𝐃𝐀𝐑𝐊 𝐎𝐁𝐒𝐂𝐔𝐑𝐄 | [h.s]

ᶠᴼᴿᵀᵞ ❙ ᴰᴼ ᴺᴼᵀ ᶠᴵˣ ᴴᴵᴹ †

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"Dedicato
a chi non sente
ed è sentito"

† † †

Vale davvero la pena
resistere per compensare
la mancanza che qualcuno
sente se dentro sei vuoto?

-𝒜. 𝑀.

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𝐴𝑙𝑎𝑠𝑘𝑎'𝑠 𝑝𝑜𝑖𝑛𝑡 𝑜𝑓 𝑣𝑖𝑒𝑤

Il secondo allenamento lo avevo fatto con Emily, non credevo che avrei dovuto affrontarla così presto, soprattutto perché l'ultima volta che l'avevo vista l'avevo schiaffeggiata dopo essere tornata con Harry.

Pensavo che lui mi avesse tradita, e forse sarebbe stato meglio. A tradirmi lo aveva fatto, ma in maniera molto più subdola. Aveva tradito ogni aspetto del nostro rapporto, tranne quello sessuale che ora come ora pareva il meno rilevante.

In ogni caso mi sarei aspettata che Emily cominciasse a fare battutine o a schernirmi, o cercare di farmi fallire. Mi aveva sorpresa il fatto che fosse rimasta seria durante tutto l'allenamento e che si fosse limitata ad insegnarmi a tirare i coltelli:
Mi aveva spiegato che ne esistevano di tre tipi, a lama pesante, a manico pesante e bilanciati.

Mi aveva fatto cominciare con quello a manico pesante perché per un principiante era più semplice imprimere la rotazione, e, cosa più sconvolgente, dopo un paio di prove, il mio cervello aveva subito imparato il meccanismo, a fornire la giusta forza nel momento del lancio, e da quel momento in poi avevo centrato tutti i bersagli.

Quasi non mi cadde la mascella a terra quando Emily si complimentò con me invogliandomi ad usare il terzo tipo di coltello, quello bilanciato, che sembrava più affilato e decisamente più leggero. Bisognava fare più attenzione alla pressione che si esercitava, ma nulla sulla quale non potessi lavorare, così almeno aveva detto Emily.

Non avevo avuto il coraggio di chiederle perché si stesse comportando in maniera tanto civile con me, né soprattutto perché si fosse comportata in maniera tanto orribile prima. Chissà se lei sapeva di Adam, se lui gliel'avesse detto. Ecco perché spesso li avevo trovati insieme, ecco perché quando ero tornata dal mare con Harry zuppa mi avevano aggredita entrambi... perché lavoravano insieme e faceva parte del loro piano di cui riuscivo a capirci ancora ben poco.

Non sarei mai riuscita a fidarmi di Emily, comunque. Poteva anche girare con un'aureola in testa e riempirmi di gelato al burro d'arachidi, non avrebbe fatto la differenza. Sarei riuscita a tollerarla per il semplice motivo che mi vedevo costretta a farlo, ma da lì a poterla considerare un'amica, no.
Questa volta giocava a mio favore il fatto che non dovessimo attaccarci troppo emotivamente a nessuno.