professori, i quali non gli negavano le note comportamentali.

Sorrisi insieme al resto della classe.

"Farò finta di non aver sentito" disse il prof quando suonò la campana dell'ultima ora.

Raccolsi le mie cose e uscii dall'aula con Jace.

"Ti va se usciamo per pranzo?" mi chiese uscendo dall'aula.

"D'accordo, ma dovrei recuperare mio fratello, il suo amico Ryan è fuori città con i suoi, quindi oggi non lo può accompagnare agli allenamenti e perciò lo faccio io..." dissi tirando fuori dal mio zaino il cellulare.

"Allenamenti?" chiese Jace dubbioso.

"Sì, Josh gioca a basket con Ryan e di solito passa a prenderlo a casa e vanno agli allenamenti insieme" spiegai stringendomi i libri pesanti al petto.

"Beh... digli di venire con noi" propose.

"Se per te va bene..." tentennai.

"Sì, certo" confermò lui senza esitare.

"Okay, adesso lo chiamo" dissi.

Tirai fuori il cellulare e digitai il numero aspettando che mio fratello rispondesse.

"Ehi Josh" lo salutai quando rispose.

"Lily..." disse lui.

"Passo a prenderti a scuola, andiamo a pranzo con Jace, ti va bene?" chiesi a mio fratello.

"Mi hanno cancellato l'ultima ora, sono già a casa, mangiamo qui?" propose.

"D'accordo, arriviamo" dissi e riattaccai il telefono.

"Allora?" mi chiese Jace mentre riprendemmo a camminare lungo il corridoio.

"E' già arrivato a casa, quindi... ti va di pranzare da me?" dissi rimettendo il cellulare nello zaino.

"Va bene" disse lui mettendomi un braccio attorno al collo.

Lungo il corridoio passammo davanti l'armadietto di Billy, che stava mettendo i libri a posto.

"Ehi Billy!" lo chiamai.

"Ciao Lily! Venite a pranzo?" ci chiese richiudendo l'anta dell'armadietto e sollevando la sua borsa a tracolla nera che gli dava un aria super intellettualone di Harvard assieme agli occhiali che usava solo durante le lezioni.

"No, usciamo prima, ma ci vediamo stasera a casa tua" dissi io riferendomi alla solita festa del venerdì sera.

"Niente festa, i miei sono a casa e viene a cena un cliente di mio padre, ma possiamo uscire lo stesso dopo la partita se vi va" propose.

"Ehi ragazzi!" arrivarono Sarah e Andrew.

"Non iscrivetevi al corso di storia della Tanner, quella donna è peggio di un sonnifero" disse Andrew.

LilyWhere stories live. Discover now