XLIII

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Non guarisce, la sua pelle diventa sempre più diafana, il suo corpo perde peso e sento la sua vita scorrere più lentamente.
Ho provato tutto quello che potevo mi è rimasta solo una cosa da fare: presentarmi al cospetto di Dio.
Affidai il corpo al villaggio, mi fidavo di loro e mi isolai su una montagna. Per sei giorni rimasi immobile a pregare finché il settimo, Dio mi fece varcare le porte del paradiso.
"Yekun... figlio mio, cosa ti porta fin qui?" Avevo dimenticato il suono della sua voce profonda, accogliente e soave, non giudicava e tanto meno portava rancore.
M'inchinai "Sono qui per chiederle ausilio... Padre" avevo bisogno del suo aiuto, era l'unico in grado di salvarla e così volevo mostrare la mia gratitudine mai persa nei suoi confronti. "E dimmi, di cosa si tratta?" Scese i pochi gradini per essere al mio livello.
Il paradiso è un posto luminoso, non c'è spazio per l'oscurità e la terra a confronto è cupa e triste.
"Voi avete messo nel mio cammino la luce che mi ha sempre mantenuto nella retta via, la bambina che ho cresciuto e per questo le sono riconoscente..." Non potevo fare un passo falso dovevo essere limpido e semplice.
"Padre le chiedo di proteggere la ragazza qualunque sia il prezzo da pagare" si mosse lentamente alle mie parole facendo galleggiare un silenzio che non mi permise di respirare. Poi una mano si posò sulla spalla delicatamente, un caldo tepore divaga nel mio corpo mentre sento l'ansia accumularsi.
"Il destino della ragazza è già scritto, come quello di ogni essere umano, non possiamo intervenire e modificarlo Yekun... ora torna nella terra" le ultime parole che mi rivolse prima di riaprire gli occhi.

Nuovamente tra la roccia della montagna Dio mi aveva lasciato con ancora un forte dubbio.
Raggiunsi il villaggio e il sonno profondo della piccola divenne infine la sua condanna a morte e quando esalò il suo ultimo respiro lo vidi sul uscio della porta. Luzbel era lì mi guardava cinico mentre sentivo la mia anima frantumarsi e le mie certezze da angelo sgretolarsi.
Quel giorno il cielo divenne cupo mentre io mostravo le mie ali al villaggio torreggiando sul Re dei demoni.
Mi sorrise allungando la mano "Fratello, ora che nulla ti lega più alla terra varca con me le porte dell'inferno" mi sentivo ardere, tutte le volte che si presentava accadeva qualcosa di spiacevole.
Era stato lui a segnare la vita della creatura più pura e innocente di tutti e io gliel'ho permesso.
Era venuto fino a qui per portarmi all'inferno e con noi sarebbe arrivata anche la dolce e innocente anima della ragazza.
Avevo pensato per qualche secondo di stringere la mano a Luzbel e poter rimane per sempre con lei, mentre le radici delle mie ali si coloravano di un nero pece.
L'amore che provo per lei le aveva fatte cambiare, un'amore che stava mutando in ossessione e bisogno, che l'avrebbe condannata ad un eternità tutt'altro che confortevole e piacevole.
Ma mi fermai osservando le pozze nere di Luzbel e sorrisi "Il mio unico peccato fratello è quello di essermi innamorato di un umana, ma non la condurrò per disperazione da te con l'unico scopo di tenerla vicino" ritraendo la mano il colore delle mie ali rimase sfumato. Dal nero ad un bianco lucente.
"Yekun il tuo è un errore, con me potrai ingannare la morte e salvare chi ami e non ti sarà proibito... La tua fedeltà verso Dio ti si ritorcerà contro di continuo al punto da rinunciare e piegarti al mio volere" mi guarda con serietà facendo un passo avanti, so che mi vuole con lui.
Avanzando osservo il volto di mio fratello che una volta seguivo con devozione, mentre ora non sento nemmeno familiare, ho capito restando nella terra di non appartenere a nessun altro posto. Terrò la mia neutralità per cercare di salvare dalle grinfie di mio fratello le anime che non se lo meritano.
"Io fratello non appartengo a inferno ne a paradiso... È stata la mia scelta da quando siamo stati mandati sulla terra... Ne tu ne nostro padre riuscireste a cambiare questo fatto" chiusi gli occhi ispirando. In fine raccogliendo il corpo della ragazza per incamminarmi nella foresta mi volto verso Luzbel "Hai sempre spiccato tra gli angeli, mi rammarica sapere che il tuo scopo era tradire nostro padre e condurre una vita così oscura e sbagliata... Mi auguro con tutto me stesso che capirai il tuo sbaglio prima di rendere la tua stessa vita una maledizione... Addio fratello".

DARK SIDE // MinsungWhere stories live. Discover now