DARK SIDE // Minsung

XXXIII

Chan era rimasto fuori dallo strip per aspettare Jisung assieme a Changbin. Dopo tre giorni di gita volevano accoglierlo di nuovo tra loro e tormentarlo, era sempre così quando non si vedevano per alcuni giorni.

Per Chan sia Changbin che Jisung erano come i suoi piccoli fratelli e il loro rapporto ne era la dimostrazione, con loro aveva compreso cosa volesse dire creare un rapporto duraturo e forte con un'altra persona. Aveva superato e aiutato a superare periodi difficili ad entrambi, come i potenti attacchi di panico che tormentavano Han da quando lo aveva conosciuto e il pessimo rapporto di Changbin con la sua famiglia. Un rapporto che ancora non era stabile e sicuro.

Tutto nella loro amicizia era strettamente collegato e entrambi sapevano che quella gita, soprattutto durante l'anniversario della morte dei suoi genitori, avrebbe segnato il piccolo Jisung.

"Secondo te per quale motivo Jis non si è presentato alle prove?... non è la prima volta che le salta e sappiamo entrambi che non lo farebbe mai" affermò Changbin chiudendo la zip della felpa appoggiato al muro accanto al maggiore, che fissava l'intonaco del palazzo davanti staccarsi leggermente dal muro. "Non ne ho veramente idea, forse si è trovato la ragazza?" entrambi si guardarono negli occhi all'affermazione di Chan per poi scoppiare a ridere.

Per quanto volessero bene a Jisung nessuno dei due se lo immaginava con una ragazza, forse perché alle feste che andavano cercava in tutti i modi di evitarle o si rifugiava da loro per non rifiutarle aggressivamente.

"Che pessimi amici che siamo, ridere di una cosa del genere povero Jis" commentò colpendo il maggiore sulla spalla asciugandosi teatralmente una finta lacrima, Chan con il sorriso scosse la testa. "Sono seriamente preoccupato però, ho paura che stia avendo problemi a scuola o con qualcuno e come al solito ommette tutto per non creare fastidio a noi" si fece serio il maggiore passandosi una mano tra i capelli e Changbin annuì "Sarebbe proprio da lui".

Nel frattempo mentre i due chiacchieravano la figura di Jisung apparse alla fine del vicolo. Avanzava con il cappuccio della felpa grigia tirato su per nascondersi il più possibile e si domandava ansioso perché i due fossero radunati lì fuori con quelle face serie mentre parlavano troppo piano per capirli da quella distanza.

Appena il più piccolo apparve nella loro visuale Changbin gli camminò incontro a braccia aperte "Ecco il nostro piccolo viaggiatore!" esclamò facendolo sorridere per poi attirarlo in uno dei suoi caldi abbracci mentre Chan sorrideva alla scena.

"Allora com'è andata alla gita?" domandò il maggiore con un dolce pat pat sulla testa. Han ricambiò il sorriso staccandosi dall'abbraccio felice di poter finalmente rivedere i suoi due migliori amici, i suoi posti sicuri dove alloggiare e dimenticare le brutte cose.

"La gita è andata molto bene, inaspettatamente ho fatto anche amicizia con alcuni ragazzi della classe... sto facendo progressi" ammise annuendo fiero di se stesso. Changbin sospirò sollevato allentando la tensione che lo assaliva da quando Jisung era partito, Chan invece lo fissava studiandolo visto che aveva notato qualcosa di strano.

"Chan ha dato un esame mentre eri via, non capisco come faccia ad essere sempre così tranquillo io probabilmente impaz..." Han non riuscì a sentire la fine della frase di Changbin perché Chan abbassò il cappuccio della felpa con volto freddo e distaccato.

Fissava il livido sul collo di Han che aveva cercato di coprire con del correttore e del fondotinta fallendo miseramente. Chan sentì i nervi irrigidirsi consapevole di come il più piccolo si era procurato il livido sul collo, uno strangolamento e dallo stato del rossore doveva essere fresco. Alzò lo sguardo verso Han, mentre accanto a lui Changbin era rimasto senza parole. Lesse negli occhi nocciola del più piccolo una nota di dispiacere e il sorriso sulle sue labbra si fece di circostanza, a cercare di rassicurare i due che in piedi lo fissavano preoccupati.