Chapter 51

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"Giorno..." dissi stropicciandomi gli occhi.

Jace stava felicemente sonnecchiando sul mio petto.

"Buongiorno amore" bofonchiò muovendosi e stringendomi contro di lui.

"Mamma! Mamma, ho fame!" Michael entrò in camera spalancando la bocca quando vide che Jace era tornato a casa.

"Papà!" Urlò lanciandosi sul letto.

"Mickey non urlare! Sono le sette di mattina!" Lo rimproverai coprendomi con le lenzuola.

"Ma c'è papà!" disse gattonando sul letto.

"Ciao piccolo uomo" lo attirò a sé scompigliandogli i capelli.

"Com'era Chicago? Lo sai che ieri a scuola ho disegnato un aeroplano!" disse rotolandosi nel letto fra di noi.

Iniziò a parlare a vanvera.

Era come una macchinetta, non la smetteva un attimo di blaterare.

Io e Jace ci lanciammo uno sguardo di intesa e ci venne da ridere.

"Ah sì?" Disse Jace guardandomi.

"Sì..." Annuì Michael rannicchiandosi tra le mie braccia.

"Mickey vai a guardare la televisione, io e la mamma arriviamo" disse Jace.

"Okay" rispose Michael facendo spallucce e uscendo dalla camera.

Jace si alzò dal letto andando verso la cassettiera per recuperare i boxer volati lì la sera prima.

Stava tranquillamente camminando nudo per la stanza.

"Sei sexy" dissi incrociando le braccia dietro alla testa.

Jace scoppiò a ridere tirandomi addosso anche la mia biancheria.

"Lo so" disse voltandosi e alzando un sopracciglio.

"Non vantarti troppo..." dissi.

"Non mi sto vantando" ribatté lui "è un dato di fatto" disse.

"Ma smettila" lo presi in giro.

"Non mi sembrava che ieri sera fossi così dispiaciuta..." disse lui.

"Ieri sera? Ma se abbiamo finito solo due ore fa" risposi.

"Se non ne hai ancora abbastanza possiamo continuare..." Venne verso il letto con i boxer in mano.

Non feci in tempo ad ammirare la sua figura che mi afferrò per le caviglie tirandomi sul bordo del letto.

"Jace!" Urlai.

"Shhh..." Disse inginocchiandosi.

"Dai!" bofonchiai afferrando le lenzuola.

Mi accarezzò le cosce baciandomi un fianco.

Risalì baciandomi lungo il corpo e sdraiandosi su di me.

"Dammi un bacio..." Mi disse.

"Tu lasciami andare" ribattei.

"Prima dammi un bacio" disse.

Mi liberai un braccio e mettendoglielo dietro al collo lo baciai.

Ci vollero trenta secondi e la situazione si ribaltò.

Io finii sopra di lui e lo bloccai sotto di me.

"Devo vestirmi" dissi.

"Va bene" rispose dandomi uno schiaffetto sulla coscia per farmi alzare.

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