Chapter 30

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Erano passate due settimane da quando Jace mi aveva raccontato di sua madre, due settimane in cui le cose tra noi due erano cambiate completamente.

Non stavamo insieme; lui sembrava aver accettato il fatto che mi servisse del tempo per riuscire ad innamorarmi di lui ed io ero felice di poter essere semplicemente una sua amica...

Dovevo fare un po' d'ordine nella mia vita prima di aver una relazione e anche Jace aveva troppi pensieri per la testa.

Avevamo passato due belle settimane: il giorno del Ringraziamento io e Josh avevamo cenato a casa Montgomery e Olga ci considerava parte della famiglia a tutti gli effetti ormai.

Mercoledì sera eravamo usciti tutti insieme: io, Sarah, Andrew, Billy e Jace... come ai vecchi tempi.

Jace mi stava riaccompagnando a casa con la sua auto.

"Ho quasi finito di riparare il pick-up" disse durante il tragitto "ieri sono arrivati i pezzi di ricambio" spiegò.

"Josh non vede l'ora di iniziare a guidare" dissi "gli piaci molto... Si fida di te" mi voltai a guardarlo mentre guidava.

Jace sorrise.

"Tua madre cos'ha detto quando sei venuta da me per il Ringraziamento?" mi chiese.

"Non lo sa. È andata con mio padre a cena dai Maseys e le ho detto che sarei andata con Josh da Sarah" spiegai.

"Ci ha creduto?" Mi lanciò uno sguardo sbalordito.

"Non esattamente, ma Sarah mi ha assecondata" feci spallucce.

Restammo per qualche istante in silenzio.

"Ti ha chiamato l'avvocato?" Chiesi un po' insicura, anche se avevo capito che a Jace faceva bene parlarne ogni tanto. Si sfogava.

"Sì, mi ha spiegato come funziona il processo e anche perché non può dirmi nulla delle prove" mi disse; sembrava tranquillo mentre me ne parlava.

"Perché non può?" Chiesi.

"In pratica neanche lui ne sa molto, sono in mano del medico legale e finché le indagini non finiscono noi non possiamo venirne a conoscenza" mi spiegò.

"E quando si concluderanno le indagini?" Chiesi ancora.

"Quando inizierà il processo" disse.

"Stai scherzando? Quindi tu non saprai nulla fino al processo?" Ero sconvolta, Jace non poteva non sapere nulla. Un bastardo gli aveva ammazzato la madre e nessuno voleva dirgli il perché? È assurdo!

"Non è tutto..." disse.

"Cosa c'è di peggio?" Chiesi.

"L'Accusa, per mancanza di prove, potrebbe citarmi per entrambi gli omicidi" disse a denti stretti.

"Che cosa?" Sbottai "È assurdo!" Imprecai.

"Certo, vallo a dire al giudice" strinse con forza le mani attorno al volante, si stava agitando.

"Jace, mi dispiace" gli misi una mano sulla spalla e sotto il mio tocco sentii che i suoi muscoli tesi iniziarono a rilassarsi.

"Tranquilla, sto bene" disse.

"Non meriti tutto questo" dissi.

LilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora