ᵀᴴᴵᴿᵀᵞ ᶠᴼᵁᴿ ❙ ᶜᴼᴸᴰ ᴴᴱᴬᴿᵀ †

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"Dedicato
alla delusione
generata
dal bene"

† † †


Il suo cuore
era scaldato
dalla realizzazione
che nessuno
avrebbe più nutrito
un amore
così profondo
per lui,
perché nessuno
aveva conosciuto
la sua essenza.
Nessuno tranne lei.

-𝒜. 𝑀.

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𝐴𝑙𝑎𝑠𝑘𝑎'𝑠 𝑝𝑜𝑖𝑛𝑡 𝑜𝑓 𝑣𝑖𝑒𝑤

«Ho bisogno di parlare con Harry» dissi fissando la parete di fronte a me. Erano passate due ore, ma non potevo più aspettare. Pressai leggermente i polpastrelli sui lividi del collo nella vana speranza che smettessero di farmi così male.

«Devi riposare» accorse Céline ma la fulminai con lo sguardo: «se credi davvero che riuscirò a riposare dopo quello che mi hai detto sei una povera illusa» scattai velenosa levandomi di dosso le coperte. Fissai l'ago nel braccio e trattenni il respiro prima di sfilarlo con una mossa veloce.

Continuavo ancora a pensare insistentemente che mi ero circondata di persone che svolgevano lavori illegali, e che soprattutto uccidevano le persone. Non m'importava se fossero brave o cattive, era inconcepibile.

L'aria fredda mi colpì in pieno le gambe, che erano state accolte dal tepore delle coperte per tutto quel tempo. «Céline, ma sei scema?» intervenne Noah uscendo dal bagno, ma alzai le sopracciglia facendogli segno di non avvicinarsi «devo parlare con Harry, e tu mi lascerai fare» puntualizzai aprendo la porta della camera d'Hotel.

Ero completamente terrorizzata, la mia testa era inondata da una miriade di preoccupazioni, mi sentivo delusa e ferita. Disgustata era un eufemismo, ma non potevo sperare di dimenticare tutto, perché mi ero cacciata io in questo casino, io avevo scelto di sapere. Era colpa loro, ovviamente, ma avevano cercato di non farmi sapere niente.

Alle mie spalle le due guardie di sicurezza tentarono di afferrarmi per l'interno del braccio, ma mi dimenai come un polpo intimandoli a lasciarmi andare: «mi fate male!» strillai e loro si piazzarono davanti a me impedendomi di passare «non si può infrangere l'ordine 5084» risposero all'unisono in maniera meccanica. Li guardai di traverso per capire se mi stessero prendendo in giro. Mi girava già la testa.

«Andate a fanculo voi e il vostro cazzo di protocollo» ringhiai tra i denti e mi feci di lato per passare nello spazio vuoto tra i loro corpi. Questa volta rimasero in silenzio e raggiunsi a grandi falcate, gambe corte permettendo, la camera 12, ben sapendo che fosse quella di Harry perché avevo origliato Céline e Noah prima.

𝐃𝐀𝐑𝐊 𝐎𝐁𝐒𝐂𝐔𝐑𝐄 | [h.s]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon