ᵀᴴᴵᴿᵀᵞ ᴺᴵᴺᴱ ❙ ᴷᴱᴱᴾ ᴴᴱᴿ ˢᴬᶠᴱ †

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"Dedicato
a chi spera"

† † †

Non innamorarti:
L'amore è un gioco complicato.
I primi segnali sono i più pericolosi,
il turbamento,
l'ansia,
la nausea,
la fossa nello stomaco.

Non innamorarti:
Sei destinato a caderci dentro.

- ᕼ. S. x

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ꫝꪖꪹꪹꪗ'క ᩏꪮỉ᭢ᡶ ꪮᠻ ꪜỉꫀ᭙

There's a place, where lovers go
to cry their troubles away...

Non avrebbe dovuto infondermi così tanta angoscia, ma cazzo ogni muscolo del mio corpo aveva le convulsioni.
Me lo meritavo, comunque, il dolore che era irradiato in ogni fibra del mio corpo a causa dello stress mi scorreva dentro come una cascata e lo lasciavo fluire e aggrapparsi alle pareti.

Socchiusi gli occhi cacciando fuori la nicotina, non sarebbe stata in grado di farmi passare lo stato di sballo in cui si trovava il mio cervello, ma certamente aiutava, visto che quelle cazzo di pillole e l'alcol non avevano fatto altro che intensificare la sua immagine.

Era tutto così semplice prima di lei, tutto abituale. Ero in controllo. Non ci capivo più un cazzo di niente. Era più semplice ricevere le mie pene, era più facile fumare una sigaretta, era più semplice digerire le parole che mi venivano dette, perché non c'era nulla da digerire, proprio perché nulla aveva un cazzo di valore per me.

Non ero mai voluto cambiare, non mi era mai importato e... nemmeno in quel momento lo volevo. Mi faceva girare i coglioni credere che la pesantezza che sentivo nello stomaco dipendesse da un corpo esterno e non dall'ansia di mandare a puttane una missione, o l'ansia di poter essere rinchiuso in quella stanza.

Era più difficile tornare alla realtà quando avevo preso una boccata d'aria in un sentiero diverso da quello che avevo percorso per 21 anni di vita.
Volevo che la mia vita fosse diversa? Cazzo, no.
Non mi era mai importato, ero cresciuto in quell'ambiente.

«Sei troppo vulnerabile, Harry. Sei una delusione» strinsi la mascella allargando gli occhi cominciando a vedere tutto bianco per un istante. Sentivo il suo sguardo addosso mentre gridavo rinchiuso tra quelle pareti, il verde delle sue iridi erano l'unica cosa che il mio cervello riusciva ad elaborare.

Non ero vulnerabile, ma le ripercussioni che aveva quell'ambiente stretto su di me facevano credere a mio padre che lo fossi. Doveva aiutarmi a guarirmi, a sistemare quella parte di me che aveva distrutto la nostra famiglia.

𝐃𝐀𝐑𝐊 𝐎𝐁𝐒𝐂𝐔𝐑𝐄 | [h.s]Where stories live. Discover now