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Ebbe fortuna a trovare un posto libero per parcheggiare.

«Tutte queste macchine e nessuno in giro», perplesso, guardò intorno a noi.

«Lo sai dove siamo?»

«Al Gianicolo.»

«Sì, dove la sera le coppiette vengono per fare l'amore in macchina», sorrisi.

Rimase stupito e teneramente imbarazzato. Immaginai avesse letto da qualche parte di quel posto, ma solo riguardo alla spettacolare vista che dava su Roma. Di quello che accadeva la sera tardi sicuramente non se ne parlava.

«Andiamo a fare due passi», e uscii dall'auto.


«Aspetta», mi concentrai togliendomi il sorriso dalle labbra e lo guardai come se volessi sedurlo, muovendomi con fare sinuoso. «"You gotta be bad, you gotta be bold, you gotta be wiser, you gotta be hard, you gotta be tough, you gotta be stronger, you gotta be cool, you gotta be calm, you gotta stay together, all I know, all I know, love will save the..."»

«Sposala!» urlò un tizio che passava col motorino.

Scoppiai a ridere e scesi dal tronco d'albero tagliato, dal quale mi stavo esibendo solo per lui. Lui, che stava quasi del tutto sdraiato su un muro per avere una visuale dal basso verso l'alto su di me. Dietro, solo Roma e le sue luci.

«Cos'ha detto?»

«Che mi devi sposare.»

«Ci stavo pensando», si morse le labbra.

Mi avvicinai a lui, perdendomi per un attimo nell'atmosfera che regalava quel panorama, al quale poi diedi le spalle.

«Basta che non provi a fare quelle scene ridicole in ginocchio!» scherzai. «Ho sempre pensato che se qualcuno lo facesse a me gli darei una ginocchiata in faccia!»

«Come? Perché?»

«Sono scene raccapriccianti! Ma ti pare che si debba fare una pagliacciata del genere? Magari al ristorante, poi? Che cosa brutta. Ah, con l'anello in mano! Dio, lo massacrerei!»

Rideva.

«Quanto sei poco romantica!»

«Io? Ti sembra romanticismo quello? È una forma di esibizionismo. E se pure non accadesse davanti ad altri sarebbe comunque il modo sbagliato, cosa mi rappresenta? In ginocchio?» sempre più infastidita e fomentata. «Ed esistono veramente persone che lo desidererebbero, pensa che follia! Non hanno capito niente dell'amore!»

«Quindi come sarebbe il modo giusto?» Si avvicinò mettendosi di fronte a me.

«Con un bacio.»

Si piegò, piano ma diretto, se non mi fossi spostata mi avrebbe baciata.

«Smettila.»

«Tu hai provato a sedurmi», si giustificò con un sorriso.

«No, tu mi hai detto che mi ero lasciata tanto andare con Luca e io ti ho dimostrato che se sto in vena, posso farlo con chiunque», lo allontanai di qualche centimetro.

«Mi piaci quando stai in vena.»

«Non ci sto quasi mai.»

«Mi piaci anche quando non ci stai.»

«Va bene, visto che sono in vena, approfittiamo per fare una cosa», cambiai discorso. Lui capì ben altro e si illuminò in viso, assumendo un'espressione ancora più maliziosa. «Non credo che sia quello che stai pensando in questo momento, ma ti giuro che è molto meglio.»

GinevraWhere stories live. Discover now