Chapter 13

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"Ahia! Scemo!" Mi staccai da lui ridendo "mi hai morso un labbro" risi.

Scoppiò a ridere anche lui.

Ero abbastanza scioccata dalla situazione, ma mi piaceva da morire la sensazione di spensieratezza provata in quel bacio.

"Cosa vuol dire il bacio?" Incrociai il suo sguardo.

Avevo ancora le braccia attorno al suo collo.

"Non lo so" fece spallucce lui.

Un po' ci rimasi male da quella risposta, ma in fondo lui amava Megan e magari per lui il bacio fu solo un errore.

"Giusto... Voglio tornare a casa" dissi staccandomi da lui e scendendo dagli spalti.

Rimisi i piedi per terra e smisi di ridere, evidentemente per lui, non è stato un baciò così spensierato.

"Lily, aspetta non è come credi!" Mi richiamò.

"Capisco perfettamente, è stato solo un errore" gli dissi senza voltarmi.

"No, non è così, era da tempo che volevo farlo" disse.

Mi voltai a guardarlo e mi raggiunse.

"Cosa?" Dissi stupita "tu stai con Megan!".

"Sì, ma non la amo..." Lo guardavo stranita.

"Okay e allora? qual è il punto? Solo perché ti ha tradito adesso vieni qui e mi baci?" Incrociai le braccia.

"Io non lo so, so solo che mi è piaciuto e ho voglia di rifarlo" fece un passo verso di me.

Mi sfiorò le braccia e mi sollevò il mento in modo da guardarlo dritto negli occhi.

Le sue pupille erano diventate di un verde intenso.

Il suo respiro mi pungeva la pelle di nuovo.

Mi scostò una ciocca di capelli.

"È dal ballo che tento di baciarti" mi disse con la sua solita voce profonda.

"Non iniziare ad avvicinarti come fai sempre e a torturarmi con la tua vocetta da figo" lo rimproverai seria e mi rispose scoppiando a ridere.

"La mia vocetta da figo?" Mi guardò ridendo.

"Sì" affermai seria.

"Okay, scusa, non lo faccio più" alzò le mani in sua difesa con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

Mi lasciai sfuggire una risata e mi colse di nuovo di sorpresa baciandomi.

"Se stai cercando di rimediare un invito a cena, sappi che non funziona" risi.

"E chi ha detto che voglio uscire con te?" Si staccò.

Lo spintonai giocosamente.

"Facciamo venerdì alle sette, da me?" Mi chiese serio.

"Jace!" Lo rimproverai.

"Cosa?" Alzò le braccia in sua difesa.

"Se non lo avessi notato ho appena rotto con il mio ragazzo" gli feci notare.

"Se non lo avessi notato hai rotto con il tuo ragazzo perché se la faceva con la mia ragazza" ribatté.

"Dettagli" feci spallucce.

Per un attimo di guardò attorno.

"Che situazione del cazzo" sospirò mettendosi una mano dietro la nuca e riprendendo a camminare verso il parcheggio.

"Vuoi un passaggio?" Mi chiese voltandosi a guardarmi.

"Sì, grazie" accettai e ci avviammo in silenzio verso il parcheggio.

LilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora