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Felix era seduto nel suo letto, Hyunjin gli aveva consegnato quel libro dicendogli che nelle pagine avrebbe trovato tutte le risposte che cercava su di lui. I suoi occhi neri erano perennemente fissati nella mente di Felix che con il libro in mano stava leggendo quelle pagine.



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Luzbel nella terra diede sfogo a se stesso, non sparse sangue non era quello il suo intento, ci disse di mischiarci agli uomini e vivere con loro; promettendoci che un giorno avrebbe creato il nostro di paradiso.
Dio ci aveva dato delle semplici regole, come angeli non possiamo provare amore non è nella nostra natura di esseri, e come tali non dovevamo far altro che controllare l'umanità e il suo sviluppo senza intrometterci.
Ma stando con gli uomini qualcosa in noi e cambiato.

Azazel si era diletto ad insegnare all'uomo l'arte dello scambio sessuale, macchiandosi del peccato della lussuria.
Le donne avevano appreso da lui che utilizzando il loro corpo come moneta di scambio potevano ottenere ciò che volevano.
L'uomo invece ha imparato a stuprare diventando così peccatore e con lui gli angeli soddisfano le loro voglie carnali.

Con il passare del tempo e l'evoluzione si sviluppò anche l'arte della guerra e gli uomini insieme ad alcuni angeli progettarono armi e soprattutto motivi per combattere.
Per gli angeli quello che succedeva nella terra sembrava come un gioco, vedere le persone morire e le donne prostituirsi sembravano cose divertenti.
Anche Azazel si divertiva in questo modo, ma io rimanevo fermo a guardare o impegnavo il mio tempo nel studiare le stelle e l'essere umano.

Con il tempo insegnai all'uomo ad orientarsi con le stelle a curare le ferite con erbe e radici, a differenza degli altri angeli non mi sentivo tradito da Dio.
Sapevo che le loro azioni fossero spinte da un forte sentimento di rancore e ripicca, ma io non li provavo.
Anzi vedevo nella scomunica dal paradiso un'opportunità di imparare ed insegnare al nuovo creato.
Mi piacevano gli uomini e vederli ferirsi ed uccidersi tra loro mi sconfortava.
Così restavo con le generazioni più piccole sperando che insegnando loro ciò che negli anni apprendevo potesse ristabilire un equilibrio tra peccatori e giusti.

Nel frattempo Luzbel aveva mantenuto la promessa creando il suo piccolo mondo mentre le sue magnifiche ali si dipinsero di un nero pece.
Il peccato e il tradimento avevo cambiato gli angeli caduti e poco a poco che li radunava anche le ali degli altri mutarono.

Io che mi differenziavo ero rimasto puro, le mie piume rimasero bianche ma preferivo nascondere questo dettaglio all'occhio dell'uomo.

Rimasi per anni in un piccolo villaggio dove la pace regnava tranquilla. Ricordo ancora nitide le voci dei bambini ridere, le madri lavare i panni nel fiume e i padri costruire capanne e coltivare i campi.
Non me ne sarei mai andato se solo Luzbel e Azazel non mi avessero cercato.
Quel giorno il celo si dipinse di nuvole grigie mentre il nuovo dio camminava nella terra battuta dei sentirei tra le capanne.
Il vento soffiava forte facendo piangere i volti dei neonati e il terrore oscurava quelli degli adulti.

Era bastata la loro presenza per destabilizzare delle anime innocenti e pure. Mentre io aspettavo il giudizio di Luzbel hai piedi della montagna dove avevo costruito il mio rifugio.
Quel ghigno soddisfatto parlava da solo, mentre l'angelo nero dipinse i suoi occhi di un velo oscuro da cui si intravedevano le fiamme dell'inferno.
Cosa avesse fatto in quegli anni mi è ancora ignoto ma dentro di lui non restava altro che carbone e una fuliggine nera, che copriva la luce bianca data dal creatore.
Azazel teneva le ali spiegate mentre ad ogni passo la terra tremava e le catene appese alla vita colpendosi tra loro rilasciavano un suono tombale e assordante.
Le persone che conoscevo prima erano scomparse lasciando spazio a i nuovi mietitori della terra.

I nuovi demoni.

