XXXIX

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Lee Min-ho era lì in piedi appoggiato al muretto fuori scuola, una sigaretta tra le labbra che ad intervalli regolari allontanava per lasciar uscire la nuvoletta di fiato denso.
Parlava con un ragazzo che non aveva mai visto prima d'ora ma a fianco c'era Yeonjun, dovevano essere entrambi della scuola di Changbin vedendo le divise.

Jisung si avvicinò cautamente raccogliendo un profondo respiro ma quando fu abbastanza vicino per ascoltarli rimasero in silenzio e il moro lì congedò.

"Tutto bene?" domandò con una rughetta di confusione a segnare la fronte al maggiore che annuì. "Non preoccuparti, oggi l'unica cosa a cui devi pensare è stare con me" si avvicinò catturandolo e Han arrossì sorridendo.

"Quindi dove hai intenzione di portarmi?" chiese mordendo il labbro inferiore. Sentì le mani grandi e sicure di Min-ho accarezzargli la schiena mentre la pressione di un bacio sulla fronte gli sciolse i nervi tesi. "Qualche giorno fa ho sognato un posto" accennò sistemando una ciocca ribelle del castano "Per le persone come me i sogni sono ricordi che affiorano ed ho pensato di portarti lì" concluse mettendo una leggera distanza tra loro per iniziare a camminare.

Si sentì sollevato pensando che finalmente Min-ho aveva trovato qualcosa a cui aggrapparsi e pensare di scoprire qualcosa in più su di lui lo rendeva euforico.

Aveva la sensazione che prima di diventare un demone la persona di cui si era innamorato fosse gentile e premurosa, capace di proteggere chi gli stava attorno e poter confermare questa teoria gli fece scintillare gli occhi. Non poteva essere malvagio e cattivo anche se ora era un demone.

"Quindi ricordi qualcosa?" sentiva il cuore dentro la gabbia toracica aumentare di velocità, mentre il demone sorrideva divertito guardandolo. "Non ricordo nulla oltre che delle case in legno e alberi" disse con una vena di sarcasmo prima di continuare "Aggiungerei dall'aspetto vecchietto, questo significa che ho vissuto nella terra molto tempo fa ed implica che sono morto da moltissimi anni" rise passandosi una mano tra i capelli "Quindi sei innamorato di un vecchio, scoiattolino".

Jisung gli sganciò una gomitata su un fianco roteando gli occhi per poi voltarsi a guardarlo "Un vecchio che porta bene la sua età, per di più nemmeno umano" precisò facendo spallucce.

Finalmente riuscivano a parlare e stare assieme con normalità, anche se tra di loro era impossibile che tutto fosse normale, però nessun imbarazzo o parole dette con riguardo e paura potevano annullare la sensazione che Jisung sentiva crescere in lui. Quel calore e la sicurezza che provava stando al suo fianco lo facevano sentire vivo.

"A proposito il ragazzo che era con Yeonjun, è il nuovo arrivato?" la curiosità lo divorava da un po', ma non aveva mai indagato troppo sapendo che il maggiore evitava tutte le domande che riguardavano quel ragazzo.

"Già, Seungmin è un demone particolare" sorrise gettando il mozzicone della sigaretta "È arrivato all'inferno dopo di me ma ha iniziato a starmi accanto da subito" si fece serio "Lucifero come lo chiamate voi, l'aveva mandato a tenermi sotto controllo però non ha calcolato che Seungmin è molto più ribelle ed astuto di quello che sembra".
Si voltò ad osservare Jisung "Non è come me e Hyunjin, prova particolare piacere nel vedere le persone soffrire, cerca di starci alla larga ok?" Rabbrividì alle sue parole annuendo.

"Dalla sua faccia non sembra così aggressivo" constatò, ed effettivamente dalle sue sembianze Seungmin appariva gentile e solare. "Quello è il suo punto forte, non ha la faccia da cattivo e così le persone lo lasciano avvicinarsi e poi si diverte con loro" scosse la testa sospirando.

Min-ho si avvicinò a lui e lentamente fece legare le loro mani con delicatezza, Jisung sentì le guance andargli a fuoco. "Non si avvicinerà mai a te e Felix" sussurrò accanto all'orecchio "Tu hai il mio odore addosso quindi è come se fossi di mia proprietà" un leggerò bacio si posò sulla vena del suo collo e strinse la presa delle mani facendo sorride il demone. "Felix a quello di Hyunjin, siete al sicuro" disse allontanandosi, Han abbassò la testa al cemento su cui posava i piedi, dentro di lui un cumulo di farfalle avevano preso a volare. Era felice di sapere che Min-ho lo stesse proteggendo e che Hyunjin stesse pensando a Felix.

DARK SIDE // MinsungWhere stories live. Discover now