VII

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Quella mattina erano tutti a scuola e il giorno prima dopo che Min-ho l'aveva lasciato solo, aveva riletto un libro e fatto dei compiti al tablet comprato all'inizio del primo anno. Mentre faceva colazione con del tè Han sentì la noia salire, prese la sua medicina e si mosse per dirigersi al divano.

 Aveva dormito più del solito a causa della sveglia tolta e si sentiva così in forma da poter saltare per ore. Ma aveva promesso a troppe persone che sarebbe rimasto fermo, così pensò a come riempire la giornata. All'inizio l'idea era quella di portare avanti lo studio ma dopo attente riflessione e la poca voglia di fare, in fine tramite un sito pirata, Han iniziò un film.

Dopo aver scrollato nella barra dei film Han aveva scelto di guardare un film di Robert Pattinson, l'attore famigerato di Twilight, film visto troppe e troppe volte, il titolo era Remember Me non ancora doppiato in Coreano ma con i sottotitoli. Quando lesse la trama Han ne rimase incuriosito e diventando un tutt'uno con la coperta diede inizio al film.

Immaginate 1 ora e 53 minuti di dramma e romanticismo che ridussero Han in una fontana di lacrime nel finale, non riuscendo a leggere i titoli di coda. Come poteva una amore finire così e lasciare un vuoto tanto grande, come una persona poteva superare una mancanza che in qualche modo aveva reso la sua vita migliore. Han si crogiolava per i protagonisti senza riuscire a concepire alcune delle loro scelte estreme. 

Il campanello suonò, facendo alzare il voto bagnato verso la porta e singhiozzando scese dal divano con la coperta in spalla a fargli da mantello. Tirò su con il naso spalancandola e a gli occhi di chi aveva suonato apparve come un cucciolo smarrito, con il labbro increspato a tentare di trattenere delle lacrime incerte.

 "Min-Min-ho che ci fai qui?" Domandò guardando il volto preoccupato del moro, non portava la divisa e in una mano teneva un sacchetto mentre nell'altra alcuni fogli con un post-it sul quale c'era scritto Han Jisung. "Ho chiesto un permesso per venire a controllarti, perché stai piangendo? Ti senti male?" Min-ho fece un passo avanti facendolo indietreggiare, Han scosse la testa asciugando velocemente le lacrime per poi riportare il respiro regolare, anche se il suo cuore aveva preso a battere più velocemente a causa della figura che si era intrufolata in casa.

"Stavo guardando un film, sto bene tranquillo" disse guardando il pavimento in parquet "Sei carino quando piangi" sussurrò Min-ho per superarlo ed entrare nel appartamento quasi come fosse il suo, ma Han non ci fece caso e richiuse la porta per poi seguirlo nella cucina. "Ti ho preso dell'altro porridge visto che puoi mangiare solo quello per il momento" estrasse una ciotola uguale a quella del giorno prima e una più piccola, forse, anzi probabilmente per lui. Han sorrise con il volto leggermente arrossato per il commento di prima "Non dovevi disturbarti tanto" sussurrò Han guardandolo con la coda dell'occhio e Min alzò la testa guardando la finestrella sopra il lavandino in cucina.

 "Ho visto cosa contiene il tuo frigo, oltre a cose confezionate e poco salutari non hai altro, se non ti avessi preso questo probabilmente ora staresti di nuovo male" Han spalancò la bocca esterrefatto, mentre aveva fatto un pisolino Min-ho aveva ispezionato casa sua al 100% era davvero strano. "Non fare polemica ok, in più ti ho portato i compiti delle lezioni di oggi, un tuo compagno mi ha chiesto di portarteli." Lee Min-ho porse gli appunti fatti da una scrittura femminile che riconobbe come quella della sua compagna di banco con cui non parlava mai. "Grazie" sussurrò sfogliandoli, Min-ho nel frattempo lo aveva superato camminando verso il piccolo salottino. 

Han si voltò per guardare cosa stesse facendo, si congelò, era in ginocchio davanti all'altarino, si inchinò in segno di rispetto con un mazzolino di fiori tra le mani e successivamente estrasse quelli secchi, che Han ancora doveva cambiare, per mettere quelli nuovi.

Era irritato, perché doveva fare una cosa tanto significativa per lui, quello era un suo compito ma Min-ho lo aveva fatto con tanta naturalezza che sembrava maleducazione. Han spontaneamente rise mordendosi il labbro nervosamente "Non ti sembra di esagerare ora? Ti prendi cura di me, mi pulisci casa e compri pure dei fiori per i miei defunti genitori. È fastidioso, non ti conosco nemmeno e fai queste cose" Min-ho si grattò la nuca alzando lo sguardo verso quello furioso di Han, sistemò il maglioncino arricciato e si avvicinò.

DARK SIDE // MinsungWo Geschichten leben. Entdecke jetzt