XIII

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Stropicciò gli occhi a causa della troppa luce mentre una nausea allucinate assieme ad un forte emicrania lo colpirono. Sentiva nel collo il respiro caldo di Bin che dormiva ancora profondamente posato nella sua metà di cuscino, era davvero incredibile come quel tipo riusciva sempre a prendersi tutto il posto. Guardò per qualche secondo il soffitto cercando di sbarazzarsi della nausea per poi guardare la picciola sveglia posata sui libri e sbuffò leggendo l'ora.
7 e 30. Si liberò con fatica dalla presa di Changbin per sgusciare fuori dal letto mentre il ragazzo muscoloso dormiva ancora come un ghiro.

Raggiunse la cucina e si verso un bicchiere d'acqua per bagnare la gola secca, con lo sguardo perlustrava il salotto alla ricerca della sua giacca per trovare il telefono.
Quando la notò nel divano sorrise e prima di raggiungerla prese un'aspirina per diminuire i sintomi da post sbornia. Rovistò nelle tasche della giacca e sospirò non appena estrasse il telefono, per fortuna che non l'aveva perso da ubriaco.
Controllo per precauzione se vi fossero dei messaggi ma si rassicurò non vedendone.

Si stiracchiò allungando i muscoli contratti del corpo pensando a cosa comprare per la colazione, come sempre il suo frigo era vuoto e non voleva lasciare Changbin a bocca asciutta. Scosse la testa indeciso e raccolse il giacchetto per uscire, una volta al negozio avrebbe deciso cosa prendere per entrambi.

Uscì di casa sistemando alla meno peggio i capelli per le scale e una volta fuori, anche dal cancelletto, notò una figura seduta sul marciapiede. Han agrottò le sopracciglia completamente confuso, era sicuro di non aver ricevuto messaggi e nemmeno chiamate, quindi si domandava per quale motivo Bang Chan era seduto lì senza dire nulla a nessuno mentre fissava l'asfalto con espressione assente.

Si avvicinò lentamente per evitare di spaventarlo e lo richiamo "Chan" da esso non ebbe alcuna reazione e tentò una seconda volta toccandolo.
Chan alzò lo sguardo, sembrava essere tornato nella terra e sorrise lievemente a Jisung .

"Stai bene?" Il moro annuì alzandosi dall'asfalto per poi pulirsi i pantaloni dai sassolini con le mani "Stavo aspettando che ti svegliassi" sentenziò il più grande e Han scosse la testa contrariato "Avresti dovuto scrivermi" si lamentò. Chan rise scusandosi e Han sospirò, a volte Chan faceva cose strane ma si stava abituando a questo tanto da non darci nemmeno peso.

"Dove stai andando?" il più grande si mosse seguendo Han "A prendere la nostra colazione, anche a te, conoscendoti non hai ancora mangiato nulla" rispose sorridendo e Chan lo affiancó nella camminata strofinando un po' imbarazzato i capelli della nuca.

Con le mani nelle tasche Chan seguiva in silenzio Jisung che per la prima volta non riusciva a conversare con il più grande, come se qualcosa tra di loro non venisse detto bloccando quella conversazione che solitamente risultava fluida e facile.
Le grandi mani di Chan gli pettinarono i capelli all'indietro e lo sguardo finì sulla via che percorrevano, Han nel frattempo guardava i suoi movimenti con la vista periferica senza farsi notare.

Non poteva mantenere ancora a lungo quel silenzio inattuale ma Chan fu più veloce "Jis, a volte mi sembra di sbagliare tutto" affermò mantenendo quel tono sottile e profondo "Cerco di fare il mio meglio e proteggervi ma in questo ultimo periodo ho dei dubbi" lo sentì sospirare pesantemente e questa volta Han si voltò a guardare la sua espressione.

Volto basso a fissare un punto nullo sull'asfalto, occhi stranamente vuoti e più scuri del solito. Vedere Bang Chan mortificato era davvero strano, come lo era vederlo arrabbiato perché quelle sfumature le nascondeva a chiunque.

"So che hai parlato con Felix" Han deglutì non capendo esattamente a che punto volesse arrivare il più grande "Mi dispiace aver omesso quel particolare di Felix, spero tu non ti senta a disagio" si voltò finalmente verso Jisung che mostrò un ampio e sincero sorriso "Perché dovrei sentirmi a disagio?" Domandò falsamente sconcertato, il maggiore si stava nuovamente preoccupato per tutti.
Chan sorrise rilassandosi "Comunque anche tu sei strano con lui, sicuro che non ti piaccia?" Domandò incuriosito, Chan non parlava mai di amore ma sapeva che lo sguardo riservato al biondo era completamente diverso da quello che faceva di solito.

DARK SIDE // Minsungजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें