DARK SIDE // Minsung

II

Felix aspettava Han davanti ai cancelli della scuola e quando lo vide il castano si meravigliò, era la prima volta che qualcuno faceva un gesto simile. Quando tra la folla lo identificò, sul suo volto si aprì un caldo e amorevole sorriso, si sentiva strano ma ad Han la giornata sembrò partire alla perfezione.

"Perché mi hai aspettato Lix?" Il biondo lo osservò per qualche secondo leggermente stupito "Non mi sarei mai aspettato un soprannome da te, almeno non così in fretta" affermò e Han non poté fare a meno di arrossire, non erano così amici da poter fare una cosa del genere come aveva potuto? "Scusa" sussurrò abbassando la testa "Oh non devi scusarti, anzi mi piace molto. Comunque ti aspettavo per sapere quando possiamo iniziare con le ripetizioni".

Ormai all'entrata dove i due si sarebbero divisi Han rifletté un attimo facendo una scaletta veloce di quello che doveva fare. "Se dici oggi, dopo pranzo?" Felix annuì subito senza nemmeno pensarci, come se ciò che realmente volesse fare era stare con lui "Quindi in biblioteca dopo l'orario della mensa?". Non andava bene la biblioteca, avrebbero fatto troppo casino e prima o poi li avrebbero buttati fuori "La biblioteca non va bene, dopo il campo da calcio c'è una piccola area giardino, lì è tranquillo e potremmo studiare senza disturbare nessuno" guardò Felix che sembrava ricrearsi il percorso mentalmente per non dimenticarlo, in fine annuì concordando per il posto "Allora ci vediamo lì Jis".

Felix salutò scuotendo la mano mentre si avviava nei corridoi, ma non si era reso conto di aver congedato Jisung con quel soprannome, che nemmeno Chan e Bin si erano permessi di dargli.
Abbassò istintivamente lo sguardo sulla punta delle converse, era piacevole quella sensazione di avere qualcuno con cui parlare in un posto così pieno di persone senza volto. Felix era l'unico che in due giorni si era distinto, che aveva preso una posizione e aveva iniziato a farsi spazio nel suo cuore. Ma dopo tutto si sentiva ancora restio e un po' scombussolato dal biondino, il pensiero di essere tradito lo rendeva ancora troppo ansioso. Scosse la testa, aveva promesso a se stesso e per Chan che avrebbe fatto entrare Felix nel suo mondo. 

"Levati" una voce acida lo risvegliò dai suoi pensieri facendogli spalancare gli occhi "Blocchi l'entrata della mia classe moccioso" quella voce inconfondibile, l'aveva sentita offendere e minacciare molti ragazzi a scuola e sedurre tante ragazze. Han che frequentava i posti meno affollati si imbatteva spesso in lui, tra l'atro alcune cose non si potevano fare sotto a gli occhi dei professori. Alzò lo sguardo incontrando quello glaciale e spendo di Lee Min-ho, non ne sapeva il motivo ma il solo stargli vicino gli scatenava dei brividi, forse di paura o di disgusto. Abbassò subito lo sguardo e scusandosi sgattaiolò via, sentendo il suo sguardo puntato addosso fino a che non svoltò l'angolo nel corridoio dove c'era la classe.

La giornata passò velocemente e appena l'ultima campanella suonò Han raccolse la borsa con i libri che gli sarebbero serviti, uscì dalla classe per poi andare direttamente al posto indicato a Felix. Amava la scuola in quel momento della giornata, silenziosa come se nessuno fosse mai stato lì. Quando arrivò sotto la grande quercia prese posto sulla piccola zona Pic-nic, non sapeva esattamente perché fosse stato creato quello spazio. Han lo amava per un motivo, era verde e calmo, ma ciò che veramente lo meravigliava era come fosse in realtà curato. 

Sbadigliò, un po' assonnato e la pancia si lamentò talmente forte da sembrare una persona "Avanti non farmi questo" la rimproverò sbuffando. Aveva fame ma l'unica cosa che poteva mangiare era del pane morbido avanzato dal giorno prima, che schifo di vita stava facendo? Era la domanda che nell'ultimo periodo si ripeteva più spesso, non era riuscito a pagare tutti i buoni per la mensa, almeno non la percentuale che fuoriusciva dalla tassa scolastica. Passò una mano tra i capelli scompigliando la chioma, già indomabile, estrasse dalla borsa il libro di matematica e quel paninetto vuoto.