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"Han muoviti è il nostro turno" si guardò allo specchio assicurandosi che tutto era al suo posto e si voltò verso Changbin e Chan. Erano semplicemente favolosi. 

Mentre percorreva il solito corridoio per raggiungere il palco, Han sentiva sempre i brividi, quella scossa che passava su ogni parte del corpo e pompava più velocemente il sangue rilasciando endorfine. La sensazione migliore che era in grado di provare da quando aveva memoria. 

Loro erano il numero che molti aspettavano in quel locale disperso nelle vie più buie e desolate di Seul, nascosto da gli occhi indiscreti dei cittadini più comuni. 

C'era una netta differenza tra loro e gli altri ballerini, che in un posto del genere venivano definiti stripper, loro non si spogliavano ne ballavano su quei pali che Han trovava particolarmente difficili da utilizzare. Non erano completamente coperti, perché il vedo non vedo dei loro costumi conferiva agli spettatori la curiosità di cui avevano bisogno, ed era il motivo per cui spesso lì preferivano.

Tra i tre era comunque sempre Chan a indossare meno stoffa e senza negarlo quello con il corpo più definito e scolpito, anche se Bin ultimamente lo stava eguagliando. 

Di punto in bianco Bin si voltò verso Han, troppo silenzioso rispetto al solito e gli sorrise posando una mano sulla sua spalla mente l'altra si posò sulla nuca. Poso la fronte sulla sua "Sta sera hai la parte da solita, è importante che resti calmo" Han guardava gli occhi scuri di Bin che mostrava molta più agitazione e quelle parole che aveva rivolto ad Han sembravano invece indirizzate a se stesso. "Devi essere sensuale e provocatorio, ma quando balli ti viene automatico quindi non devi preoccuparti" gli fece l'occhiolino Chan da dietro le spalle marcate di Bin. 

Come al solito Chan era tranquillo e se la rideva sotto i baffi per il comportamento di Changbin. "Diamo il massimo" sussurrò sorridendo hai due amici e il fascio di nervi tesi che era diventato tutt'uno a quello di Bin, si sciolse. 

La gente come sempre lì guardava e lì ascoltava ammaliati, erano ritenuti come delle vere e proprie star quando si esibivano in quel piccolo strip.
Han guardava la gente e tutti gli sguardi che si posarono su di lui furono trasformati in energia, fino al momento in cui le luci scesero oscurando il palco per lasciare hai tre, soddisfatti e compiaciuti, di riprendere fiato e energie.



Si svegliò di soprassalto, il suono della sveglia era fastidioso come ogni mattina, martellante e insistente. Posò i piedi fuori dal letto sul pavimento freddo, alzandoli velocemente, non beccava mai le pantofole al primo colpo. Si diresse al frigo sbadigliando mentre con una mano grattava svogliatamente la nuca, scompigliando i capelli più di quanto già non fossero. Si riempì un bicchiere di succo per poi sgranocchiare uno degli ultimi biscotti, contenuti su un piccolo vaso di vetro trasparente,  l'orologio averti Han che in mezz'ora doveva essere fuori casa.

Velocemente si sciacquò il corpo e lavo i capelli pieni di gel dall'esibizione fatta la sera scorsa, sorrise pensandoci, erano stati proprio bravi ma infondo si allenavano per essere così perfetti.

Si diede una sistemata e infilò la divisa scolastica guardandosi con espressione apatica. Nessuno avrebbe mai immaginato che Han Jisung, il ragazzo invisibile della scuola, potesse avere una seconda vita nascosa in uno strip.

Uscì da casa e, a testa bassa, arrivò come al solito in classe prendendo posto su uno dei tanti banchi. Per lui nessuno aveva un nome in quella struttura, non parlava con nessuno e soprattutto non memorizzava i volti, non gli sarebbe servito a nulla. Han si limitava a seguire le lezioni e prendere voti decenti, per poi una volta finita scuola studiare musica alla stessa università di Chan. Bin stava facendo lo stesso, ma a differenza di Han, lui era pieno di amici con cui condividere gli appunti e altre cose. Alcune volte si domandava se stando nello stesso istituto di Changbin la sua vita potesse realmente essere diversa, forse con qualche amico in più.

DARK SIDE // MinsungМесто, где живут истории. Откройте их для себя