Capitolo 56 - Era pronto a sacrificare il mondo

146 6 4
                                    

~ Zero ~

In un giorno indefinito della sua ormai lontana cattura, Loki iniziò ad avvertire la mancanza della libertà. Le braccia indolenzite, le palpebre sempre pesanti, il bruciore alla schiena dovuto alle innumerevoli ferite che campeggiavano sulla sua pelle... erano tutti segnali di una tortura che non volevano smettere di somministrargli, convinti che solo in questo modo la sua bocca si sarebbe addolcita e il suo cervello avrebbe iniziato a ragionare.
Era un tempo in cui Walter era riuscito ad esternare la sua pazienza e a far rimanere latente le sue reali intenzioni, in attesa che qualcosa di più grande si potesse finalmente compiere. Guardava il Dio, la figura di quell'essere ripiegata su se stessa per la sofferenza, lasciato solo a lottare per la sopravvivenza. Tutto ciò che era in grado di provare in quel momento fu un delizioso senso di superiorità dettato dalla consapevolezza di stringere nel pugno della propria mano le sorti di quell'uomo. E si sentì potente, ora che i ruoli sembravano essersi invertiti.
Lo fissava senza mai averne abbastanza, perché quel corpo mostrava con evidenza il potere che Walter aveva su di lui e questo lo compiaceva da morire.

"Non esiste nessuna realtà, nessun altro mondo... il Tesseract resta l'unico pezzo."

Ricordò a stento quelle parole. La mera menzogna pronunciata da Loki prima di poter raggiungere la verità che tanto stava aspettando.
Walter ricordava ogni cosa di quel giorno, in cui il suo piano iniziò ad assumere una svolta che non gli dispiaceva per nulla.

In quel momento si trovava davanti  a due anime spente, ognuna delle quali cercava una spiegazione, un motivo per cui stesse continuando a lottare così tanto.
E Walter decise finalmente di mettere in chiaro le cose, parlando senza fermarsi ogni volta che un ricordo riaffiorava alla parte conscia della sua mente.

Il più succulento era quello in cui erano finalmente riusciti ad arrivare ad un accordo.
Ricordava il volto spento del Dio, ricordava i suoi occhi che sembravano essere diventati grigi e ricordava le sue parole.

"Non ti lascerò fare nulla che non sia guidato dal mio buon senso."

Aveva cominciato. Lui lo ascoltava attentamente.

"Mi stai confermando l'esistenza di un potere superiore a quello di cui siamo a conoscenza?"

Fu la risposta di Walter alla quale Loki annuì.

"Dovrai sfruttare la Convergenza per raggiungere Asgard con i tuoi uomini. I tuoi scienziati potranno individuare i portali dimensionali ma c'è una buona probabilità che tu possa non finire dove desideri."

"Devo avere la certezza di finire nel tuo regno."

Aveva decretato senza quasi farlo finire di parlare.

"Il Bifrost. È l'unico modo."

Loki abbassò maggiormente il capo lasciando che uno dei suoi inganni venisse allo scoperto. Il giorno in cui Lydia era arrivata al Bifrost, il giorno con cui lui aveva assunto le sembianze di Heimdall e l'aveva ascoltata sfogarsi, era lo stesso in cui aveva permesso a Walter di arrivare ad Asgard.
Lottare contro il guardiano non era stato difficile, ma digerire la presenza di quella figura oscura in un luogo così luminoso lo fu.

"Temevo che il momento non sarebbe mai arrivato."

Commentò Walter.
Lydia si sentì stringere il petto e lo stomaco iniziò a farle male.

Beauty and the Beast || Loki Laufeyson Where stories live. Discover now