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Felix raggiunse il penultimo piano, alcuni rumori di passi e un denso odore di sigaretta. Prese un grande respiro cercando di calmare i nervi, ne aveva vissute tante in Australia era ridicolo aver paura in un momento del genere.

Camminò lungo il corridoio e sentì il rumore di un accendino azionarsi dall'ultima stanza. Si prese il suo tempo sperando che fosse Hyunjin ad aspettarlo li dentro, in preda ad una sua crisi nervosa perché solo in quel momento decideva di fumare.

Ma quella strana sensazione che lo perseguitava da tutto il giorno si era fatta più intensa e aggressiva da sentirla scavare dentro di se, non era una sensazione di preoccupazione ma era come un presentimento su Hyunjin.

Arrivò alla fine del corridoio e deglutendo entrò, una grande vetrata dove i raggi della luna filtrano illuminando la stanza buia riportano alla mente un ricordo. Le loro pelli sudate che si adattavano perfettamente, la foga e il bisogno passionale, i loro respiri affannati. Lo stesso profilo illuminato che lasciava fluire il fumo che aveva già fatto diventare neri i suoi polmoni. Hyunjin era lì la nuca appoggiata alla parete il fumo bianco che lo avvolgeva attorno al quale i raggi della luna danzavano. Il suo profilo morbido sembrava più spigoloso del solito, le sue labbra carnose socchiuse e i suoi occhi pece fissavano il soffitto stranamente spenti e vuoti.

"Bastava davvero chiamarti per farti correre qui" sorrise mostrando la dentatura bianca "Patetico" concluse portandosi la sigaretta tra le labbra. I suoi capelli biondi, che avevano fatto assieme come segno del loro legame, pronto per essere finalmente deciso dopo questa fatidica sera, era scomparso in cambio dei fili rossi accessi che lo avevano sostituiti un colore insolito.

Felix rimase fermo guardandolo "Hyunjin..." le parole si spensero quando lo sguardo spento del demone gli si posò addosso come un macigno. Era successo qualcosa, l'uomo che aveva curato nel suo bagno, l'uomo con cui aveva condiviso momenti intimi e piacevoli, l'uomo che odiava e allo stesso tempo amava era scomparso.

Abbassò lo sguardo "Chi sei?" chiese sperando dentro di se che quello fosse solo uno scherzo di pessimo gusto, insolito, ma perché no possibile. Una flebile risata fece da sottofondo mentre alcuni passi si avvicinavano a lui, decise di rimanere con lo sguardo basso per non cercare dentro il demone quello che non avrebbe più visto, almeno non ora.

"Ora capisco perché Hyunjin ha scelto te, caspita sei proprio intelligente" la giacca in pelle fece un leggero rumore mentre la sua mano si posò sotto il mento di Felix per costringerlo a guardare i suoi occhi. "Sei anche molto bello, mi chiedo come sia affondare nelle tue carni, non l'ho mai provato in prima persona" sussurrò a pochi centimetri mentre la sua mano accarezza il suo volto.

"Chi sei?" voleva una risposta e il sorriso che il demone gli mostrò preannunciava una risposta che gli provocò un brivido di terrore lungo la schiena. "Sono il demone" il tono freddo e duro, il luccichio dei suoi occhi e il lampo di aggressività lo accompagnarono mentre Felix sorrise.

Lo aveva capito, il dolore che Hyunjin provava i suoi ricordi che affioravano era tutto troppo umano, lui era sempre stato diverso da Min-ho meno demone e più umano, provava dolore quando non riusciva a comprendere e capire da dove arrivava quell'odio che sembrava costretto a provare. Quell'odio che metteva nei suoli dipinti così macabri e morti, che riversava nell'arte che faceva nelle ore tarde della notte o fissando Felix dormire tra le coperte per finta, mentre lo osservava muovere i pastelli nel foglio con quella rughetta tra le sopracciglia. Ed in fine sbuffava lanciando il foglio sulla scrivania insoddisfatto, quando quello che aveva appena fatto era un capolavoro.

Se Hyunjin stava opprimendo la persona che ora si trovava davanti probabilmente era stanco e sfinito mentre lottava per ricordare e perdonarsi, forse aveva o ha solo bisogno di riposare. "Meno male" sospira con un luccichio negli occhi mentre guarda il volto duro del demone che sogghigna.

DARK SIDE // MinsungWhere stories live. Discover now