Capitolo 58 - Per sempre suo

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"Viviamo di spilli"
~ Eden Denoire

~ Lydia ~

Le nostre mani rimasero legate tutto il tempo come se fossero state unite da una corda invisibile.
Solo quando iniziammo a correre senza mai voltarci indietro si slegarono. Ma la mancanza che percepivo nella mia stretta era colmata dalla sua presenza.
Loki correva di fronte a me e io gli stavo attaccata cercando di non rimanere mai indietro, nonostante la debolezza mi si stesse attaccando alle spalle.

"Hai idea di dove tu stia andando?"

"Neanche minima."

Mi rispose schietto.

"Non possiamo vagare senza senso nella speranza di trovare un'uscita. Per quanto ne sappiamo potremmo anche essere in un labirinto."

"L'unica cosa che dobbiamo cercare di fare al momento è ascoltare i rumori."

Disse fermandosi di colpo. Andai a sbattere contro la sua schiena, presa alla sprovvista. Loki si girò mentre chiudevo una mano a coppa sul naso e mi guardò con una leggera punta di preoccupazione. Una fossetta gli spuntò sulla fronte.

"Tutto bene?"

Il cuore si scaldò nell'esatto momento in cui me lo chiese.
Annuii in risposta abbozzando un sorriso di riconoscimento.

"Spero non siano altri uomini di Walter."

Altri passi, altri rumori più forti e più intensi si udirono sopra le nostre teste e la sensazione di essere intrappolata qui dentro iniziò ad insinuarsi nella mia gola, soffocandomi.
Alzai lo sguardo al soffitto, come se potessi essere in grado di vederci attraverso per scoprire i volti di chi ci stava pedinando e subito dopo, Loki mi si fece più vicino e mi prese la mano.

"Prendi questo."

Vidi sul mio palmo un pugnale.

"Perché me ne stai dando uno, a cosa mi serve?"

"Per difenderti." Mi disse e chiuse le mie flebili dita attorno all'impugnatura di stoffa nera. "Nel caso in cui dovesse succedermi qualcosa."

Non lo lasciai neanche finire di parlare.
Inghiottii il magone alla bocca della gola e sentii gli occhi pizzicarmi, ma non avevo alcuna intenzione di piangere ancora.

"Cosa intendi... perché ti dovrebbe..."

Le mani grandi e calde di Loki mi presero le guance prima che potessi alzare di nuovo la voce.

"Non ho detto che ne sono certo ma potrebbe esserci la possibilità. Siamo nel mezzo di una battaglia, hai bisogno di qualcosa per proteggerti."

Lo guardai negli occhi inclinando la testa indietro per fissarlo meglio e annuii dopo una manciata di secondi come una bambina che accettava i rimproveri dei suoi genitori. Con le labbra strette e le guance gonfie. Il pugnale nella mia mano divenne improvvisamente pesante così come l'angoscia che mi montava in petto al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere. Di ciò che avrei potuto trovare all'esterno di questo posto.
Loki mi baciò rapidamente sulle labbra e senza dire altro riprese a camminare per trovare una via d'uscita.
L'arma che mi aveva dato era con la punta rivolta verso il basso, vicino alla mia coscia.
La paura e il desiderio di vedere a tutto questo solo come un lontano ricordo era ciò che ci spingeva a non arrenderci, la forza che si incanalava nelle nostre gambe e che pompava il sangue senza sosta nelle vene.
Di tanto in tanto la lama incontrava la mia pelle e mi faceva digrignare i denti dal freddo. Quel luogo era tutto freddo. L'umanità aveva smesso di abitarlo molto tempo a dietro.

Beauty and the Beast || Loki Laufeyson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora