XXVII

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Felix prese un gran respiro, stringendo le spalline dello zaino tra le mani, fissando l'asfalto che conosceva praticamente a memoria. Quella era l'ultima sera dove Han sarebbe stato via e il giorno dopo la sua ancora di salvataggio avrebbe fatto ritorno.
Non si era mai accorto di quanto la presenza di Jisung fosse diventata essenziale. Anche dei semplici pasti in mensa lo tranquillizzavano e lo facevano distaccare dai mille pensieri, che gli occupavano la mente, se solo lui era presente. Gli mancava ridere e scherzare con leggerezza, mentre con i suoi compagni l'aria si era fatta così pesante da soffocarlo ogni giorno sempre di più.

Le domande su Hyunjin aumentavano come le sue assenze, mentre il loro progetto non avanzava se non grazie hai lunghi pomeriggi davanti al computer, ma l'unica cosa nuova che vedeva erano ematomi e tagli sul volto del corvino.

Sbuffò scuotendo la testa "Smettila di pensarci..." Sussurrò a se stesso riferendosi al volto di Hyunjin che lo evitava da giorni. Non che questo non fosse all'ordine del giorno ma iniziava seriamente a preoccuparsi per lui, i suoi voti su cui ricadeva anche la media di Felix se non avrebbe fatto ottima figura al compito di coppia.

Estrasse il telefono dalla tasca leggendo sullo schermo le varie notifiche, alcune delle quali si trovavano lì da settimane, sperando di trovare notizie positive da Han. Ma una notifica attirò la sua attenzione, nella conversazione della classe notò un unico messaggio. Qualcuno dava una festa nella zona delle industrie abbandonate e, da quello che si diceva, era abbastanza conosciuta. Si morse il labbro con la convinzione che anche Hyunjin ci sarebbe stato, era proprio una cosa da lui, così avrebbe colto la palla al balzo per parlargli.

Arrivò in fretta a casa, oltre a prepararsi mentalmente per un incontro ravvicinato con Hyunjin doveva pure pensare a cosa mettere, e quando spalancò la porta si trovò Chan in piedi pronto per andare al Bar. Sorrise sorpassandolo e il moro si voltò accigliato "Perché quel sorriso? Praticamente da quando Jis è partito sei sempre super serio... che è successo?" domandò inclinando leggermente la testa scrutandolo muoversi furtivo nella cucina.

Felix continuava a dargli le spalle mentre si versava un bicchiere di acqua "Nulla, tranquillo... sta sera non verrò a casa presto vado ad una festa con i miei compagni di classe ok?" finalmente si volto per guardare il maggiore. Sapendo che grazie alla capacità suprema di osservazione del maggiore con il quale avrebbe intuito, che quella appena detta, era una mezza bugia sostenne il suo sguardo. Ma alla fine annuì semplicemente indossando la giacca "Se hai problemi o succede qualcosa chiamami ok?" affermò sorridendo, uno di quei sorrisi caldi e piacevoli che solo lui riusciva a fare.

Annuì posando il bicchiere praticamente vuoto per avvicinarsi a Chan, sta volta con un sorrisino malizioso. "Credo che al Bar ti stia aspettando Jeongin... l'hai proprio conquistato... vedi di trattarlo bene omone altrimenti te la vedi con me" rise colpendolo sul petto con un pugnetto. Le guance di Chan si colorarono di un leggero rosso, doveva essere sicuro dei sentimenti del minore ma era la prima volta che reagiva in quel modo.

"Senti Lix lui ti ha detto qualcosa? intendo su di lui" il biondo aggrottò la fronte mentre Chan si grattava nervosamente la nuca. Non ricordava alcun particolare, se non il cambio drastico di capelli consigliato da Chan, ma il suo umore dall'inizio dell'anno sembrava peggiore con il passare del tempo.

Felix riconosceva un sorriso sincero da uno finto, e ultimamente Innie sembrava sorridere per inerzia o per evitare domande spiacevoli, motivo per il quale non gliene aveva posta nessuna. "Sembra solo più triste... ma forse è per i suoi genitori, mi diceva che sta vivendo da solo per un periodo perché i suoi stanno lavorando fuori casa" spiegò velocemente, era l'unica spiegazione plausibile.

Il moro annuì convinto voltandosi per aprire la porta della casa "Comunque non preoccuparti per lui... vedi di farti figo per sta sera e stendi tutti... so che sei in grado di farlo" si voltò nuovamente sorridendo e gli scompigliò la chioma bionda "Ciao Yongbok" rise scappando fuori dopo averlo chiamato con quel nome fastidioso.

DARK SIDE // MinsungWhere stories live. Discover now