"Yekun ti sei nascosto tra le radici delle terra per non farti trovare?"
Quelle parole suonarono come un coltello affilato, pure la voce era mutata prendendo il sapore del veleno.
"Non mi nascondevo Luzbel" sorrisi era l'unica cosa che mi permetteva di mantenere il controllo.
"Sembra che tu abbia cresciuto questi umani con devozione in un posto tranquillo e in pace" lo sguardo di Azazel mi penetrava il corpo, stava giudicando il mio essere la mia purezza ormai in lui inesistenti.
Prese un forte respiro chiudendo gli occhi elevò la lancia che teneva a presso e con un movimento netto del braccio la scagliò contro il primo essere umano.
Conoscevo la sensazione delle morte ricordavo l'odore del sangue e nel villaggio ciò non poteva accadere. Con volto serio e tranquillità estrassi le mie ali scagliandomi in una frazione di secondo su quella lancia per fermarla continuando a fissare i due demoni.
"Non vi è permesso spargere sangue qui" sentenziai.
Sentii Luzbel ridere alle mie parole mentre restituivo la lancia di Azazel.
"Dio ti getta nella terra proibendoti l'entrata nel paradiso e tu resti comunque fedele, sei sempre stato sciocco Yekun" Luzbel fece qualche passo verso di me posandomi una sua mano sulla spalla "Dio non ti merita e quando ne sarai consapevole tornerò a prenderti perché nel mio mondo il posto per te ci sarà sempre".

Le sue parole mi perseguitarono per giorni, il loro cambiamento mi aveva turbato e a quel tempo sapevo che Luzbel restava un fedele amico.
La sua proposta era allettante questo non posso negarlo.
Ma i volti e le emozioni degli esseri umani mi dicevano di rimanere nella terra e così feci.

Il villaggio era stato contaminato dalla malvagità dopo la venuta dei demoni e io ne ero a conoscenza. Le domande che mi ponevano miravano a capire chi veramente ero e cosa ci facevo nella terra. Nacquero cospirazioni contro di me e l'odore della paura e del ripudio nei miei confronti si diffuse.
In soli 7 giorni lasciai il villaggio incamminandomi nella radura.
Rimasi solo con alberi e rocce riflettendo su ciò che avrei fatto successivamente.

Continuare a vagare o fermarmi dove c'era l'esigenza? Quando Luzbel si sarebbe fatto di nuovo vivo? Le mie ali cambieranno? Sono un angelo o un demone?

Dopo dieci giorni dove cercavo delle risposte continuando a camminare, notai tra le foglie della stoffa di colore bianco.
Mi avvicinavo con cautela, non volevo spaventare nessuno, tantomeno l'esserino che sdraiata sul terreno dormiva.
U

na bambina. Visetto tondo e profondamente addormentato, sembrava tranquilla immersa nel suo sogno, i capelli scompigliati con qualche foglia secca incastrata, la contornavano.
Era la prima volta che una creatura umana mi rendeva così calmo e tranquillo, sentivo l'esigenza di stringerla a me. Con cautela mi abbassai allungando una mano per accarezzarle le guance e una piccola smorfia gli dipinse il volto. Sfarfallò gli occhietti nocciola portandoli verso di me e sorrise ampiamente, sembrava splendere. Quella bambina brillava di luce propria, così brillante e calda che riuscì a trasmetterla mentre con una delle sue piccole manine afferrava la mia.
Rimasi a guardarla per interminabili secondi mentre si rialzava e sorridendogli sistemai le sue ciocche corvine arruffate. "Piccola sei qui tutta sola?" domandai guardandomi attorno cercando la sua figura materna o paterna ma il bosco che ci circondava era silenzioso e vuoto. La bambina rimase in silenzio fissandomi con gli occhioni spalancati, probabilmente nemmeno lei lo sapeva, così la raccolsi da terra sistemandola tra le mie braccia. Posò la sua testa nell'incavo del mio collo e il suo profumo di mandorle mi riempì le narici.
Con le manine giocava studiando un filo della tonaca che indossavo, non riuscii a trattenere un sorriso mentre camminavo per trovare un villaggio.


-appunti a penna sulle pagine-

ANGELI e DEMONI non provano emozioni di alcun tipo, non quelli primordiali. Dopo la caduta dei primi angeli i loro incesti con gli umani diedero vita hai demoni che ora navigano nell'inferno. Questi demoni che prima hanno vissuto nella terra come uomini sono in grado di provare emozioni simili a gli esseri umani, con dei stimoli come ricordi.

Le ALI NERE distinguono i demoni da gli angeli e chi entra all'inferno le possiede già, quelle di Lucifero o Luzbel sono le più maestose.

Le PUPILLE che si dilatano mostrano la reale forma e natura di un demone. Se non si riescono a controllare la parte demoniaca prende il sopravvento e in quel momento odori e sensazioni si amplificano.






DARK SIDE // MinsungWhere stories live. Discover now