Chapter 37

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Fummo di ritorno a casa da New York.

Ero felice di tornare in Tennessee dove le temperature erano decisamente più calde.

Era domenica e stavamo tornando in macchina dalla chiesa.

"Mamma, Jace ha invitato me e Josh a pranzo" dissi.

"Lily..." Tentò di rispondere con un tono di disapprovazione nella voce.

"Mamma c'è anche Josh" ribattei prima di lei.

Mi guardò dallo specchietto retrovisore.

"Io non so più cosa dirti... Fai quello che ti pare" ribatté.

"Perché fai così?" Chiesi per la milionesima volta.

Mio padre rise sotto i baffi.

"Qual è il tuo problema?" Gli diedi contro e lui frenò con l'auto accostando sul marciapiede.

"Ascoltami bene ragazzina!" Sì voltò di scatto verso di me "tua madre può anche dirti che quello non é il ragazzo giusto per te, a me non frega un cazzo! Ma azzardati a farlo entrare di nuovo in casa mia e ne subirai le conseguenze!" Mi urlò contro e rimasi paralizzata sul sedile.

"Tu sei completamente fuori di testa!" Urlò Josh spaventato.

Mio padre si voltò a guardarlo alzando una mano per dargli una sberla.

"Richard!" Mia madre era in preda ad una crisi isterica e i suoi occhi erano già pieni di lacrime.

Lui la guardò e cercò di calmarsi e ricomposi sul sedile del guidatore.

"Al diavolo!" Mi slacciai la cintura e scesi dalla macchina.

"Lily!" Urlò mio padre.

"Fottiti!" Gli risposi richiudendo la portiera.

Vidi Josh scendere anche lui dall'auto e avvicinarsi a me per andare casa di Jace a piedi.

***

Avevo passato la maggior parte delle vacanze natalizie con Jace e gli altri e stasera saremmo tutti quanti andati a casa di Billy per festeggiare capodanno.

Trascorsi la mattina a studiare insieme a mio fratello sul tavolo della cucina e mangiammo un panino al volo.

"Come sei messa con le equazioni?" Mi chiese Josh.

"Da schifo, non me le ricordo più. Faccio pena in matematica, perché?" Chiesi ingoiando un pezzo di pane.

"Secondo te è corretta?" Mi porse il foglio togliendosi gli occhiali.

Lessi velocemente i calcoli.

"Non credo che quest..." Dissi trovando un piccolo errore di calcolo.

"Richard!" Sentimmo urlare in seguito ad un rumore di un qualcosa che si rompeva.

Io e mio fratello ci alzammo velocemente da tavola.

Corremmo velocemente in corridoio fino alla porta dello studio di mia madre.

La porta era socchiusa.

"Chiudi quella cazzo di porta Josh!" Mio padre puntò un dito contro mio fratello che stava per entrare.

Josh ignorò la sua richiesta entrando nello studio e lo seguii dentro.

"Lily, ragazzi... È tutto apposto" sorrise mia madre mentre piangeva venendo nella nostra direzione.

Era strano vedere mia madre piangere e sorridere allo stesso tempo, sembrava si fosse tolta un peso di dosso.

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