XXXVI

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Han non capiva come fosse accaduta una cosa del genere. Lui e Min-ho erano diatesi sul divano, il tablet posato sul tavolino riproduceva il castello errante di Howl.


Mentre mangiavano tra una chiacchera e l'atra Min-ho aveva detto di non aver mai visto il film, ovviamente Han sconcertato l'aveva obbligato a guardarlo. Così si erano trovati stesi sul divano a cucchiaio, Min-ho dietro di lui che lasciava in cerchi concentrici delle carezze con il polpastrello del pollice. Han sentiva i brividi da quando aveva iniziato. Sommando il leggero soffio caldo del suo respiro sulla nuca e l'alternarsi regolare del suo petto che aderiva alla schiena del più piccolo, ad ogni boccata, stava impazzendo.

Voltò leggermente il capo dando una sbirciata a quello del maggiore. Era concentrato sul film ormai giunto alla fine. Le labbra leggermente socchiuse di un colorito roseo, una mano a sostenere il capo mentre un ciuffo di capelli era posato sulle ciglia lunghe e folte.

Rimase dei secondi a godersi quella vista, non gli interessava se Min-ho l'avrebbe notato. Amava ogni suo particolare, dalla forma del viso al colore castano scuro dei suoi capelli. Se non provasse del timore, in quel preciso istante si sarebbe fiondato su di lui per riempirlo di baci. Avrebbe azzerato la distanza per sentirlo più vicino di quanto già non fosse, manette il suo cuore accelerava come a tentare una fuga dal petto.

Voleva spogliarlo di tutti quei tessuti che coprivano le forme del corpo che non aveva mai osservato abbastanza da imprimerle nella mente. Voleva che Min-ho fosse suo in tutto e per tutto, ma come si può possedere un demone?

"Sei consapevole che il film non è da questa parte?" Domandò scherzosamente osservandolo. Han divampò ma senza distogliere lo sguardo "Lo conosco a memoria e tu mi piaci di più" azzardò con coraggio sorridendo.

Min-ho smise di accarezzare il suo braccio, tracciando con il polpastrello una sottile linea fino al suo collo. Si morse il labbro.

Voleva di più di un semplice tocco.

Ricordava bene le sensazioni provate in tenda e su di esse aveva costruito castelli mentali enormi, senza che però il maggiore lo scoprisse. I suoi pensieri impuri non lo lasciavano mai tranquillo e tutte le sue fantasie chiedevano di diventare realtà.

Si voltò con il corpo avvicinandosi di più a Min-ho. Posò la testa accanto al suo braccio venoso e con disinvoltura restò a fissare il maggiore, che intanto gli accarezzava la nuca riportando lo sguardo al film.

Han fece scorrere lo sguardo al collo del maggiore soffermandosi a studiare il pomo d'Adamo, avvertendo inspiegabilmente l'esigenza di morderlo, ma trattenne l'impulso. Abbassò ancora lo sguardo passando la clavicola esposta dalla maglia bianca a maniche lunghe, leggermente arrotolate a mostrare gli avambracci muscolosi e venosi.

Deglutì.

Percorse il torace, che non mostrava nulla a causa della maglia troppo larga, ma sapeva che sotto si celava un corpo tonico e scolpito.

Ne era invidioso. A differenza sua Han era molto più magro e la sua vita stretta lo faceva sentire più che femminile, per quel motivo indossava esclusivamente vestiti larghi per uscire. Non si lamentava della sua muscolatura da ballerino ma quella di Min-ho, beh, era mozzafiato. Per non parlare delle cosce, il doppio delle sue. Solo da quella prospettiva si notava la differenza.

Si morse il labbro inferiore tra i denti notando che sotto il suo pantalone della tuta qualcosa si stava svegliando. E dentro di sé si maledisse per aver fissato così a lungo il maggiore sapendo il tipo di effetto che gli provoca. Ritrasse leggermente le gambe tentando di nascondere l'erezione sperando che Min-ho avesse continuato a guardare il film.

Ma era ovvio che non fosse così.

Min-ho portò la sua mano sotto il mento in un gesto veloce, obbligando così un contatto visivo tra i due, e Han deglutì per la seconda volta incontrando i suoi occhi tenebra. La sua parte demoniaca si stava mostrando "Non nascondere ciò che ti procuri da solo" rise leggermente provocandogli un fremito di piacere "Non ho nemmeno dovuto provocarti" aggiunse con sfacciataggine.

DARK SIDE // MinsungWhere stories live. Discover now