Capitolo 33 - Tu sei quella minaccia

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~ Lydia ~

"Perciò..."

Guardai il cielo ancora una volta poggiandomi con le mani al marmo del balcone. Era sera inoltrata e indossavo la camiciona da notte bianca. Mi andava larghissima, era leggera ma non sentivo freddo. Non sarei stata in grado di avvertire quella sensazione pur volendo, ero troppo impegnata a fissare la marea di stelle sopra la mia testa e a pensare a quello che Loki mi aveva raccontato.
Era strano guardare il cielo dopo aver scoperto tutte quelle cose ma avevo la sensazione di essere più vicina a casa di quanto fossi in realtà.

"...Ci sono questi Nove Regni a costituire l'Universo intero..."

E come se non bastasse avevo iniziato anche a parlare da sola. Come se dire a voce alta quelle cose mi avrebbe aiutata a capirle meglio. Smisi di guardare in alto e puntai lo sguardo su quello che Loki aveva chiamato Bifrost. Corrugai le sopracciglia e inclinai di lato la testa. Sembrava un piccione e la sua forma strana mi fece quasi sorridere. Era la prima volta che ci facevo caso e, con esso, notavo anche il Ponte dell'Arcobaleno. Sembrava fatto di vetro e mille colori venivano riflessi sulla sua superficie.

Asgard era bella, ma ero sicura che conservasse tanti, troppi letali segreti.

"Oh... sei sveglia."

Una voce femminile arrivò a colpirmi le orecchie facendomi quasi sussultare e, quando mi voltai, vidi Sif sull'uscio della porta. Non mi ero nemmeno accorta che l'avesse aperta, premetti le labbra e forzai un sorriso. Non l'avevo vista per parecchio tempo e, sebbene fosse una cosa poco carina da dire, non ne avevo sentito la mancanza. Il suo solito sguardo schietto mi squadrò dalla testa ai piedi e solo quando iniziai a fare la stessa cosa per non guardarla negli occhi, notai che in mano teneva degli abiti puliti.

"Sì..." risposi semplicemente. La coda di cavallo alta e l'ordine con cui indossava quegli abiti da guerriera che sembravano essere stati fatti apposta per lei, le facevano trasudare perfezione maniacale da tutti i pori e proprio questa perfezione mi permetteva di giustificare il suo volermi tenere costantemente al guinzaglio.

"La Regina Frigga mi ha chiesto di portarti questi abiti."

Disse poggiandoli sul materasso.

"Lei come sta?" Le domandai mentre i suoi occhi mi guardarono di scatto e si assottigliarono, probabilmente per farmi una perfetta scannerizzazione a raggi X.

"Non devi preoccuparti per lei. Come mai ancora in piedi?"

Sif mi rispose acidamente. Era chiaro che avesse cercato di nascondere il suo astio con un sorriso, ma non c'era riuscita affatto, mostrandomelo interamente ancora una volta.
Ma la rapidità con cui aveva cambiato discorso mi lasciò piuttosto interdetta.

"Oh...ecco, sto avendo difficoltà ad addormentarmi in questi giorni."

La guerriera incrociò le braccia al petto facendo rumore con l'armatura. Sembrò pensare a qualcosa per qualche secondo e, poco dopo, finalmente parlò.

"Non c'è niente di meglio di una passeggiata per sconfiggere l'insonnia. Vieni con me?"

Sapevo non fosse un reale invito di cortesia. Il fatto che mi stesse quasi "costringendo" ad andare con lei era chiaro . Ma, sebbene chiacchierare con Sif non mi entusiasmasse particolarmente, accettai per paura di trovarmi appesa al muro e per la speranza che così si sarebbe mostrata meno rigida nei miei confronti. Senza cambiarmi, indossai malamente i miei sandali e la raggiunsi. I lacci sistemati alla rinfusa mi frustavano le caviglie, facendomi sentire dei leggeri pizzichi e un lieve prurito.
Sif per i primi minuti rimase in silenzio, non appena ci avvicinammo all'ingresso del palazzo iniziò a parlarmi.

Beauty and the Beast || Loki Laufeyson Where stories live. Discover now